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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Accuse di spaccio e tentata estorsione: i tre indagati davanti al gip

Si è tenuto l'interrogatorio di garanzia a carico di tre brindisini arrestati il 3 aprile dai carabinieri. Hanno fornito la propria versione dei fatti, difendendosi dalle accuse

BRINDISI - Sono comparsi oggi, venerdì 5 aprile 2024, i tre brindisini arrestati dai carabinieri due giorni fa. Si tratta del 46enne Vito Andrea Mandorino, della 32enne Noemi Fiusco e del 47enne Francesco Abruzzi. Il primo si trova in carcere, gli altri sono ai domiciliari. Tutti e tre sono indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre i soli Mandorino e Fiusco devono rispondere di un presunto tentativo estorsivo ai danni di una acquirente. I tre, come detto, sono comparsi davanti alla gip del tribunale di Brindisi, Barbara Nestore. Mandorino (assistito dall'avvocato Cinzia Cavallo) ha spiegato che deteneva sì droga, ma per uso personale. Il presunto episodio estorsivo, ha proseguito, non sarebbe tale: il debito vantato sarebbe stata una scusa per incontrare l'acquirente per chiarimenti di natura personale. La stessa versione è stata sostanzialmente fornita anche da Fiusco (anche lei assistita dall'avvocato Cavallo). Infine, Abruzzi (assistito dall'avvocato Daniela D'Amuri) ha spiegato di essere anche lui un assuntore, non un pusher.

Tornando all'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro della procura di Brindisi, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi sono partiti da un episodio avvenuto il 20 febbraio 2023. Un uomo giunge al pronto soccorso del Perrino in codice rosso. E' un'overdose, ci vorranno dieci giorni per riprendersi. I militari intanto hanno già cominciato a indagare e a ricostruire un presunto giro di spaccio di droga (marijuana, hashish, cocaina e crack). Inizialmente, puntano i fari su Mandorino e Abruzzi, poi, nei mesi successivi anche su Fiusco, che oltre al presunto tentativo di estorsione, deve rispondere solo di una condotta relativa allo spaccio.

I carabinieri vagliano telefonate e messaggi. L'1 giugno 2023 Abruzzi viene arrestato per detenzione di hashish e marijuana. Mandorino deve rispondere anche di spaccio. E, insieme a Fiusco, anche di un presunto tentativo estorsivo. Gli investigatori hanno ricostruito che l'8 aprile 2023 i due avrebbero "bussato" alla porta della casa del padre di una loro acquirente. Avrebbero preso a calci e pugni la porta dell'abitazione e se ne sarebbero andati solo quando il padre della giovane ha minacciato di chiamare le forze dell'ordine. I due avrebbero vantato un debito da 150 euro, sempre in materia di droga. Avrebbero poi chiamato al telefono la vittima, rivolgendole pesanti minacce. Le ricostruzioni sono contestate da tutti e tre gli indagati che, come detto, si sono difesi oggi davanti al gip

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