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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Oria

Spaccio di droga a Taranto e brindisino coinvolto: due volte davanti al gip

Condotto in carcere dagli agenti della squadra mobile, era inizialmente destinatario della misura dell'obbligo di firma, ma durante la perquisizione è stato trovato dello stupefacente

BRINDISI - Si è presentato per due volte in due giorni davanti a due diversi gip. Il 51enne oritano Giuseppe Mazza è stato coinvolto nel blitz della squadra mobile di Taranto del 20 marzo scorso. Gli agenti della questura hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale di Taranto Francesco Maccagnano, a carico di 22 soggetti: otto erano destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, nove di quella ai domiciliari e cinque della misura dell'obbligo di firma. Mazza rientrava tra questi, ma gli agenti, quando gli hanno notificato la misura, hanno proceduto a perquisizione che ha dato esito positivo. Sono stati rinvenuti, in alcuni contenitori di plastica, numerose dosi di eroina, cocaina, hashish e marijuana, oltre all'occorrente per il confezionamento delle droghe in dosi. Sono stati inoltre recuperati e sequestrati circa 500 euro in banconote di vario taglio. La somma è ritenuta dagli agenti probabile provento dell'attività di spaccio.

Le accuse e gli interrogatori

Il ruolo di Mazza è stato spiegato dalla questura di Taranto in una nota diramata nell'immediatezza del blitz. Egli sarebbe uno dei presunti "fornitori" delle sostanze stupefacenti, insieme a un uomo residente nel quartiere Tamburi del capoluogo ionico: "Avvalendosi di un intermediario, avrebbero riversato la sostanza stupefacente in molte piazze di spaccio cittadine e, in particolare, nella zona di piazza Messapia". Mazza sarebbe stato oggetto, per un breve periodo, di intercettazioni. E' da specificare che agli indagati non viene contestato il reato associativo. Tornando a Mazza, egli ha dovuto sostenere due interrogatori in due giorni. Il primo è l'interrogatorio di garanzia relativo alla notifica dell'ordinanza. Il secondo riguarda l'arresto in flagranza dopo la perquisizione (di turno il pm Pierpaolo Montinaro della procura di Brindisi). Quindi, l'indagato - assistito dall'avvocato Fabio Falco del foro di Taranto - si è presentato ieri davanti al gip Maccagno. Poi oggi, venerdì 22 marzo 2024, davanti al gip del tribunale di Brindisi Stefania De Angelis per l'interrogatorio di convalida. In entrambi i casi ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

L'inchiesta: spaccio anche in discoteca

L'inchiesta della squadra mobile di Taranto, coordinata dalla pm tarantina Vittoria Petronella, ha colpito un presunto giro di spaccio nel capoluogo ionico e anche nella provincia. Gli acquirenti avevano a disposizione una vasta "scelta": hashish, marjuana, cocaina, ecstasy, mdma ed eroina. Dalla questura fanno sapere che l'indagine è partita nella primavera del 2021, dopo l'arresto in flagranza di un soggetto in possesso di un chilo di hashish. Le successive risultanze hanno consentito di ricostruire il presunto ruolo di intermediario di un altro soggetto nell'illecita attività di spaccio e la rete di contatti tra i fornitori e gli acquirenti. Lo spaccato svelato non si limita alla distribuzione della droga nei diversi quartieri cittadini, ma getta un'ombra su una nota discoteca della zona, dove, durante le feste, alcuni indagati si sarebbero spartiti gli introiti del presunto traffico. Gli investigatori hanno anche ricostruito un presunto episodio di estorsione aggravata dal metodo mafioso: un indagato, già condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso, forte della sua caratura criminale, si sarebbe interposto al fine di consentire la riscossione di un debito dovuto al mancato pagamento di una partita di stupefacenti. Gli atti sono stati trasmessi al gip di Lecce, per competenza. Le persone indagate sono 51.

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