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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Pistola nel lettore dvd: arrestato

MESAGNE - Una Beretta, calibro 7.65, perfettamente funzionante, dotata di una ventina di proiettili nascosta all’interno di un comune lettore dvd, opportunamente modificato al suo interno per contenerla, è stata ritrovata e sequestrata dagli agenti del commissariato di Mesagne in un'abitazione di via Torre Santa Susanna. Gli agenti, per l'accusa di detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento e ricettazione della stessa arma, su disposizione del pm Raffaele Casto, hanno arrestato Antonio Talliente, 56enne del posto, già noto alle forze dell'ordine per altri reati.

MESAGNE - Una Beretta, calibro 7.65, perfettamente funzionante, dotata di una ventina di proiettili nascosta all’interno di un comune lettore dvd, opportunamente modificato al suo interno per contenerla, è stata ritrovata e sequestrata dagli agenti del commissariato di Mesagne in un'abitazione di via Torre Santa Susanna. Gli agenti, per l'accusa di detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento e ricettazione della stessa arma, su disposizione del pm Raffaele Casto, hanno arrestato Antonio Talliente, 56enne del posto, già noto alle forze dell'ordine per altri reati.

Talliente, esponente della vecchia mala mesagnese, è anche il suocero di Giovanni Cosimo Guarini (al secolo Maradona), arrestato (l'ultimo in ordine di tempo, ndr) il 27 gennaio scorso per l'omicidio di Giancarlo Salati, 62enne di Mesagne, morto, per le ferite riportate, il 17 giugno del 2009. Guarini fu arrestato insieme con altri personaggi della Scu Massimo Pasimeni (il boss detto Piccolo Dente) e di  Francesco Gravina (detto Gabibbo) e Vito Stano.

La pistola – trovata in possesso di Talliente - è stata rubata nel 2002 ad un abitante nella provincia di Padova. Era nascosta nell’involucro di un lettore di dvd vuotato del’hardware elettronico, ma non è sfuggita ad una perquisizione accuratissima. Un 'arma che scotta: indagini sono in corso per capire se sia stata utilizzata in azioni criminose ed in particolare in fatti di sangue.

Ufficialmente la scoperta dell'arma è avvenuta nell’ambito di specifici servizi mirati alla repressione di reati in genere, da parte degli agenti del commissariato di Mesagne insieme con la squadra mobile della questura di Brindisi. Un giro di vite richiesto dal questore Alfonso Terribile, che ha portato all’intensificazione del controllo del territorio e l’esecuzione di diverse perquisizioni domiciliari. Nel corso di queste operazioni di polizia, sono stati individuati alcuni pregiudicati mesagnesi che hanno violato alcuni obblighi impostigli dalle competenti autorità giudiziarie.

Ma ci può essere anche una ragione non rivelata dagli investigatori: una nuova pista che conduce all’interno della rete della criminalità organizzata mesagnese non ancora raggiunta dalle indagini, e a particolari episodi.

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