Sequestrato il pesce in un noto locale: buono solo per le foche
Quanto costano un bel sarago, un dentice o un’orata arrosto in un ristorante? Fate voi. Ma può capitare di beccarsi, e con un conto salato, anche un pesce che in realtà non meritava tanto. Meglio stare sempre in guardia
SANTA SABINA – Quanto costano un bel sarago, un dentice o un’orata arrosto in un ristorante? Fate voi. Ma può capitare di beccarsi, e con un conto salato, anche un pesce che in realtà non meritava tanto. Meglio stare sempre in guardia, a tutela della salute e del portafoglio.
Nel corso di un’attività ispettiva lungo la filiera della pesca, infatti, i militari della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi hanno rinvenuto all’interno delle cucine di un ristorante a Torre Santa Sabina, marina di Carovigno (BR), un grosso quantitativo di pesce di varie specie pregiate, privo di qualsiasi documento che ne attestasse la tracciabilità e quindi di dubbia provenienza.
Il titolare dell’esercizio è stato sanzionato in via amministrativa con una sanzione prevista nell’importo massimo di 4.500 euro, mentre il pesce, sottoposto ad ispezione dal personale del Servizio veterinario dell’Asl di Brindisi intervenuto, è stato dichiarato non destinabile al consumo umano ed è stato quindi donato allo Zoosafari di Fasano per l’alimentazione degli animali.
Per qualsiasi segnalazione, la Capitaneria di Porto di Brindisi ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica so.cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.