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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Pdl-Nuova Italia: rottura. Fli da sola

BRINDISI - “Siamo costretti a comunicare una decisione sofferta, che non avremmo mai voluto prendere e che è conseguenza diretta delle imposizioni del presidente provinciale del Pdl a Brindisi, onorevole Luigi Vitali. Noi al congresso non ci saremo”. Lo strappo si è consumato in giornata: la corrente brindisina di Nuova Italia (movimento interno al Pdl che a livello nazionale fa capo al sindaco di Roma Gianni Alemanno e all’ex sottosegretario Alfredo Mantovano), non parteciperà sabato e domenica prossimi al primo congresso provinciale del partito, fissato presso la sala conferenze del Marina Resort, a Specchiolla (Carovigno). “Una eclatante quanto inopportuna presa di posizione”, replica Vitali. E Fli intanto annuncia: “Troppa confusione. Stop alle primarie di coalizione. Noi in campo con Lorenzo Maggi”.

BRINDISI - “Siamo costretti a comunicare una decisione sofferta, che non avremmo mai voluto prendere e che è conseguenza diretta delle imposizioni del presidente provinciale del Pdl a Brindisi, onorevole Luigi Vitali. Noi al congresso non ci saremo”. Lo strappo si è consumato in giornata: la corrente brindisina di Nuova Italia (movimento interno al Pdl che  a livello nazionale fa capo al sindaco di Roma Gianni Alemanno e all’ex sottosegretario Alfredo Mantovano), non parteciperà sabato e domenica prossimi al primo congresso provinciale del partito, fissato presso la sala conferenze del Marina Resort, a Specchiolla (Carovigno). “Una eclatante quanto inopportuna presa di posizione”, replica Vitali. E Fli intanto annuncia: “Troppa confusione. Stop alle primarie di coalizione. Noi in campo con Lorenzo Maggi”.

In un contesto più confuso non poteva essere celebrato il primo congresso del Popolo delle Libertà. La lettera di Nuova Italia, indirizzata ai vertici nazionali del partito, porta la firma di Luca De Netto (candidato coordinatore provinciale Pdl) e di Antonio Calabrese (candidato vice coordinatore provinciale vicario Pdl), a nome di una corrente di cui è espressione anche l’ex assessore comunale di Brindisi, Massimo Ciullo, in lizza con il vice primo cittadino uscente Mauro D’Attis per la candidatura a sindaco del centrodestra.

“Da quando il gruppo di cui siamo espressione ha manifestato la volontà di concorrere con una propria lista al Congresso provinciale e con un proprio candidato alle primarie per l’elezione del sindaco del Comune capoluogo, i nostri esponenti - affermano i due rappresentanti di Nuova Italia - sono stati oggetto di attacchi mediatici pesanti e inqualificabili da parte dello stesso onorevole Vitali, il cui incarico parlamentare e di Partito, imponendo maggiore senso di responsabilità, avrebbe fatto sperare in un equilibrio almeno formale”.

“Non riportiamo – sarebbe mortificante – gli epiteti e le espressioni da lui adoperati per censurare la semplice volontà di concorrere, nel rispetto delle regole e in ossequio ai più elementari principi democratici, al rilancio del Partito e a competizioni che esigono il massimo dell’entusiasmo e del coinvolgimento. Ma quello che più è intollerabile è la decisione, comunicata senza alcun previo accordo, di celebrare il congresso in un’unica sede, diversa dal Comune capoluogo, nel territorio di Carovigno”.

“Ciò in spregio: all’orientamento, affermatosi ovunque, di tenere i congressi nel capoluogo di provincia; alla possibilità di deroga solo se vi è unanime condivisione; all’opportunità di mobilitare il Partito in vista delle elezioni comunali di Brindisi, invece che far convergere gli iscritti in un luogo isolato; alla garanzia di par condicio fra i candidati, dal momento che la maggior parte dei tesserati facenti riferimento all’onorevole Vitali risiedono in quella zona (ciò che è stato detto espressamente dall’onorevole Vitali, allorché ha vantato di aver imposto Carovigno).

Quindi le conclusioni: “Con queste premesse il Congresso provinciale di Brindisi  non ha le condizioni di serenità per essere affrontato da chi non si pone sulla lunghezza d’onda dell’onorevole Vitali. Pertanto Vi comunichiamo che, se deve vincere la prevaricazione, è bene che lo stesso on. Vitali se lo celebri da solo. Confidiamo in una diversa attenzione per le scadenze future, a cominciare dalle primarie per Brindisi città”.

La risposta di Vitali, non si è fatta attendere: “Registro, ancora una volta, una eclatante quanto inopportuna presa di posizione di una minoranza interna che ottiene il risultato di trasmettere all’esterno l’immagine di un partito dilaniato per un verso ed autoritario dall’altro. E’ evidente che così non è”. Vitali poi aggiunge: “Anche l’ultima polemica sulla sede del congresso provinciale di Brindisi la dice lunga sull’effettiva consistenza numerica di questi amici".

"Tengo, pertanto a precisare: Non vi è nessuna norma che preveda nel capoluogo la celebrazione dei congressi; Non esiste in Brindisi città una struttura che possa accogliere i migliaia di iscritti del Pdl (oltre 6000 ); La scelta del complesso turistico in agro di Carovigno (baricentrico per tutta la provincia è collocato sulla superstrada Bari – Brindisi - Lecce) era stata decisa da tempo. Comunicata informalmente ai rappresentanti di Nuova Italia ed apparsa sul sito nazionale del Pdl da almeno sette giorni. Ognuno è libero di fare quello che crede assumendosene le responsabilità ma nessuno ha il diritto di trasformare i propri limiti in adempimenti altrui”. Fli, intanto, proprio in serata avrebbe annunciato di non essere più d’accordo sulle primarie di coalizione e di aver deciso di presentarsi alla competizione elettorale di primavera con il candidato sindaco Lorenzo Maggi.  Circostanza che fa dire a Vitali: “Se così fosse, dovremmo tutti riflettere sull’opportunità di offrire una candidatura compatta e unitaria del partito presso il Comune capoluogo”.

Da Brindisi a Fasano. Dal centrodestra al centrosinistra, dove da ieri è ufficiale la candidatura a sindaco della preside Maria Stella Carparelli, consorte del senatore Nicola Latorre. A sostegno, uno schieramento che esclude solo Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione, con Italia dei Valori che rispetto al tavolo brindisino ha mollato il polo della sinistra per sposare la linea del “Laboratorio”.

Elisa Mariano, coordinatrice Conferenza Donne Pd della Provincia di Brindisi, plaude alla scelta: “A nome delle donne democratiche della Provincia di Brindisi esprimo grande soddisfazione per la candidatura a sindaco di Fasano di una donna capace, e dal chiaro profilo riformista, come Maria Stella Carparelli. Il predominio maschile nei ruoli chiave del governo delle nostre comunità è, purtroppo, uno dei principali elementi alla base dell’impoverimento e della degenerazione della politica e dei suoi fini, anche nella nostra provincia, dove sono ancora troppo, troppo poche le donne candidate e, poi, elette”. Dice Elisa Mariano.

“Questa candidatura segna, perciò, un importante elemento di discontinuità che potrà, con l’approdo al governo della città di Fasano e la sconfitta della destra, rendere evidente a tutti le doti di buon governo che le donne sanno esprimere quando prendono in carico il bisogno di futuro di intere comunità. Per questo vogliamo ed auspichiamo che, dopo il bel risultato della candidatura a sindaco di Fasano della Carparelli, le liste del Partito Democratico, in tutti i Comuni che vanno al voto, siano egualmente composte da donne e uomini e che tutti i candidati sindaci sostenuti dal Pd s’impegnino pubblicamente, sin d’ora, alla composizione di giunte paritarie”, annuncia la responsabile della donne del Pd brindisino.

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