Sotto gli sguardi di numerosi clienti che pregustavano l'idea di un rapporto sessuale clandestino, i poliziotti della questura di Brindisi hanno effettuato un blitz anti-prostituzione nella mattinata di ieri (28 gennaio) sulla complanare che costeggia la strada statale 7 Brindisi-Taranto.
Oggi sequestrati 80mila euro e libri contabili. L’inchiesta della Mobile partita da un volantino del centro Peonia Rossa di via Grazia Balsamo: ecco intercettazioni e retroscena. In carcere un prof di Algebra dell’Unisalento, la compagna e altre sei persone. Due ai domiciliari, cinque a piede libero
Arrivava fino a Brindisi il raggio d'azione di un'organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione gestita da persone di nazionalità cinese, che è stato scoperto dai poliziotti della Squadra mobile di Pescara, in sinergia con le questure di Venezia, Prato, Rimini e Padova. Il clan controllava numerose case d'appuntamento in tutta Italia. Una di queste, appunto, si trovava a Brindisi
Per come è delineato dall'accusa il fenomeno di prostituzione di Cellino San Marco ha aspetti sociali allarmanti. Perché dietro alla disponibilità delle donne, tutte italiane, a concedere qualche momento di piacere a uomini in grado di pagare, c'è la ricerca di un lavoro stabile.
ROMA – Ha sporto denuncia contro Nichi Vendola, governatore della Regione Puglia: Emilio Fede, direttore del Tg4, ha deciso di mobilitare i propri avvocati per diffamazione aggravata a mezzo stampa nei confronti del leader nazionale di Sel. Emilio Fede accusa Vendola di averlo definito “procacciatore di droga” durante un intervento in un convegno di piazza a Civitavecchia a Roma il 20 settembre scorso.
CEGLIE MESSAPICA – Una scarcerazione e due misure di restrizione da scontare ai domiciliari, dopo i tre arresti per un presunto sequestro di persona con annesso tentativo di induzione alla prostituzione, anche sotto minaccia di un’arma, di una 24enne brasiliana. L’avvocato Cataldo Gianfreda, difensore di tutti gli indagati come responsabili dei fatti - il 31enne Francesco Gianfreda, il 34enne Luigi Colella e la 23enne Maria Rossini (tutti nati e residenti a Ceglie Messapica eccetto Colella di origine tarantina) - è riuscito a far decadere l’accusa di sequestro di persona.
CEGLIE MESSAPICA – Sequestrano per dieci giorni una ragazza brasiliana per costringerla a prostituirsi, minacciandola anche con una pistola, ma la giovane riesce a contattare il 112, ed i carabinieri arrestano i suoi tre presunti aguzzini. Si tratta del 31enne Francesco Gianfreda, del 34enne Luigi Colella e della 23enne Maria Rossini. Tutti nati e residenti a Ceglie Messapica eccetto Colella di origine tarantina.
BRINDISI – Le lucciole di colore sbarcano in pieno giorno anche a Brindisi. Blitz anti-prostituzione alla zona industriale di Brindisi, in tarda mattinata da parte dei vigili urbani. L’operazione è partita dopo numerose telefonate arrivate al centralino della polizia municipale che segnalavano la presenza di alcune ragazze tra via Ettore Majorana e viale Enrico Fermi. Almeno cinque le donne notate dagli agenti, “al lavoro” per strada in attesa dei clienti che si sono date alla fuga all'arrivo della polizia municipale.
OSTUNI – Nega tutto Constantin Prundaru. E resta in carcere. Arresto convalidato, dunque. Ma il rumeno si proclama innocente. Comparso dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, il trentasettenne sostiene di essere estraneo al giro di prostituzione che ruotava attorno alla villa di Contrada Campi, nelle campagne tra Mesagne e San Vito dei Normanni. Un bordello. Ma anche il nascondiglio di una piccina di appena cinque anni. Nel corso del blitz, infatti, la polizia aveva scoperto due ragazze dell’est (di 19 e 27 anni) in abiti succinti, pronte per gli appuntamenti bollenti. E oltre l’uscio anche la sagama della piccola, figlia di Prundaru, che il padre, sostengono gli investigatori, alcuni mesi fa avrebbe sottratto con la forza alla madre (37 anni, anche lei rumena, sua ex compagna), per costringere invano la donna a prostituirsi.
OSTUNI – Blitz nel bordello. E in “via dei Campi” c’è anche una bambina. Dai diamanti, canta De Andrè, non nasce niente, dal letame nascono i fior. Oppure storie tristissime come quella venuta alla luce grazie all’attività di indagine che ha consentito agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca di trarre in arresto un trentasettenne rumeno, Constantin Prundaru, residente a Cisternino: padre senza cuore, marito violento e pappone senza scrupoli.
OSTUNI - Nella villetta il piacere era di casa. Trasgressioni di “secondo letto”, con tariffe che oscillavano tra le cinquanta e le cento euro, per venti minuti di passione. A prendere possesso dell’abitazione rurale, un paio di tacchi a spillo pronti a dispensare sesso. Tra le lenzuola, una giovane donna colombiana, disponibile a soddisfare le libidini nascoste di una clientela facoltosa (o quanto meno messa tanto bene economicamente da cedere alla tentazione). Per pappona, una peruviana, finita in carcere.
OSTUNI - Non solo “letto & colazione”. Nella casa delle vacanze i tacchi a spillo erano compresi nel prezzo. Cento euro da lasciare sul tavolo. E tra le lenzuola, “bella, prosperosa e generosa”, sbucava lei: una giovane donna colombiana, per le libidini nascoste della Ostuni bene (o quanto meno messa bene, in quanto a cash).
Il blitz degli agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, eseguito nelle prime ore della mattinata, ha posto fine all’attività di prostituzione messa su all’interno di un piccolo appartamento nel cuore della Città bianca.