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Domenica, 28 Aprile 2024
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Serbatoio Edison a Costa Morena: reso pubblico il progetto, ecco le caratteristiche

Sull'albo pretorio del Comune di Brindisi pubblicato il "rapporto preliminare di sicurezza per la fase di nulla osta di fattibilità". Impianto progettato per uno stoccaggio di capacità utile di circa 16.500 metri cubi di Gnl. Prevista una torcia del tipo elevata

BRINDISI – Sull’albo pretorio del Comune di Brindisi è stato pubblicato il “Rapporto preliminare di sicurezza per la fase di nulla osta di fattibilità (Nof)” del deposito di gas Gnl Edison previsto a Costa Morena est, nel porto esterno di Brindisi. Si tratta di un ulteriore step verso la realizzazione dell’opera, dopo che l’amministrazione comunale di Brindisi ha rinunciato al ricorso al Tar del Lazio contro gli atti adottati dai vari enti pubblici che avevano partecipato all’iter autorizzativo.

Come noto l’amministrazione guidata dal sindaco uscente, Riccardo Rossi, si era appellata al Tar di Lecce. Il tribunale amministrativo salentino, con pronunciamento dello scorso 23 giugno, ha dichiarato la propria incompetenza territoriale. A quel punto il Comune avrebbe dovuto rivolgersi al Tar del Lazio, sezione di Roma, ma la giunta Marchionna ha rinunciato a tale iniziativa, con una decisione contestata dalle forze di opposizione.

Sul sito del Comune di Brindisi sono dunque disponibili i documenti per la consultazione pubblica. L’opera sorgerà “in posizione prossima al varco di Accesso Morena Est  - si legge nel Nof - in area attualmente libera da impianti, asfaltata, dotata di sottoservizi e caratterizzata dalla presenza di viabilità ferroviaria e stradale che limita ed attraversa l’area stessa”. La banchina di riferimento per l’ormeggio delle navi metaniere e bettoline è sempre il molo di Costa Morena Est.

Le modifiche al progetto originario

Il progetto ha subito delle modifiche rispetto a quello originario presentato nel 2019. Nell’ultima versione, si prevede la realizzazione di “due motori a combustione interna adibiti alla produzione di energia elettrica”. Questi “saranno del tutto identici (stessa tipologia e stessa taglia) ai quattro motori previsti nel primo progetto presentato al Comitato tecnico regionale (Ctr) della Puglia, approvato con protocollo No. 22417 del 8 dicembre 2020.

L’impianto sarà dotato di una torcia del tipo elevata, “mentre nella prima revisione del progetto era del tipo ‘ground flare’ (a terra)”. “Questa soluzione  - si specifica nel Nof - è completamente analoga (stesso dimensionamento della torcia) a quella prevista per il primo progetto presentato al Ctr della Puglia, approvato con protocollo No. 22417 del 7 dicembre 2020”.

Le principali modifiche sono le seguenti: “l’area di processo tra il serbatoio di stoccaggio e la sala controllo è stata riorganizzata utilizzando lo spazio precedentemente occupato dall’impianto di liquefazione del gas prelevato da rete (eliminato) per l’installazione dei due motori a combustione interna”. Inoltre “la torcia è stata spostata leggermente più a Sud e, visto che si tratta di una torcia elevata, è stata definita un’area sterile intorno ad essa”. “Tale area - si legge nel documento - ha la medesima estensione di quella prevista per la torcia del progetto originario, approvato dal Ctr con protocollo No. 22417 del 7 dicembre 2020”.  E poi “la sezione di pretrattamento, che nella precedente revisione del progetto era posizionata a Sud-Ovest, subito al di sotto della torcia, è stata eliminata, essendo funzionale all’impianto di liquefazione”. Infine “il layout dell’area di banchina non ha subito modifiche sostanziali”.

Le caratteristiche 

Il deposito costiero è progettato per uno stoccaggio di capacità utile di circa 16.500 metri cubi di Gnl tramite l’impiego di un serbatoio atmosferico “full integrity” (full containment o a membrana).  Il serbatoio sarà alimentato mediante navi metaniere di capacità massima 30.000 metri cubi, mentre la distribuzione del Gnl sarà effettuata mediante caricamento di autocisterne e navi metaniere di piccola taglia (“bettoline”), queste ultime con capacità di stoccaggio variabile tra 1.000 e 7.570 metri cubi.

Il progetto include lo sviluppo e la realizzazione delle infrastrutture, dei sistemi e delle apparecchiature necessarie e adeguate a:  permettere l’approdo sicuro e lo scarico delle navi gasiere; stoccare il Gnl a temperatura criogenica, tra un’operazione di scarico gasiera e l’altra;  gestire il boil-off gas generato (Bog) durante le fasi operative dell’impianto;  permettere il caricamento in sicurezza delle autobotti, degli isocontainer e delle bettoline.

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