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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Omicidio Stasi e spaccio: sei rinvii a giudizio e una condanna in abbreviato

La decisione del gup: processo per il 21enne Cristian Candita, accusato di omicidio insieme a un altro imputato, minorenne all'epoca dei fatti. Deve rispondere di reati inerenti la droga anche la mamma del 19enne ucciso il 9 novembre 2022

BRINDISI - Era stato richiesto il rinvio a giudizio per otto imputati: in sei affronteranno il processo per l'omicidio di Paolo Stasi e altri reati in materia di droga. Uno è stato condannato con rito abbreviato e la posizione di un altro è stata stralciata. Era attesa per oggi (lunedì 20 novembre 2023) la decisione del gup del Tribunale di Brindisi, Barbara Nestore, in merito alle richieste del pm Giuseppe De Nozza e delle difese. Ed è arrivata intorno alle 15. Va a processo uno dei presunti killer, il 21enne francavillese Cristian Candita (difeso dall'avvocato Michele Fino). L'altra persona ritenuta coinvolta direttamente nell'omicidio è il 18enne L.B. (era minorenne all'epoca dei fatti, dunque vengono riportate solo le iniziali. E' difeso dall'avvocato Maurizio Campanino). Del delitto più grave e di altri capi di imputazione L.B. risponde però davanti al Tribunale dei minorenni di Lecce, mentre a Brindisi è stato rinviato a giudizio per reati inerenti le sostanze stupefacenti.

Anche la madre del 19enne francavillese ucciso il 9 novembre 2022 davanti all'ingresso della sua abitazione in via Occhi Bianchi dovrà affrontare il processo: Annunziata D'Errico (53enne, difesa dall'avvocato Francesco Monopoli) deve rispondere anche lei di una serie di episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Stessa sorte è toccata a Marirosa Mascia (francavillese di 25 anni), a Sara Canovari (francavillese di 21 anni) e a Cosimo Candita (francavillese di 40 anni), tutti difesi dall'avvocato Michele Fino e tutti rinviati a giudizio per reati inerenti la droga. 

Paolo Stasi-2

Il 31enne Pasquale Moldavio è stato condannato con rito abbreviato (che prevede in caso di condanna lo "sconto" di un terzo della pena) a quattro anni di reclusione. Infine, per quanto riguarda il 25enne Giovanni Di Cesaria, la sua posizione è stata stralciata. Anche loro due sono difesi dall'avvocato Michele Fino e devono rispondere di reati in materia di stupefacenti. Nella scorsa udienza, che si è tenuta il 17 novembre, l'avvocato Domenico Attanasi aveva ottenuto l'ammissione della costituzione di parte civile della stessa D'Errico (rappresentata da Attanasi come persona offesa e assistita da Monopoli come imputata), del marito e della figlia. Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tutti e otto gli imputati.

Il delitto, stando a quanto sinora ricostruito, sarebbe maturato per l'appunto nell'ambito di un contesto di spaccio di droga. Paolo Stasi avrebbe custodito la sostanza stupefacente (perlopiù marijuana) in casa per conto di un'altra persona. Nell'ambito di questo rapporto il 19enne avrebbe accumulato con L.B. un debito per una somma complessiva pari a circa 5 mila euro. Stando sempre alle accuse, il 9 novembre 2022 L.B. sarebbe arrivato nei pressi dell'abitazione di Paolo Stasi a bordo di una Fiat Grande Punto con i vetri e il lunotto posteriori oscurati, condotta da Cristian Candita. Il 18enne, seduto sul sedile posteriore, alle ore 17.31 sarebbe sceso dalla vettura e, dopo aver percorso poche decine di metri, sarebbe arrivato davanti casa di Paolo Stasi, uccidendolo con due colpi di pistola di piccolo calibro (di cui L.B. ha ammesso di essersi disfatto), uno dei quali, quello fatale, in pieno petto. 

Sia L.B. che Cristian Candita sono reclusi in carcere dallo scorso maggio, quando sono stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare, in seguito alle indagini eseguite dai carabinieri. Lo scorso 2 ottobre, interrogato dagli inquirenti, il 18enne ha ammesso per la prima volta di aver commesso il delitto, escludendo però la premeditazione. "La sua è stata una reazione emotiva - aveva spiegato l'avvocato Campanino - a un'azione inaspettata". Entrambi rispondono di omicidio con le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. La prima udienza si terrà il 16 gennaio 2024, davanti alla corte d'assise del Tribunale di Brindisi.

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