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Ventata di banconote false nella Città bianca: occhio al taglio da 20 euro

OSTUNI - Falsari in agguato: il periodo peggiore è quello che precede le feste. E Pasqua, evidentemente, non fa eccezione. Già messe a segno le prime truffe. E questa volta sono soprattutto le banconote da venti euro quelle più gettonate. Dai negozi del centro ai supermercati, passando persino dai mercati rionali: il fenomeno non è diffuso ma nella rete ci è cascato più di qualcuno, stando almeno alle segnalazioni dei commercianti. Se in passato a preoccupare era la diffusione di banconote di piccolo taglio contraffatte o di monetine, ora, sul mercato, la tendenza si è invertita: i malfattori puntano al taglio medio. E quindi i possibili danni per i commercianti o più semplicemente per chi ha in tasca un soldo falso sono più rilevanti.

OSTUNI - Falsari in agguato: il periodo peggiore è quello che precede le feste. E Pasqua, ormai alle porte, evidentemente non fa eccezione. Già messe a segno le prime truffe. E questa volta sono soprattutto le banconote da venti euro quelle più gettonate. Dai negozi del centro ai supermercati, passando persino dai mercati rionali: il fenomeno prende piede e nella rete ci è cascato più di qualcuno, stando almeno alle segnalazioni dei commercianti. Se in passato a preoccupare era la diffusione di banconote di piccolo taglio contraffatte o di monetine, ora, sul mercato, la tendenza si è invertita: i malfattori puntano al taglio medio. E quindi i possibili danni per i commercianti o più semplicemente per chi ha in tasca un soldo falso sono più rilevanti.

Negli ultimi giorni, ad Ostuni, in varie attività commerciali e negli uffici nei quali si maneggia denaro contante sono stati spacciati vari biglietti contraffatti che hanno tratto in inganno gli operatori. Due delle banconote false depositate da ignari commercianti agli sportelli bancari di un Istituto locale, hanno entrambe la stessa serie (S90090030341). I biglietti da “20” taroccati non sarebbero tra i più rifiniti:

la carta è molto diversa (è quella patinata da giornale illustrato e non quella da banconota), le dimensioni sono leggermente più ridotte e diversa è la disposizione dei numeri e della bandiera a quindici stelle simbolo dell’Europa. Particolari, però, che spesso ad occhio nudo e a primo impatto possono sfuggire.

Gli investigatori già negli anni scorsi avevano ipotizzato l’esistenza di stamperie non soltanto in Campania, regione dove la criminalità tradizionalmente investe nelle zecche abusive, ma forse anche nella provincia di Bari. Nel capoluogo barese il mercato dei soldi falsi pare sia abbastanza solido, tanto da lasciar supporre un incremento delle trasferte galeotte anche nella vicina provincia di Brindisi.

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