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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Detenuto ha tentato il suicidio in carcere: presentata denuncia in Procura

L'estremo gesto a Foggia. Il 36enne di San Vito Dei Normanni è attualmente ai domiciliari: nell'atto ha raccontato di aver necessità, in seguito a un intervento chirurgico, di una dieta adeguata. E ha spiegato di aver assunto ansiolitici contro la propria volontà

Dopo aver tentato il gesto estremo, in carcere, ha presentato una denuncia-querela presso la procura di Brindisi, per far luce sul'episodio. Proprio perché, stando al suo racconto, ci potrebbe essere il coinvolgimento o la responsabilità di terzi. Le parole di Leonardo Cisaria, 36enne di San Vito Dei Normanni, vanno vagliate e riscontrate, com'è ovvio, ma la sua storia è già in parte nota: arrestato nell'ottobre 2023, ha girato per le carceri di Brindisi, Lucera e Foggia e alcuni ospedali.

Ha avuto alcuni "problemi" relativi all'alimentazione - anni fa ha sostenuto un intervento chirurgico e i postumi implicano anche una dieta particolare -, ha denunciato di aver assunto un ansiolitico senza averne cognizione e, infine, ha tentato il suicidio. Adesso è stato scarcerato e si trova a casa sua, in regime di arresti domiciliari. La denuncia-querela è stata presentata dal suo legale, Andrea D'Agostino, il 18 marzo scorso.

Il racconto di Leonardo Cisaria comincia il 28 ottobre 2023, quando i carabinieri della compagnia di San Vito Dei Normanni lo arrestano per vicende risalenti nel tempo. Ora Cisaria sta cercando di archiviare il suo passato, di cambiare registro. Intanto, però, c'è il conto con la giustizia da saldare. Cisaria spiega ai militari un dettaglio, non di poco conto: ha sostenuto un intervento chirurgico. La sua dieta è differente: per motivi di salute, gli occorrono prodotti freschi e frullati e altro.

I carabinieri si dimostrano comprensivi e gli dicono di spiegare tutto non appena giunto in carcere. E così sarà. Eppure nel racconto di Cesaria si parla di disinteresse nei confronti della sua condizione alimentare. Dopo il digiuno forzato, Cisaria viene trasportato in ospedale a causa di episodi di vomito e sanguinamento dalla bocca. La sua situazione è precaria e anche la moglie si preoccupa. L'uomo dice di aver avuto inoltre un tracollo psicologico.

Non basta, nel racconto di Cisaria ci sono altri episodi che, se riscontrati, sarebbero molto gravi. Per esempio, il 36enne sanvitese racconta che, in una delle sue peregrinazioni tra le tre carceri e alcuni ospedali, ha rifiutato l'assunzione di ansiolitici. Poi, però, questi farmaci gli sarebbero stati somministrati "a sua insaputa", dicendogli che erano vitamina B12. Nella denuncia-querela vengono quindi tirate in ballo terze persone anche per altri episodi. Toccherà ora alla magistratura trovare riscontri a questo racconto. Ed eventualmente procedere nei confronti di eventuali responsabili.

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