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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Scu, processo "Nexus": stralciata la posizione di un imputato per motivi di salute

L'udienza in Tribunale. Il relativo blitz risale al 21 giugno 2022: i carabinieri sgominarono un presunto sodalizio "specializzato" in estorsioni e operante nel capoluogo adriatico tra il 2015 e il 2018

BRINDISI - Presunte estorsioni del clan della Scu: stralciata la posizione di un imputato, ritenuto organico al sodalizio. La decisione è arrivata ieri (mercoledì 28 febbraio 2024), durante un'udienza del processo ordinario scaturito da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Lecce, coordinata dalla pm Giovanna Cannarile, assieme al collega Giovanni Marino, della procura di Brindisi. L'indagine, il 21 giugno 2022, portò i carabinieri della sezione operativa del Norm della compagnia di Brindisi a eseguire dieci arresti: era scattata l'operazione "Nexus".

I militari diedero esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine. All'epoca risultavano 21 indagati. Ieri la corte (il presidente è Maurizio Saso, coadiuvato dai giudici Adriano Zullo e Ambrogio Colombo), nell'aula Metrangolo del tribunale brindisino, ha preso atto della perizia, redatta da uno specialista, a carico di Doriano Turco (39enne nato a Brindisi e residente a Torchiarolo), ritenuto incapace di stare attualmente in giudizio per motivi di salute. La decisione giunge in seguito all'accoglimento dell'istanza del legale di Turco, l'avvocato Raffaele Missere.

La posizione di Turco e degli altri imputati

Per quanto riguarda la posizione di Turco, se ne riparlerà tra sei mesi, dopo una nuova visita medica. Il 39enne è ritenuto organico a una frangia brindisina della Sacra Corona. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l'uomo residente a Torchiarolo avrebbe fatto parte della "filiera comunicativa" funzionale a far circolare gli ordini impartiti da Ivano Cannalire, ritenuto il boss del sodalizio, mentre costui era detenuto. Non solo, sempre Turco avrebbe avuto un altro ruolo più operativo, riscuotendo il pizzo imposto agli ambulanti per la festa patronale di Brindisi, San Teodoro.

Gli altri imputati in questo procedimento sono: Maurizio Cannalire (64 anni, di Brindisi); Orlando Cosimo Cannalire, detto "Dino" (42 anni, di Brindisi); Tiziano Cannalire (34 anni, di Brindisi); Antonia Galasso (42 anni, di Brindisi);Antonella Santoro (45 anni, nata a Brindisi e residente a Tuturano); Korado Shahini (30 anni, nato in Albania e residente a Carovigno); Antonio Summa (32 anni, nato a Mesagne e residente a Carovigno). La prossima udienza è stata fissata per il 10 aprile 2024.

La prossima udienza e la sentenza in abbreviato

Intanto, sempre nell'udienza di ieri, è stata stralciata un'altra posizione: non doversi procedere nei confronti di Alessandro Gasbarro (44 anni, nato a Mesagne e residente ad Erchie). L'imputato, infatti, è venuto a mancare in precedenza. Poi, in udienza, dopo l'accordo delle parti, per quanto riguarda quattro testi del pm, sono stati acquisiti le querele e i verbali di sommarie informazioni. La prossima udienza verterà sulle intercettazioni relative all'inchiesta, con la presenza in aula del perito.

Il 15 gennaio 2024, altri otto imputati che avevano optato per il rito abbreviato (che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena) erano stati condannati a pene che andavano dai quattro anni e cinque mesi fino ai 17 anni e quattro mesi di reclusione. La pena più alta era stata inflitta a colui che gli inquirenti avevano ritenuto il capo del sodalizio, il brindisino 41enne Ivano Cannalire (assolto invece per una tentata estorsione). 

Nell'indagine che ha portato ai due procedimenti, viene indicato anche il nome di chi avrebbe dato il placet a Ivano Cannalire per compiere le estorsioni: si tratta di Francesco Campana (estraneo all'inchiesta relativa all'operazione "Nexus"). Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, con minacce e azioni violente, i membri del presunto sodalizio avrebbero provato, tra l'altro, a "mettere le mani" sul giro d'affari delle slot machine e anche su un paio di grandi eventi che si erano tenuti a Brindisi negli anni passati sotto la lente d'ingrandimento, cioè quelli tra il 2015 e il 2018.

Il collegio difensivo: Luca Leoci, Raffaele Missere, Vincenzo Lanzilotti, Ladislao Massari, Stefano Prontera.

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