rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cucina Commenda / Via Appia

La Pasqua nel carcere di Brindisi: detenuti e figli si riabbracciano

L'iniziativa di "Bambini senza sbarre" ha fatto vivere un'esperienza unica ai minori, entrati nell'istituto penitenziario in vista della festività per preparare i dolci tipici del periodo

BRINDISI -  Attimi di gioia e di spensieratezza si sono succeduti lo scorso mercoledì, 27 marzo, presso la Casa circondariale di Brindisi. Qui le famiglie di alcuni detenuti si sono riunite nell'ottica di un progetto sociale che coinvolge da tempo l'istituto penitenziario e l'associazione Bambini senza sbarre. Quest'ultima è rappresentata con dedizione e tanta forza di volontà dalla referente territoriale Angela Corvino.

Essenziale per l'ottima riuscita dell'iniziativa il coordinamento della direttrice dell'istituto Valentina Meo Evoli e l'apporto positivo mostrato da tutto il corpo di agenti della polizia penitenziaria. Il progetto, inoltre, è stato vivamente sostenuto dalla garante per i diritti dei detenuti brindisini, Valentina Farina.

Un detenuto abbraccia il figlio appena entrato nel carcere

Cuochi si diventa

Per circa due ore, un gruppo di detenuti ed i loro figli minorenni hanno letteralmente messo "le mani in pasta" per creare insieme alcune prelibatezze gastronomiche. Una possibilità offerta da una professionista del settore: Francesca Nigro, del panificio Pucciachiena di San Vito dei Normanni, non solo ha fornito tutto il materiale necessario - ingredienti e grembiulini per i più piccoli -, ma ha preparato l'impasto principale con cui papà e figli si sono messi all'opera nella creazione di dolci dalle tipiche forme pasquali. Proprio durante il giorno della Resurrezione, bambini e bambine potranno infornare il preparato a casa rivivendo i momenti belli vissuti con i propri genitori anche se questi ultimi sono lontani. 

Piccoli cuochi all'opera nel carcere: GUARDA IL VIDEO 

Un lavoro settimanale, anzi quotidiano

Presso la Casa circondariale brindisina è stato da tempo predisposto lo spazio giallo, così come avviene anche in altri istituti penitenziari d'Italia grazie a Bambini senza sbarre. Si tratta di un'area di accoglienza destinata alle famiglie prima e dopo il colloquio con la persona detenuta. Qui avviene una fase di passaggio per metabolizzare il colloquio e per comprendere quali siano le esigenze fondamentali dei minori. 

Iniziative come quella pasquale sono essenziali per non far sentire emarginati bambini e ragazzi e per far comprendere loro che non sono soli. Il rischio, infatti, è che la società possa metterli da parte ingiustamente. Il progetto non nasce in vista della festività ma è l'esito di tanti sforzi susseguiti nel tempo da parte degli organizzatori, che rappresentano un valore umano aggiunto per la comunità intera.

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Pasqua nel carcere di Brindisi: detenuti e figli si riabbracciano

BrindisiReport è in caricamento