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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Spari contro un'auto con persona a bordo: due giovani in carcere per tentato omicidio

I fatti si sono verificati lo scorso 21 novembre a Ostuni. La vittima dell'agguato è un cittadino di Fasano. Emesso un provvedimento di fermo a carico dei indagati, originari di Ostuni

OSTUNI – Avrebbero esploso numerosi colpi di arma da fuoco contro un’auto con una persona a bordo. Due uomini sono stati condotti in carcere in esecuzione di un provvedimento di indiziato di delitto emesso dal pm del tribunale di Brindisi, sulla base delle indagini condotte dai carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Fasano. Si tratta di due ostunesi, uno dei quali residente a Taranto, di 26 e 22 anni. Entrambi sono accusati di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco. 

I fatti risalgono alla tarda serata dello scorso 21 novembre, quando un cittadino di Fasano fu vittima di un agguato mentre si trovava all’interno della propria auto. Numerosi colpi di arma da fuoco furono esplosi contro la vettura. I due indagati avrebbero posto in essere “atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte” del fasanese. 

La ferita al braccio e il trasporto in ospedale

Ma in realtà al 32enne andò di lusso, perché riportò “solo” (si fa per dire) una ferita a un braccio provocata da un proiettile. L’uomo inizialmente si recò presso l’abitazione di un medico nella frazione di Pezze di Greco. Ma il 32enne perdeva troppo sangue perché il professionista potesse curarlo. Il dottore non chiese l’intervento dei soccorritori del 118, che trasportarono in ospedale presso l’ospedale Perrino di Brindisi. Le sue condizioni, fortunatamente, non erano gravi. 

Le esigenze cautelari

I militari hanno lavorato a ritmo serrato per chiarire la dinamica dei fatti e ricostruire una vicenda che all'inizio era molto nebulosa. “Tali condotte, che rappresentano ‘uno spaccato di inaudita violenza’ – si legge in un comunicato dell'Arma -  unitamente ai precedenti specifici, al concreto pericolo di fuga e alla possibile reiterazione di medesime condotte criminose, potevano essere scongiurate, solo con l’applicazione della misura restrittiva precautelare in carcere, attesa, oltre all’estrema gravità dei fatti occorsi, anche la pericolosità sociale dei soggetti, ulteriormente confermata dal rinvenimento, nel corso dell’esecuzione della misura, di un’arma comune da sparo con matricola abrasa nell’immediata disponibilità del presunto esecutore materiale del tentato omicidio”.

I due indagati sono ora ristretti presso le case circondariali di Brindisi e Taranto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni saranno sottoposti a interrogatorio di convalida. 

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