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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Si doveva parlare di coste, diventa un attacco globale alla giunta Mennitti

BRINDISI – Avrebbe dovuto essere una conferenza stampa dedicata alla questione del rischio crollo falesia, alle ordinanze sindacali che hanno interdetto alcuni tratti del litorale, alla polemica sui metodi adottati e le determinazioni portate a termine dall'amministrazione comunale. L'occasione si trasforma, invece, in una conferenza stampa da parte delle opposizioni per passare in rassegna tutte le incompiute del sindaco Domenico Mennitti nei sette anni di governo. Passa in secondo piano perfino la defenestrazione ancora calda dell'ormai ex presidente del consiglio comunale Giampiero Pennnetta.

BRINDISI – Avrebbe dovuto essere una conferenza stampa dedicata alla questione del rischio crollo falesia, alle ordinanze sindacali che hanno interdetto alcuni tratti del litorale, alla polemica sui metodi adottati e le determinazioni portate a termine dall'amministrazione comunale. L'occasione si trasforma, invece, in una conferenza stampa da parte delle opposizioni per passare in rassegna tutte le incompiute del sindaco Domenico Mennitti nei sette anni di governo. Passa in secondo piano perfino la defenestrazione ancora calda dell'ormai ex presidente del consiglio comunale Giampiero Pennnetta.

L'interdizione della costa diventa un breve intermezzo per analizzare i due anni di dall'inizio di questo secondo mandato della coalizione di centrodestra guidata da Domenico Mennitti ed i suoi fallimenti, che secondo l'opposizione sono su più fronti: la questione energetica rimasta irrisolta, il problema delle falesia che ha mostrato l'incapacità di affrontare le questioni, cui si aggiungono l'emergenza abitativa e occupazionale, la crisi del calcio, il porto che muore senza navi e il documento preliminare del Pug (piano urbanistico generale) non ancora presentato, nonostante il termine del 31 maggio.

L'opposizione traccia un bilancio, tutto in negativo per la maggioranza di centrodestra criticando un'amministrazione che per due mesi si occupata solo delle vicenda del presidente del consiglio Pennetta. E' quando si fallisce su questi temi che un sindaco si deve dimettere, ha affermato Salvatore Brigante capogruppo del Pd: “In 7 anni – attacca Brigante – non hanno risolto un problema”. Tra le questioni da affrontare con urgenza per la minoranza quella dell'utilizzo del Cdr nella centrale Enel, Francesco Cannalire (Api) annuncia la richiesta di un consiglio comunale monotematico ad hoc “per discutere in pubblico problemi di natura ambientale che riguardano tutta la cittadinanza”.

Poi il centrosinistra, tra un argomento e l'altro trova anche l'occasione – attraverso Vincenzo Guadalupi (Sel) - per lanciare un appello al voto in occasione del referendum per impedire il ritorno al nucleare e la privatizzazione dell'acqua. E il problema del litorale? Delle spiagge off limits? Degli interventi che dovranno sobbarcarsi i gestori dei lidi? Ma soprattutto le soluzioni che interessano ai cittadini? Una idea alternativa alla linea adottata dal Comune per risolvere la questione? Niente. Forse sarà oggetto di un'altra conferenza stampa che non è stata ancora fissata. Forse se ne riparlerà, probabilmente dopo le vacanze, la stagione estiva entra nel vivo e i meritati bagni di mare e sole sono imminenti. “Sì, ma dove?”, resta la domanda irrisolta per il cittadino. Qualcuno medita già di seguire i consiglieri d'opposizione convinti – secondo il berlusconiano pensiero – che “i comunisti” sappiano già dove andare al mare.

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