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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ostuni, Renè De Picciotto a Palazzo Roma: “Abbiamo fatto nascere il teatro, voi fatelo vivere”

Nella cerimonia d’apertura per la programmazione autunno/inverno di cinema e teatro, il banchiere italo-svizzero ha ringraziato il proprio team di tecnici per il lavoro e i sacrifici degli ultimi quattro anni

OSTUNI- “Abbiamo fatto nascere il teatro, voi fatelo vivere”: l’invito del banchiere italo-svizzero Renè De Picciotto presente all’opening cerimony di Palazzo Roma di Ostuni, ha introdotto le atmosfere nostalgiche della produzione felliniana di Nino Rota eseguite magistralmente dall’orchestra per fiati, archi e percussioni Apulian Youth Symphony diretta dal maestro Teresa Satalino. Venticinque giovani appassionati tra i 15 e i 25 anni che hanno addolcito i toni a tratti severi del patron De Picciotto sulla generale condizione che ha riscontrato in Puglia.

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“La cosa che odio è la rassegnazione e, purtroppo, la gente di qua ha parzialmente creato nel dna del cervello una certa rassegnazione” ha detto Renè de Picciotto alla platea degli ospiti, raccogliendo unanime consenso.

ballerina-3“Ho fatto qualcosa in giro per la Puglia, delle cose a Fasano e sono stato contrastato per ragioni intellettualmente impossibili da capire, dal comune e dalla gente intorno negli ultimi cinque anni e mi sono spostato territorialmente, perché conoscevo amici a Ostuni”. E, dunque, dopo averne analizzato il mercato e registrato la presenza di 600mila turisti all’anno ha guardato l’offerta. “Molto classica, pizzerie e ristoranti. Il turismo è internazionale, il futuro è internazionale e manca qualcosa che sia abbastanza completo. Il cinema e il teatro soli non vanno, allora ho creato in un contenitore complesso anche un bar, un ristorante, un sushi e spero che vada bene. La Puglia è in crescita e dobbiamo dare un’offerta competitiva internazionale di qualità”.

Renè De Picciotto dei circa tre milioni e mezzo iniziali per l’acquisto e ristrutturazione del vecchio Palazzo Roma, ne ha spesi più di sei, accollandosi tutte le spese da privato tra i vari problemi tecnici avuti in corso d’opera. “Quattro anni fa abbiamo rinunciato al contributo del comune di Ostuni che da 25 anni dava 42mila euro al cinema per sostenerlo in un modo o nell’altro. Non mi piace dipendere dagli aiuti di altra persona. E mentre si studiavano le carte abbiamo scoperto che questo posto era costruito sulla fogna, non sulla pietra, mancavano i certificati di staticità, tutto. Abbiamo avuto tecnici poco competenti”.

Poi l’esperienza leccese, in cui ha compiuto un eccellente restyling di Palazzo Bn e l’acquisto del 39 per cento delle quote azionarie del club Lecce, gli ha permesso di incontrare l’architetto Lucia Bianco e l’ingegnere Luciano Ostuni che insieme all’avvocato Franco Labate hanno costituito una piccola ma grande squadra per realizzare il progetto di Palazzo Roma. “Uno sforzo durato quattro anni, ne doveva durare uno da promessa, poi due e alla fine quattro. È stata una challenge molto pesante perché tante cose sono state sbagliate, ma i miei tecnici hanno trovato le complesse soluzioni e questo che vedete è il risultato”.

Da sxt: ing. Luciano Ostuni, arch. Lucia Bianco, Renè De Picciotto, avv. Franco Labate-2

L’applauso della platea si è levato fino al soffitto al termine della frase “Abbiamo fatto nascere il teatro, voi fatelo vivere” e poi le note di Nino Rota, dopo l’esecuzione dell’orchestra, hanno spalancato le porte del giardino e visto danzare la Compagnia ResExtensa, ideata e diretta da Elisa Barucchieri.

Da sxt: Giovanni De Blasio, ragazza, Paul Haggis, sindaco Guglielmo Cavallo-2

“Nulla si sa, tutto si immagina” il titolo dello spettacolo andato in scena nella magica cornice di luna e stelle che ha visto anche danzare in aria una ballerina, fluttuante tra le riproposizioni dei personaggi di Federico Fellini. Spettacolo molto apprezzato anche dal regista e produttore canadese Paul Edward Haggis, premio Oscar nel 2006 per il film “Crash – Contatto fisico”, tra gli ospiti della serata. Già, “nulla si sa, tutto si immagina” ma Palazzo Roma è tutto vero grazie all’amore di Renè De Picciotto per Ostuni e per la Puglia, anche se su un possibile investimento relativo all'ex Collegio navale di Brindisi non si sbottona più di tanto. 

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