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Martedì, 30 Aprile 2024
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Crisi LyondellBasell, i sindacati: "Anche il secondo impianto è a rischio chiusura"

Dopo l'annuncio dell'azienda di voler fermare lo stabilimento P9T, le sigle sindacali paventano il rischio di un effetto domino che arrivi a colpire velocemente il PP2 ed i suoi numerosissimi lavoratori

BRINDISI - La decisione dei vertici LyondellBasell di chiudere uno dei due impianti di Brindisi - il P9T - ha comprensibilmente destabilizzato molti lavoratori e lavoratrici che vi prestano servizio. 

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Proprio per questo, nella giornata di oggi (6 settembre), si è tenuta un'assemblea dei lavoratori presso la sala mensa dello stabilimento alla presenza dei segretari generali delle categorie del settore industria: Antonio Frattini per Filctem Cgil, Marcello De Marco per Femca Cisl, Carlo Perrucci per Uiltec Uil, oltre ai componenti della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) di Basell. 

Nell’assemblea sono state illustrate le ragioni che ieri a Roma, nel corso di una riunione di coordinamento nazionale convocata con urgenza dall’azienda, sono state comunicate per giustificare la decisione della fermata definitiva dell’impianto P9T di Brindisi, per il quale è stata già notificata, sempre nella serata di ieri, la procedura di licenziamento collettivo per 47 lavoratori.

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"Tale decisione - secondo i sindacati - rischia di coinvolgere, nel prossimo futuro, anche l’altro impianto PP2, che completa lo stabilimento Basell di Brindisi, decretando a quel punto la definitiva dismissione dell’intero sito produttivo e la messa in discussione di tutti e 135 addetti diretti oltre che i lavoratori delle ditte appaltatrici".  

"Già la sola dismissione del P9T rischia di generare un effetto domino e compromettere in maniera significativa l’intero petrolchimico di Brindisi, il sistema industriale del territorio  e l’intera filiera della chimica di base italiana" si legge nella nota congiunta delle sigle.

La sala durante l'assemblea

L'assemblea - su proposta delle segreterie territoriali Filctem, Femca, Uiltec di Brindisi, unitamente alla Rsu -nel ribadire lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie, già indetto dal coordinamento nazionale, per tutti gli impianti italiani della Basell, ha deciso di proclamare un pacchetto di otto ore di sciopero.  

Una prima iniziativa di sciopero (di 4 ore per ogni turno) è prevista per venerdì 8 settembre, e si affianca all'organizzazione di una assemblea permanente sul piazzale antistante lo stabilimento Basell, dalle 8,00 alle 12,00. 

Tutte le decisioni e la pesante criticità della situazione che si sta determinando è stata comunicata dai sindacati al prefetto di Brindisi per mezzo di una richiesta di convocazione.
 

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