NAPOLI – Rifiuti: un affare sporco. Tra le righe dell’ordinanza, spuntano anche false fatture emesse da Enerambiente al Comune di Ostuni (parte lesa), per beneficiare di crediti. Il ricorso abusivo al credito è una delle ipotesi accusatorie che la Procura di Napoli è tornata a contestare alla presunta cricca della fallita “Enerambiente”: società veneta che ha gestito a lungo l’appalto della raccolta rifiuti nel capoluogo campano, in accordo con Asia, la società napoletana municipalizzata che cura l’igiene urbana. L’ennesimo puzzo anomalo dei rifiuti, che nella mattinata di martedì scorso ha prodotto, quale effetto, l’esecuzione di 16 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Napoli. Finito nuovamente in cella, insieme ai vertici della defunta Enerambiente, l’avvocato Giovanni Faggiano per i pm non è vittima, come si definisce, ma autorevole e consapevole compartecipe del contestato sistema di malaffare.
VENEZIA – Poco più di una settimana: tanto è durato il periodo da uomo libero per l’avvocato Giovanni Faggiano, che dopo undici mesi agli arresti, otto dei quali trascorsi in carcere, è stato raggiunto stamane da una nuova ordinanza di misura cautelare, finendo così nuovamente in manette, nell’ambito di un ulteriore filone di inchiesta sui rifiuti, stavolta con epicentro la Campania. E nei guai sono finiti anche Stefania Vio (socia in affari di Faggiano, anche lei accompagnata in cella) e la moglie dell’avvocato brindisino, Monica Dentamaro (che ha beneficiato dei domiciliari).
BRINDISI - Caso Faggiano: assunzioni in cambio di favori. Tra gli indagati, per i quali comunque il Pm avrebbe chiesto l’archiviazione, spunta il nome dell’onorevole Luigi Vitali, che chiamato in causa replica: “Apprendo dalla stampa di essere stato indagato per il reato di corruzione. Nonché che è stata richiesta dal Pubblico ministero l'archiviazione. Pur non potendo allo stato, non essere che soddisfatto di quanto richiesto dai Pm, tuttavia non condivido assolutamente che la richiesta di archiviazione possa essere stata determinata, stando a quanto si legge sui giornali, dall'esistenza di limiti alle indagini derivanti dal mio status di parlamentare”.
CATANZARO - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto la revoca degli arresti per il direttore tecnico della Enertech, Loris Zerbin, 50 anni, di Campolongo Maggiore (Venezia); il legale dell'azienda, Giancarlo Tonetto, 56 anni, di San Donà di Piave (Venezia) e l'amministratore di una delle società del gruppo Enertech, Giovanni Faggiano, 52 anni, di Brindisi. I tre indagati, che sono detenuti ai domiciliari, sono coinvolti nell'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione della discarica di Alli a Catanzaro.
BRINDISI - Avrebbe tradito la divisa per salvare il patrimonio dell’amico. Il ruolo del maresciallo Pasquale Lisi (59 anni, in servizio presso le Fiamme gialle della Compagnia di Brindisi ed arrestato stamane dai suoi stessi colleghi e dai militari dell’Arma) appare piuttosto chiaro agli inquirenti che gli contestano i reati di concorso in corruzione continuata, rivelazione di segreti di ufficio continuata ed aggravata, favoreggiamento personale continuato ed aggravato. Insieme a lui è finito nuovamente nei guai l’avvocato Giovanni Faggiano (52 anni, già detenuto nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti collegati alle attività di Enerambiente).
CATANZARO - Rifiuti & Fisco: riscontrate irregolarità nella gestione della discarica di Catanzaro. Nuovi guai per i vertici della “Enertech”. E così a carico dell’imprenditore brindisino Giovanni Faggiano (52 anni) è piovuto un nuovo provvedimento restrittivo. Cinque, in tutto, le persone arrestate. Altre due sono state sottoposte all'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Questo, dunque, l’esito del nuovo blitz maturato all’alba nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità fiscali e violazioni ambientali nella gestione della discarica del capoluogo calabro.
CATANZARO – Terza grossa grana giudiziaria da settembre scorso ad oggi per l'avvocato 52enne di Brindisi, Giovanni Faggiano. Dopo l'inchiesta di settembre in Abruzzo per giri di tangenti nel settore del trattamento dei rifiuti e termovalorizzatori; dopo quella della Procura di Napoli che gli è costato l'arresto, il 20 luglio scorso, per corruzione ed estorsione nei confronti di alcune cooperative sociali nell'ambito del ciclo dei rifiuti.
CATANZARO - Nuovi guai per l'avvocato 52enne di Brindisi, Giovanni Faggiano. Dopo l'inchiesta della Procura di Napoli che gli è costato l'arresto, il 20 luglio scorso, per corruzione ed estorsione nei confronti di alcune cooperative sociali nell'ambito del ciclo dei rifiuti, il professionista brindisino è al centro di una nuova inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro.
ROMA - “Per non morire più di lavoro”: è l'iniziativa dei giornalisti freelance e collaboratori dell'Associazione Stampa Romana, che giovedì 30 giugno organizzano una fiaccolata in ricordo di Pierpaolo Faggiano, giornalista precario 41enne di Ceglie Messapica, suicidatosi nei giorni scorsi.
CEGLIE MESSAPICA - L’ultimo saluto al giornalista Pier Paolo Faggiano: in tanti si sono stretti, nel pomeriggio di oggi, attorno a familiari e parenti. Un corteo silenzioso, sino alla Chiesa matrice, dove si sono svolti i funerali: “Un uomo taciturno e sincero, alla ricerca della verità”.
CEGLIE MESSAPICA – Rabbia e sconcerto, per la prematura scomparsa di Pier Paolo Faggiano, giornalista pubblicista e corrispondente da Ceglie Messapica de La Gazzetta del Mezzogiorno, suicidatosi ieri sera, impiccandosi a un albero nel giardino della sua abitazione, in cui viveva con la madre e un fratello.
SAN PIETRO VERNOTICO – E’ morto senza riprendere conoscenza Vito Faggiano, 86 anni, pensionato di San Pietro Vernotico, investito all’alba del 6 agosto lungo la strada che collega San Pietro Vernotico con Campo di Mare. L’anziano era stato travolto dalla vettura condotta da Vincenzo Catamo, 30 anni, di San Pietro Vernotico. A causare l’incidente dovrebbe essere stata la scarsa visibilità. Lo stabiliranno le perizie che ora verranno disposte dal magistrato inquirente dopo che i carabinieri della locale stazione avranno chiuso gli accertamenti preliminare e consegnate le informative.