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Domenica, 28 Aprile 2024
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Enel, incubo sino al supplementare

BRINDISI - L’Enel doma il fanalino di coda Forlì dopo un tempo supplementare, al termine di una brutta partita, ma ai ragazzi di Bucchi forse oggi non si poteva davvero chiedere di più, viste le assenze di Ndoja e Hunter. Per fortuna c’è stato un Renfroe fantastico, che ha dettato i tempi della partita e ha preso in mano la squadra quando era evidente che nessun altro avrebbe potuto evitare una sconfitta clamorosa.

BRINDISI - L’Enel doma il fanalino di coda Forlì dopo un tempo supplementare, al termine di una brutta partita, ma ai ragazzi di Bucchi forse oggi non si poteva davvero chiedere di più, viste le assenze di Ndoja e Hunter. Per fortuna c’è stato un Renfroe fantastico, che ha dettato i tempi della partita e ha preso in mano la squadra quando era evidente che nessun altro avrebbe potuto evitare una sconfitta clamorosa.

Nel primo quarto è Forlì a sembrare la seconda in classifica, con qualche giocata spettacolare dei suoi americani. L’Enel gioca alla chetichella, si muove poco e appare senza idee. Bucchi dopo cinque minuti ha già la faccia cupa. Gli ospiti vanno sul +7, poi Renfroe allo scadere sigla il 14-19. Si ricomincia e dopo un minuto sull’Enel cade un’altra tegola: si infortuna Formenti, distorsione alla caviglia. La mattanza sembra non avere fine, ma per fortuna non è nulla di grave. In campo ci pensano Zerini (da 3) e Renfroe a tentare di rimettere la partita sui binari giusti, e a sette dalla fine i biancazzurri tornano avanti (24-22).

Ma il play americano è l’unico in palla: Giuri e Callahan commettono errori a ripetizione, ed anche Borovnjac non è al top, pur non avendo contro avversari di prim’ordine. La faccia rassegnata di Bucchi, in certi frangenti, dice tutto. Jesi torna di nuovo avanti, e con in campo il diciassettenne Basile, entrato nei secondi finali del secondo quarto, va negli spogliatoi sul 36-45. Al rientro Formenti mette dentro sei punti di fila, ma Forlì continua a perforare la difesa locale come fosse burro: Coleman segna il +12.

Renfroe si carica la squadra sulle spalle, va a canestro e smista assist: l’Enel risale fino al 56-60, con il play che è già a quota 27. Finalmente si rivede Borovnjac e si fa sentire il pubblico, Brindisi ha la palla del sorpasso ma fa un incredibile 0 su 6 al tiro. La Marcopolo chiude in vantaggio anche il terzo quarto, ma solo di due punti (60-62). È una rincorsa continua anche nell’ultimo tempo, ma l’Enel va avanti solo grazie alla buona volontà di Renfroe. Forlì resiste, con Borsato e Shawn Huff che inventano un paio di canestri impossibili.

Callahan e Formenti sprecano palloni importanti, ma c’è Giuri a mettere dentro la bomba della speranza (73-76), a due minuti e mezzo dalla sirena. Callahan lo imita e sigla il pareggio che fa esplodere un palazzetto che ormai sembrava non crederci più. Casoli riporta i suoi avanti, Borovnjac pareggia, poi errori dalla lunga distanza perRoderick e Callahan. A ventiquattro secondi dalla fine Borsato mette dentro un libero, Brindisi ha l’opportunità di vincere ma il tiro da tre di Giuri è corto.

Callahan prende il rimbalzo e subisce un fallo, fischiato abbastanza generosamente dagli arbitri. Ma Craig mette dentro solo un libero, e si va all’overtime. Nel supplementare Brindisi parte a razzo, con un Renfroe monumentale e Formenti che mette dentro la tripla del +7 (87-80). Gli ospiti però non si arrendono, e Callahan sbaglia per due volte dalla lunga distanza, ma a 32 secondi dalla fine è l’uomo del giorno a mettere dentro il canestro della partita: Renfroe da 3. Per lui sono 40 punti. Per l’Enel è una vittoria che vale oro. Che consente di sperare ancora.

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