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Sabato, 27 Aprile 2024
Ambiente

Erosione: firmato protocollo d’intesa

BARI – Progetti sperimentali di difesa e piani straordinari di salvaguardia. Regione, Provincia e Comuni scendono in campo a tutela delle coste basse del litorale brindisino. Stamane primo vertice in Regione. Amministratori, tecnici e dirigenti dei competenti enti locali brindisini hanno preso parte all’incontro organizzato dall’assessore regionale con delega a Lavori pubblici, Fabiano Amati. Ragione del faccia a faccia: cercare una soluzione definitiva al problema dell’erosione costiera e del crollo della falesia. Nel corso della riunione, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio di progetti sperimentali di difesa delle coste basse dei comuni brindisini.

BARI – Progetti sperimentali di difesa e piani straordinari di salvaguardia. Regione, Provincia e Comuni scendono in campo a tutela delle coste basse del litorale brindisino. Stamane primo vertice in Regione. Amministratori, tecnici e dirigenti dei competenti enti locali brindisini hanno  preso parte all’incontro organizzato dall’assessore regionale con delega a Lavori pubblici, Fabiano Amati. Ragione del faccia a faccia: cercare una soluzione definitiva al problema dell’erosione costiera e del crollo della falesia. Nel corso della riunione, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio di progetti sperimentali di difesa delle coste basse dei comuni brindisini.

In primo piano, per quanto attiene il litorale nord brindisino, sia la salvaguardia della fascia costiera che abbraccia l’oasi protetta di Torre Guaceto sia le suggestive “alture di sabbia” che attraversano e caratterizzano il Parco naturale delle Dune costiere di Ostuni e Fasano.

Un patrimonio da proteggere, anche attraverso studi e progetti pilota. Cabina di regia dei programmi di intervento sarà la Provincia di Brindisi, ente al quale la Regione ha affidato appunto il compito di coordinare le diversi misure da attuare a salvaguardia della costa. Insieme ad Amati, hanno firmato l’intesa l’assessore regionale al Bilancio e Programmazione Michele Pelillo, il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, il commissario prefettizio del Comune di Brindisi Bruno Pezzuto, i sindaci e gli amministratori dei Comuni di Carovigno (l'assessore all'Urbanistica Antonio Pagliara, delegato dal sindaco Vittorio Zizza), di Fasano (il sindaco Lello di Bari), di Ostuni (l’assessore all’Urbanistica Andrea Pinto, delegato dal sindaco Domenico Tanzarella), di San Pietro Vernotico (sindaco Pasquale Rizzo), di Torchiarolo (sindaco Giovanni Del Coco), il segretario generale dell’Autorità di Bacino Antonio di Santo e il Direttore generale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato.

I prossimi passaggi: "Dopo la sottoscrizione del Protocollo d'intesa di oggi – spiega l’assessore Amati - si passerà alla fase sperimentale attraverso la realizzazione di interventi congiunti per arginare il fenomeno dell'erosione delle coste sulla base delle linee guida che danno efficacia prescrittiva ad uno studio eseguito dal Politecnico di Bari su incarico dall´Autorità di bacino della Puglia".

"Alla domanda - ha detto Amati - che spesso i Comuni ci pongono, con riferimento alle eventuali risorse economiche disponibili, siamo abituati a rispondere con frasi di verità. Innanzitutto va specificato che, ove vi fossero le risorse, senza gli strumenti previsti dal Protocollo e dunque senza un'attività di pianificazione condivisa, sarebbero inutilizzabili.  E' un argomento dunque che va affrontato da oggi in poi, e poiché si tratta di opere in materia di difesa del suolo, sappiamo che questo e' un argomento in costante evoluzione in termini di attenzione da eleggere a priorità delle priorità”.

Da qui l’impegno chiesto alle Pubbliche amministrazioni locali: “Se la difesa del suolo – evidenzia Amati - e' e deve essere una priorità per noi, deve diventarlo anche per i Comuni, soprattutto nel momento in cui redigono i bilanci autonomi. Per questo ho colto l'occasione per sottolineare la necessità di predisporre un apposito capitolo destinato ad opere di questo tipo, che andranno ad aggiungersi a quelli regionale e provinciale, non escludendo eventualmente l'intervento dei privati. La speranza dunque è quella di riuscire a realizzare gli interventi attraverso le disponibilità finanziarie sia pubbliche che private.  Aspettiamo ora che anche le altre province propongano la sottoscrizione del medesimo Protocollo".

Durante l’incontro si è fatto il punto anche sul Piano delle coste, approvato una decina di giorni fa dalla Giunta regionale ed ora al vaglio dei Comuni, che hanno 40 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni ed adottarlo. “Sappiamo – spiega l’assessore al Bilancio e Demanio, Michele Pelillo – che il successo della Puglia nel settore turistico è dovuto anche alla consolidata importanza che viene data alla tutela del patrimonio costiero. La grande parte del turismo che riusciamo ad attirare prende in grande considerazione questo patrimonio. Spero che ne prendano coscienza anche gli amministratori dei comuni costieri”. La palla infatti adesso passa ai Comuni, che devono approvare i piani comunali delle coste. “Il piano – prosegue l’assessore – riprende quanto fu deciso con la legge regionale del 2006 e ed è uno strumento indispensabile per procedere in modo efficace per preservare il patrimonio delle spiagge. Ed è un atto sul quale si deve innestare la programmazione dei comuni nei prossimi quattro mesi”.

Saranno 67 i Comuni interessati ai piani comunali: “Avremo così una banca dati uniforme. Certo, avremmo potuto abbreviare il cronoprogramma regionale affidando ai comuni la VAS, la valutazione ambientale strategica, invece abbiamo voluto farla noi e offrire ai comuni un lavoro completo, senza essere costretti, a parte situazioni specifiche, a farla loro”. “Sono soddisfatto – conclude Pelillo - anche per il fatto che la commissione consiliare competente abbia approvato il piano senza osservazioni. Lo strumento è comunque aperto, aggiornabile, adeguabile e siamo aperti a contributi che dovessero ancora arrivare. L’obiettivo? “Arrivare – spiega l’assessore - a un punto di equilibrio tra diverse esigenze: comuni, cittadini e economia”.

Sul fronte della tutela, intanto, i primi impegni. Ogni Amministrazione comunale dovrà predisporre, in previsione di redazione dei prossimi bilanci comunali, apposite poste di bilancio che serviranno a fronteggiare i lavori di salvaguardia, come spiega l’assessore all'Urbanistica del comune di Ostuni, Anfrea Pinto: “Le coste ostunesi - spiega  - non presentano grossi problemi lungo la dorsale costiera fatta eccezione per il tratto a confine col Comune di Fasano ricadente nel parco naturale delle dune costiere. Il lavoro che siamno chiamati a svolgere in sinergia con l’Amministrazione provinciale e gli altri Comuni consentirà di evitare, attraverso una sorta di cabina di regia,  la duplicazione di interventi e la sovrapposizione degli stessi. Sul piano strettamente operativo, gli uffici tecnici comunali aspetteranno che la Regione Puglia trasmetta il piano approvato dalla Giunta regionale affinché venga conseguentemente adottato con l’elaborazione e la redazione di uno studio tecnico-amministrativo finalizzato allla tutela e alla gestione delle fasce costiere”.

A margine del vertice, sempre presso la sede dell’assessorato ai Lavori Pubblici, si è svolto un incontro tecnico, convocato dall’assessore Amati, sulla specifica questione dell’erosione della falesia della costa brindisina, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e il Commissario straordinario del Comune di Brindisi Bruno Pezzuto.

Quello del crollo della falesia è un problema per il quale soprattutto gli operatori e i proprietari delle concessioni demaniali chiedono una soluzione concreta. La scorsa stagione, caratterizzata da un’ordinanza che ha impedito stazionamento e balneazione nel 75% della costa brindisina, avrebbe fatto registrare un netto crollo degli affari per il settore.

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