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Domenica, 28 Aprile 2024
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A Taranto il primo nato brindisino dell’anno. Al "Perrino" culle vuote

Fiocco azzurro per una famiglia francavillese ed una orietana al Santissima Annunziata. Si registra il futuro incerto della provincia di Brindisi

TARANTO - La scorsa notte, una donna di Francavilla Fontana ha partorito il primo nato brindisino dell’anno all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Intorno alle due di oggi, un’altra famiglia di Oria ha dato alla luce Diego Sergio, sempre nello stesso nosocomio.

Questo è solo l’inizio di una lunga sequela di nascite brindisine che avvengono al di fuori della provincia ed in particolare in quella ionica. Il quadro attuale del territorio, già destabilizzato come tutta Italia da una decrescita demografica significativa, fa riflettere e soprattutto fa sorgere delle domande pressanti in vista del futuro.

Sono le ore 12.53 del 1 gennaio 2024 e non risultano nuovi nati all’ospedale “Perrino”, l’unico della provincia che può contare su un reparto attivo di Ginecologia ed Ostetricia.

Anni fa, nel silenzio generale, sono state interrotte le nascite presso gli ex ospedali ed oggi Pta di Mesagne, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapica, Fasano e Cisternino. Da allora l’Asl Brindisi si poggia principalmente su tre nosocomi di differenti livelli: Brindisi, Francavilla Fontana ed Ostuni.

La chiusura del reparto di Ginecologia ed Ostetricia del “Camberlingo”, che ha avuto luogo la scorsa estate a causa di carenze del personale, ha di fatto posto un vincolo alle famiglie: l’unica alternativa è partorire a Brindisi, altrimenti ci si deve spostare.

L’esito è che le persone residenti nella parte occidentale della provincia preferiscono recarsi nel Tarantino per dare alla luce i propri figli. Da Francavilla e Oria spesso si recano direttamente a Taranto. Da Ceglie Messapica e Villa Castelli prediligono Martina Franca. E così via.

Premesso che ognuno è libero di portare a termine il parto dove ritiene opportuno, emergono dei quesiti rilevanti: quale radicamento alla comunità e cura della cosa pubblica può maturare una persona che non nasce in quel territorio? Di conseguenza, quale futuro è stato disegnato per la provincia di Brindisi? Sono domande a cui varrebbe la pena trovare una risposta. Occorre farlo in fretta, non sarebbe distopia pensare che un domani le nascite possano spostarsi da Brindisi a Lecce.
 

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