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Sabato, 27 Aprile 2024
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Operaio morto, i sindacati: "È allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro"

Riceviamo e pubblichiamo gli interventi di Antonio Macchia, segretario generale Cgil, e delle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Uil Brindisi

Riceviamo e pubblichiamo gli interventi di Antonio Macchia, segretario generale Cgil, e delle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente a firma di Antonio Frattini, Marcello De Marco, Carlo Perrucci e Uil Brindisi (Fabrizio Caliolo) sulla tragedia consumatasi nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 13 marzo, nello stabilimento Jindal2 a Brindisi dove ha perso la vita il 37enne Gianfranco Conte

La Cgil di Brindisi è costretta a rinnovare il proprio allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in seguito ai tragici eventi che hanno colpito duramente la nostra comunità industriale. Con il decesso di un lavoratore di 37 anni presso lo stabilimento Jindal Films Europe, e la perdita di Giuseppe Petraglia, Brindisi conta già due morti sul lavoro in meno di due settimane dall'inizio di marzo. Un bilancio pesantissimo che non possiamo accettare passivamente. Queste tragedie riflettono una crisi profonda nella gestione della sicurezza sul lavoro e richiedono una risposta immediata e decisa da parte di tutti gli attori coinvolti.

Questi eventi non solo rappresentano una perdita irrecuperabile per le famiglie delle vittime, ma evidenziano anche le gravi lacune nella prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute dei lavoratori. La frequenza e la gravità di questi incidenti impongono una riflessione urgente e l'adozione di misure concrete per evitare ulteriori perdite di vite umane.

La Cgil di Brindisi, in questo contesto di emergenza, richiede con forza: una revisione immediata delle politiche di sicurezza sul lavoro all'interno delle aziende, per assicurare che ogni lavoratore operi in un ambiente sicuro e protetto. Una intensificazione dei controlli da parte delle autorità competenti, per garantire la piena applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza. Un dialogo costruttivo tra sindacati, aziende, istituzioni e rappresentanti dei lavoratori, finalizzato a sviluppare strategie efficaci di prevenzione degli infortuni.

Solo attraverso un impegno collettivo e condiviso  possiamo sperare di invertire questa tendenza negativa e garantire che la sicurezza sul lavoro diventi una realtà concreta per tutti. La vita e la dignità dei lavoratori devono essere al primo posto nelle priorità di ogni azienda e di ogni politica pubblica. La Cgil di Brindisi si impegna a continuare la sua lotta per la sicurezza sul lavoro, affinché tragedie come quelle vissute in queste settimane non debbano più ripetersi. La sicurezza non è un costo, ma un investimento essenziale nella vita umana e nella qualità del lavoro.

Nota congiunta Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil

Non sono ancora chiare le dinamiche esatte di quanto avvenuto, per questo aspettiamo l’esito delle indagini in corso, da parte degli ispettori del Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti e del lavoro (Spesal) del dipartimento di prevenzione della Asl di Brindisi e degli organi inquirenti intervenuti, per la parte dello stabilimento è scattato il sequestro per le necessarie verifiche. Il costante inaccettabile aumento degli infortuni che sta colpendo pesantemente il mondo del lavoro in Italia deve far riflettere sulle cause di questi eventi, accrescere sempre più l’attenzione per prevenire ogni possibile causa di infortunio, aumentare la prevenzione e non abbassare mai la guardia. 

Le Segreterie Territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, stanno chiedendo un incontro con la Direzione aziendale per un esame su quanto accaduto. Alla famiglia del lavoratore, esprimiamo cordoglio e solidarietà in questo difficile e inaspettato momento.

Uil Brindisi 

Ancora una morte sul lavoro. È successo ancora una volta, ancora a Brindisi, a solo pochi giorni dalla precedente tragedia. Nella nostra regione dodici vite spezzate sul posto di lavoro in poco più di due mesi dell’inizio dell’anno; una media ben sopra quella nazionale con cifre da bollettino di guerra. Il sindacato lotta da anni per l’obiettivo dei «zero morti sul lavoro» ma tali tragici eventi continuano ad accadere con una frequenza intollerabile tanto che ci chiediamo se tutte le Istituzioni e gli Enti preposti siano consapevoli della gravità della situazione.

Come rappresentanti dei lavoratori ci sentiamo ogni volta sconfitti nell’apprendere queste notizie ma non ci rassegniamo nel chiedere con insistenza e risolutezza alle Istituzioni competenti la più severa e corretta applicazione della Normativa in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Regole stringenti e dure che devono essere applicate senza alcuna omissione da tutti i datori di lavoro e dagli stessi lavoratori nelle proprie mansioni quotidiane. Processi e prassi di lavoro devono mettere al primo posto la sicurezza, sempre. 

Al legislatore ancora una volta il nostro invito, la pretesa, di porre il tema in cima alle agende politiche perche non vi è sviluppo, crescita economica e sociale quando la vita si interrompe sul luogo di lavoro. La sola misura della «patente a punti per le aziende» promessa dal Governo in questi mesi non basta: sono molte le iniziative che potrebbero evitare tragedie come quella di oggi. Le elenchiamo ancora una volta perché ognuna di queste proposte può contribuire notevolmente ad evitare nuove inaccettabili morti: l’incremento di controlli con nuove assunzioni di ispettori e personale,  la negazione dell’accesso al finanziamento pubblico per le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza, la verifica della corretta applicazione dei Contratti Nazionali per garantire tutele anche in tema di sicurezza, maggiori investimenti in formazione e prevenzione, normative più stringenti per chi antepone il profitto alla sicurezza.

La campagna di sensibilizzazione Uil #zeromortisullavoro che il sindacato da tempo porta avanti come priorità, proseguirà con ancora maggiore forza anche in memoria del lavoratore scomparso a Brindisi. La Uil di Brindisi si unisce al doloro della famiglia dell’operaio scomparso. Per lui, e per ogni lavoratore, proseguirà il nostro impegno.

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