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Dietrofront: Mantovano fa pace col Governo, il sindaco di Manduria ritira le dimissioni

ROMA – “Ringrazio il presidente del Consiglio per la fiducia, per i delicati e impegnativi incarichi oggi conferitimi ai fini della gestione dell'emergenza immigrazione e anche per l'affetto più volte manifestato in questi giorni, per me politicamente difficili”. Con queste parole il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano è tornato sui suoi passi. Pace fatta con Berlusconi, dopo le tensioni maturate nei giorni scorsi attorno alla gestione dell’emergenza profughi che lo avevano spinto a rassegnare le dimissioni. «Alla stregua delle recenti decisioni del Governo e della conferma degli impegni che ero stato autorizzato ad assumere – osserva Mantovano - ritiro le dimissioni da sottosegretario all'Interno, essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate".

ROMA – “Ringrazio il presidente del Consiglio per la fiducia, per i delicati e impegnativi incarichi oggi conferitimi ai fini della gestione dell'emergenza immigrazione e anche per l'affetto più volte manifestato in questi giorni, per me politicamente difficili”. Con queste parole il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano è tornato sui suoi passi. Pace fatta con Maroni e Berlusconi, dopo le tensioni maturate nei giorni scorsi attorno alla gestione dell’emergenza profughi che lo avevano spinto a rassegnare le dimissioni.  «Alla stregua delle recenti decisioni del Governo e della conferma degli impegni che ero stato autorizzato ad assumere – osserva Mantovano - ritiro le dimissioni da sottosegretario all'Interno, essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate".

"In particolare - aggiunge - ho apprezzato la decisione di riconoscere il permesso di soggiorno per motivi umanitari, lo sforzo per una equa ripartizione territoriale dei clandestini, e non soltanto dei profughi, unitamente a concreti segnali di ridimensionamento di alcuni siti individuati nel Sud d'Italia, a cominciare da Manduria, dalla quale già oggi è stata smontata una parte significativa di tende. Tutto questo, insieme col consenso ampio riscontrato anche fra i parlamentari del Pdl, col documento dei 62 pubblicato qualche giorno fa - dice ancora il sottosegretario - ha conferito significato a un gesto che per me è stato anche umanamente difficile. Ho sentito telefonicamente il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che vedrò fra breve per riprendere il lavoro comune. Incontrerò nelle prossime ore il sindaco di Manduria Paolo Tommasino, per riprendere l'esame dei progetti di rafforzamento della sicurezza di quel territorio, che avevamo interrotto la scorsa settimana”.

Anche il primo cittadino di Manduria, intanto, ha ritirato le dimissioni: “Dopo lo straordinario gesto del presidente del consiglio Berlusconi, che con grande semplicità e vicinanza mi ha voluto esprimere il proprio dispiacere per i disagi che erano derivati al nostro territorio e dopo il suo impegno a garantire un immediato ridimensionamento della tendopoli, vengono meno le ragioni delle mie dimissioni”.

Tommasino poi aggiunge: “Già da questa sera ho potuto riprendere direttamente con il sottosegretario Mantovano quella proficua trattativa che era stata bruscamente interrotta dal susseguirsi di avvenimenti negativi che mi avevano costretto a presentare le dimissioni da sindaco. Pur avendo vissuto giorni di forte preoccupazione e scoramento, questa esperienza ha avuto per me uno straordinario significato umano e politico: ho sentito il calore della mia gente, ho sentito che su temi importanti per il nostro territorio si può e si deve essere uniti, senza barriere ideologiche. Ringrazio tutto il consiglio comunale, i rappresentati delle istituzioni locali e i tanti parlamentari che, indipendentemente dal colore politico, sono stati vicini a me e alla mia comunità esprimendo la loro solidarietà".

"Ringrazio, per ultimo, ma non in ordine di importanza - conclude - il sottosegretario Mantovano, che ha saputo raccogliere le istanze di questa nostra meravigliosa terra, dandoci la fiducia nella buona politica, guidandoci verso ruoli di responsabilità istituzionale e di doverosa accoglienza e solidarietà umana". Dal Pd, intanto, prime critiche proprio verso il sottosegretario: "Non sorprende che il sottosegretario Mantovano abbia annunciato il ritiro delle dimissioni, solo minacciate. Più che la decisione del Consiglio dei Ministri, o l'insistenza del presidente Berlusconi perché Mantovano ripensasse la sua scelta, tutto è avvenuto in modo molto naturale: scappati dalla tendopoli di Manduria tutti gli immigrati che erano stati improvvidamente concentrati in quel luogo, il sottosegretario si sente sollevato per la particolare soluzione individuata”. E’ quanto sostiene l'esponente del Pd Ettore Rosato, componente dell'ufficio di presidenza del gruppo della Camera.

La cronaca, intanto, registra anche l’attività di indagine avviata dalla polizia su una decina di immigrati tunisini ospitati nella tendopoli. Gli unici che hanno chiesto alle autorità italiane di essere rimpatriati sulla base degli accordi stipulati ieri tra Italia e Tunisia. La richiesta ha sollevato qualche sospetto tra gli investigatori tarantini - si apprende da fonti di polizia - perché i richiedenti potrebbero essere traghettatori di immigrati che, all'arrivo a Lampedusa, si sono confusi con i migranti.

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