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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Accusato di aver picchiato e accoltellato due persone: assolto

Si è concluso il processo a carico di un commerciante: il fatto non sussiste. Il dibattimento riguardava un episodio avvenuto la notte di Capodanno del 2020

BRINDISI - Su di lui pendeva l'accusa di aver non solo picchiato brutalmente, ma anche accoltellato due persone in seguito a un alterco, avvenuto la notte di Capodanno del 2020 a Brindisi. Giovedì 7 settembre 2023, il giudice del Tribunale di Brindisi Federico Sergi ha sancito la sua innocenza: assolto perché il fatto non sussiste. Il protagonista della vicenda è M.D.I, cittadino straniero di 36 anni, noto nel capoluogo adriatico, in quanto commerciante. Il difensore dell'imputato, l'avvocato Francesco Monopoli, nel corso del processo, ha spiegato che il suo assistito non è un aggressore, anzi. E' stato vittima di un'imboscata in un'abitazione da parte di due suoi concittadini. Il pm che si è occupato delle indagini è Luca Miceli, della Procura di Brindisi.

L'antefatto: la mezzanotte è scoccata da poco, i brindisini dicono addio al 2019 e danno il benvenuto al 2020. C'è chi festeggia, chi si concede un cocktail e chi conversa. Ma c'è anche chi litiga. Gli agenti della sezione volanti della Questura del capoluogo adriatico intervengono per sedare una lite in piazza Vittoria. I protagonisti sono tre cittadini stranieri. Passa qualche ora, gli agenti delle volanti devono intervenire di nuovo, questa volta in via Castello. Alcuni cittadini hanno chiamato la sala operativa e hanno segnalato un'accesa lite. Infatti, i poliziotti arrivano, trovano la porta aperta ed entrano. Due persone sono ferite. Chiamano il 118 e iniziano a dare un'occhiata all'appartamento, dove ci sono evidenti segni di lotta. E tracce di sangue. Intanto, i due vengono portati presso l'ospedale Perrino. Hanno riportate varie contusioni. E anche ferite da arma da taglio. Se la caveranno con una prognosi, rispettivamente, di 15 e sette giorni.

Vengono, ovviamente, interrogati dagli agenti: spiegano di essere stati feriti e accoltellati da un connazionale, in seguito a una lite scoppiata in piazza Vittoria, quella lite. Così, i poliziotti sanno anche chi cercare. Il sospettato viene fermato prima di salire su un autobus. Intanto, la scientifica è già al lavoro. Gli esperti, sul marciapiede nei pressi dell'abitazione in via Castello, repertano un coltello da cucina macchiato di sangue. E trovano, lì vicino, altre tracce, sempre di sangue. A queste, vanno aggiunte quelle rinvenute nell'appartamento. A M.D.I. viene contestato il reato di lesioni aggravate dall'utilizzo di un coltello. Sarebbe stato lui che, per vendicarsi dell'alterco, avrebbe picchiato e ferito i due connazionali. La tesi dell'avvocato Monopoli è diametralmente opposta: M.D.I. è la vittima, attirata nell'appartamento e aggredita. Ma sarebbe riuscito a difendersi e a fuggire, pur riportando ecchimosi e tagli dietro la schiena. Insomma, sarebbe stato vittima di un agguato. Un'altra circostanza non favorevole all'imputato è l'essersi fatto trovare mentre si allontanava da Brindisi. Ma il viaggio, come da documenti prodotti dalla difesa, era stato programmato già prima dell'episodio raccontato. Alla fine, come detto, M.D.I. è stato assolto da ogni accusa.

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