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Blitz israeliano: l’Onu sollecita l’immediato rilascio dei pacifisti

OSTUNI - Attacco israeliano alla flottiglia di pace: dopo il violento blitz anche gli arresti. E la politica si mobilita. Gli attivisti in stato di fermo sono oltre 480 (sei in tutto gli italiani), fra stranieri e palestinesi o arabo-israeliani. Tra loro anche il tenore Joe Fallisi: originario della Toscana, cresciuto a Milano, pacifista di vecchia data, attualmente legato al Circolo di Sinistra e Libertà della Città bianca ed esperto di missioni umanitarie in Medio Oriente, da alcune settimane residente a Ostuni, nei pressi della Villa comunale. Il senatore Tomaselli (Pd) in contatto con l'Unità di crisi.

OSTUNI - Attacco israeliano alla flottiglia di pace: dopo il violento blitz (costato la vita a 9 militanti, per lo più turchi) anche gli arresti. E la politica si mobilita. Gli attivisti in stato di fermo sono oltre 480 (sei in tutto gli italiani), fra stranieri e palestinesi o arabo-israeliani. Tra loro anche il tenore Joe Fallisi: originario della Toscana,  cresciuto a Milano, pacifista di vecchia data, attualmente legato al Circolo di Sinistra e Libertà della Città bianca ed esperto di missioni umanitarie in Medio Oriente, da alcune settimane residente a Ostuni, nei pressi della Villa comunale.

Tutti hanno rifiutato di essere espulsi con un provvedimento di polizia e sono stati quindi arrestati. Dovranno ora attendere che sia un tribunale israeliano a esaminare il loro caso - e verosimilmente a confermare l'espulsione con una sentenza - prima di tornare in Italia. Una procedura che non può durare in circostanze normali meno di 72 ore. La comunità internazione ha avviato trattative finalizzate alla liberazione dei volontari. A prendere posizione nella mattinata odierna è stato anche il senatore Salvatore Tomaselli che ha contattato l’Unità di crisi presso il Ministero degli Affari Esteri per avere notizie circa le condizioni degli italiani arrestati tra gli attivisti della Freedom Flotilla nel corso del blitz israeliano di ieri.

“Mi è stato assicurato che le condizioni di Joe Fallisi (l’artista da alcune settimane residente ad Ostuni) e degli altri italiani sono buone, che da ieri l’Unità di crisi è in costante contatto con le famiglie per informarle delle condizioni dei loro cari. I nostri concittadini sono detenuti nel nuovo carcere del sud di Israele di Ela, inaugurato solo dieci giorni fa nella cittadina di Beersheba, dove riceveranno oggi la visita di un rappresentante del Ministero degli Esteri italiano".

"Nelle prossime ore saranno, altresì, definite le procedure per poter consentire ai nostri concittadini di lasciare lo stato di detenzione ed, eventualmente, rientrare in Italia”.

Il gruppo del PD al Senato ha già chiesto nella giornata di ieri che il Ministro Frattini riferisca in Parlamento sulla situazione e, naturalmente, sulle scelte che il Governo italiano intende fare: a cominciare dalla proposta avanzata in sede europea di apertura di un'inchiesta internazionale, garantita internazionalmente, che chiarisca le responsabilità e lo sviluppo degli avvenimenti.

“Nel manifestare la piena solidarietà ai nostri connazionali, alle loro famiglie e al movimento pacifista – conclude Tomaselli - continueremo a seguire nelle prossime ore la vicenda che riguarda i nostri concittadini, coinvolti in una vera e propria aggressione ai danni di una iniziativa pacifica ed umanitaria che ha sconvolto il mondo intero”.

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