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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Notte da incubo nel pub: in due irrompono con furia omicida, ferendo un marocchino

OSTUNI – Come furie nel pub. Preotagonisti di un’irruzione da matti. Dapprima hanno scatenato il panico tra gli avventori, per poi scagliarsi con violenza inaudita e furia omicida contro un marocchino, regolarmente residente a Ostuni. Le indagini lampo, portate a termine dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni, hanno reso possibile, poco dopo il putiferio, l’arresto dei due aggressori: Oronzo Fortunato (41 anni) e Leonardo Capriglia (21 anni), entrambi di Ostuni e con precedenti penali e di polizia. I due sono ritenuti responsabili di violenza privata, tentato omicidio e lesioni personali aggravate (“Ferite multiple da taglio al volto e alle gambe), ai danni dello sfortunato cittadino extracomunitario.

OSTUNI – Come furie nel pub. Protagonisti di un’irruzione da matti. Dapprima hanno scatenato il panico tra gli avventori, per poi scagliarsi con violenza inaudita e furia omicida contro un marocchino, regolarmente residente a Ostuni. Le indagini lampo, portate a termine dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni, hanno reso possibile, poco dopo il putiferio, l’arresto dei due aggressori: Oronzo Fortunato (41 anni) e Leonardo Capriglia (21 anni), entrambi di Ostuni e con precedenti penali e di polizia. I due sono ritenuti responsabili di violenza privata, tentato omicidio e lesioni personali aggravate (“Ferite multiple da taglio al volto e alle gambe), ai danni dello sfortunato cittadino extracomunitario.

Gli arresti sono scaturiti a seguito della violenta spedizione punitiva, avvenuta  all’interno del bar “Pathos” di Ostuni (sito in via Giordano Bruno). La dinamica del pestaggio è stata ricostruita dagli inquirenti, che sulla base delle varie dichiarazioni sono risaliti alle varie fasi della gravissima e violentissima vicenda, nel corso della quale il giovane straniero è stato letteralmente sfregiato al volto dai numerosi colpi infertigli dagli aguzzini che, all’esito dell’azione delittuosa, hanno cercato di dileguarsi nell’ambito del dedalo di viuzze della vicina zona ottocentesca di Ostuni. Fuga resa vana dal tempestivo intervento della polizia.

I fatti risalgono alla notte scorsa. I due energumeni, attorno all’1.30, si sono affacciati all’interno del bar, palesando con lucida follia quali fossero le loro intenzioni. Armeggiando con il collo di una bottiglia di vetro, che qualche istante prima avevano rotto, Fortunato e Capriglia avrebbero intimato alla clientela di abbandonare il locale, dopo aver immobilizzato il giovane marocchino, vero bersaglio, picchiato con pugni e calci e ferito al volto con il coccio di vetro.

Momenti di panico e tensione. Qualcuno tenta di sollecitare l’intervento della forza pubblica. Altri giovani, presenti all’interno dell’esercizio commerciale, tentano di sedare l’aggressione, consentendo alla vittima di divincolarsi dalla grinfie dei due e di guadagnare l’uscita. Ma all’esterno del locale, altro sangue.  Mentre l’extracomunitario tentava di contattare il 113, sarebbe stato nuovamente aggredito alle spalle e colpito con inusitata violenza al collo, all’orecchio e alla regione frontale destra, tanto da riportare evidenti ferite e lacerazioni, profonde, complessivamente suturate con oltre 30 punti.

Giunti sul posto, gli agenti del Commissariato di Polizia di Ostuni, coordinati dal dirigente Francesco Angiuli, hanno rintracciato e bloccato qualche istante dopo, con l’ausilio di una guardia giurata dell’istituto di vigilanza “La Pantera”, i due “bossetti”. Il movente della violenta aggressione, che per gli inquirente appare premeditata, sarebbe da  ricondurre a rancori personali che gli energumeni nutrirebbero nei confronti della vittima, a sua volta non in buoni rapporti con un pregiudicato attualmente in carcere, Onofrio Fortunato, fratello del quarantenne ed amico dello stesso Capriglia.

Non è escluso che l’aggressione possa essere in qualche modo collegata proprio all’ultimo arresto di Onofrio  Fortunato,  condannato per  estorsione ai danni dei titolari del bar Royal di Ostuni. In quella circostanza Capriglia fu denunciato, in stato di libertà, perché ritenuto responsabile di favoreggiamento personale.

In attesa di comprendere ulteriori elementi sia in merito all’aggressione sia in riferimento al movente, Oronzo Fortunato e Leonardo Capriglia, dopo le formalità di rito sono stati associati alla casa circondariale di Brindisi, a disposizione del magistrato di turno, Luca Buccheri.

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