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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Marò, la polizia: “Spari da loro fucili”

NEW DELHI - Vi sarebbe una compatibilità fra due fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori indiani uccisi il 15 febbraio scorso sul peschereccio St. Antony al largo delle coste del Kerala. Lo scrive oggi il quotidiano The Times of india. Un alto responsabile del Laboratorio scientifico della polizia (Fsl) di Trivandrum ha detto al riguardo al giornale che “coincidono il tipo di scanalature sui proiettili che erano nei corpi dei pescatori e su quelli sparati nei test di due fucili Beretta ARX 160”.

NEW DELHI - Vi sarebbe una compatibilità fra due fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori indiani uccisi il 15 febbraio scorso sul peschereccio St. Antony al largo delle coste del Kerala. Lo scrive oggi il quotidiano The Times of india. Un alto responsabile del Laboratorio scientifico della polizia (Fsl) di Trivandrum ha detto al riguardo al giornale che “coincidono il tipo di scanalature sui proiettili che erano nei corpi dei pescatori e su quelli sparati nei test di due fucili Beretta ARX 160”.

Il rapporto del Laboratorio scientifico sarebbe stato consegnato mercoledì scorso al magistrato di Kollam che sta istruendo la causa contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: i due sottufficiali pugliesi del Reggimento San Marco detenuti in carcere a Trivandrum sulla base dell’ipotesi di aver aperto il fuoco sull’imbarcazione indiana, provocando la morte dei due membri dell’equipaggio.

“Dopo aver condotto accurati test sui sei fucili Beretta sequestrati - ha precisato il responsabile - il Laboratorio ha identificato i due usati per uccidere i pescatori”. Al riguardo, conclude il giornale, “il Fsl ha consegnato ai responsabili dell'inchiesta un dettagliato rapporto riguardante i test di tiro, la balistica e le impronte digitali”. Il commissario Ajith Kumar, responsabile del Gruppo investigativo speciale (Sit) che ha realizzato il sequestro delle armi a bordo della petroliera, raggiunto dai cronisti non ha voluto commentare la notizia.

Sul fronte della nave, invece, la situazione si sblocca. I giudici della Corte Suprema, R.M. Lodah e H.L. Gokhale hanno chiesto alle autorità di New Delhi e a quelle del Kerala di comparire davanti al massimo organo giudiziario Indiano. In particolare, l'avvocato dell'armatore, K.K. Venugopal, ha detto che la nave non è sottoposta ad alcun sequestro e che non è coinvolta in alcun modo con l'uccisione dei due pescatori. Una tesi il giudice ha accolto positivamente. “Se qualcuno spara da una casa - ha commentato - forse la casa viene sequestrata?”

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