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La malavita perde pezzi: confiscati beni a pregiudicato cegliese

CEGLIE MESSAPICA - Ammonterebbe a 300 mila euro il valore dei beni, riconducibili al 34enne di Ceglie Messapica Rocco Francioso, incamerati ufficialmente dalla Stato all’alba di oggi. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni (coordinati dal capitano Antonio Martina) in applicazione della normativa antimafia, hanno infatti eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, un provvedimento di confisca nei confronti del trentaquattrenne cegliese, ritenuto dagli investigatori un personaggio emergente e comunque di spicco nell’ambito della malavita cegliese. Sulle sue spalle, precedenti per droga, rapina e detenzione illegale di armi.

CEGLIE MESSAPICA - Ammonterebbe a 300 mila euro il valore dei beni, riconducibili al 34enne di Ceglie Messapica Rocco Francioso, incamerati ufficialmente dalla Stato all’alba di oggi. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni (coordinati dal capitano Antonio Martina) in applicazione della normativa antimafia, hanno infatti eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, un provvedimento di confisca nei confronti del trentaquattrenne cegliese, ritenuto dagli investigatori un personaggio emergente e comunque di spicco nell’ambito della malavita cegliese. Sulle sue spalle, precedenti per droga, rapina e detenzione illegale di armi.

Il provvedimento dell’Autorità giudiziaria, ha riguardato, nello specifico, una villetta a schiera con garage di pertinenza e un’autovettura. Si tratta di beni che gli stessi finanzieri della Città bianca, di concerto con la Procura,  nel maggio del 2010 avevano posto sotto sequestro, dando anche in quella circostanza esecuzione a una specifica misura di prevenzione patrimoniale, sulla scorta delle norme introdotte dal “Pacchetto Sicurezza”. La misura di prevenzione patrimoniale venne eseguita dai baschi verdi nel corso di una operazione effettuata al ridosso del centro abitato di Ceglie.

Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai finanzieri e dalla Procura di Brindisi  evidenziarono già in quella sede come l’uomo nel tempo avesse mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle sue reali possibilità economico-finanziarie. Rocco Francioso infatti risultò proprietario, per interposte persone, di beni mobili ed immobili di significativo valore. Il provvedimento emesso dal Tribunale brindisino riguardava, appunto, una villetta alla periferia del paese, un garage annesso alla medesima abitazione ed un’autovettura “Fiat Grande Punto”. Beni per i quali oggi è scattato il provvedimento di confisca.

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