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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Kiwi & Bionde: maxi sequestro

BRINDISI – Contrabbando di sigarette “ormai alla frutta”: dopo il pesce, l’uva bianca, l’uva rossa, le arance, le angurie, questa volta il carico di copertura sotto il quale viaggiavano le “bionde” era costituito da kiwi. Tre tonnellate e mezzo di sigarette di contrabbando sono state scoperte e sequestrate nel porto del capoluogo brindisino. Nuovo maxi sequestro da parte dei militari della guardia di finanza della compagnia di Brindisi e del personale dell’Agenzia delle Dogane su disposizione del pm Antonio Costantini. Questa volta, senza nemmeno l’uso del potente silouette scanner in dotazione alle forze dell’ordine di cui sono a conoscenza i contrabbandieri. In manette è finito Giorgios Lagakis (37 anni, camionista greco), con l’accusa di traffico internazionale di sigarette di contrabbando.

BRINDISI – Contrabbando di sigarette “ormai alla frutta”: dopo il pesce, l’uva bianca, l’uva rossa, le arance, le angurie, questa volta il carico di copertura sotto il quale viaggiavano le “bionde” era costituito da kiwi. Tre tonnellate e mezzo di sigarette di contrabbando sono state scoperte e sequestrate nel porto del capoluogo brindisino. Nuovo maxi sequestro da parte dei militari della guardia di finanza della compagnia di Brindisi e del personale dell’Agenzia delle Dogane su disposizione del pm Antonio Costantini. Questa volta, senza nemmeno l’uso del potente silouette scanner in dotazione alle forze dell’ordine di cui sono a conoscenza i contrabbandieri. In manette è finito Giorgios Lagakis (37 anni, camionista greco), con l’accusa di traffico internazionale di sigarette di contrabbando.

E proprio per ingannare il controllo ai raggi x i trafficanti avevano studiato una disposizione particolare del carico di copertura e delle sigarette: disposte a gradini, a partire dalla terza colonna di casse a cominciando dal portellone autoarticolato, intestato ad una società greca, appena sbarcato dalla motonave “Sorrento” proveniente dalla Grecia (Patrasso-Igoumenitsa), diretto in Campania, nel Salernitano. Il tir era l’ultimo sbarcato dalla nave della compagnia di navigazione Grimaldi che ha recentemente iniziato i collegamenti con il porto di Brindisi.

Ed i contrabbandieri hanno ben pensato di inaugurare anche questa nuova tratta, fallendo la missione, dal momento che il fiuto degli investigatori guidati dal capitano Giovanni Andriani non hanno nemmeno avuto bisogno della sofisticata strumentazione per capire che c’era qualcosa di sospetto dietro quell’innocente carico di 640 casse di kiwi: 3.500 chili di sigarette Gold Classic, Raquel, Jin Ling (una sottomarca cinese su cui sono in corso altre indagini) e Palace, diretti in teoria – secondo le bolle d’accompagnamento della merce - in Campania.

“Finanzieri e Doganieri sulla base delle analisi di rischio in loro possesso – ha spiegato il comandante provinciale della Gdf, il colonnello Vincenzo Mangia -, avevano già intenzione di sottoporre il mezzo ad un controllo. A insospettire gli investigatori oltre al tipo di carico ed il destinatario ha influito anche il comportamento agitato dell’autotrasportatore”.

“Il valore commerciale delle sigarette sequestrate ammonta a circa 770 mila euro – ha spiegato il sostituto Direttore dell’ufficio territoriale delle Dogane di Brindisi Cosimo Pera -, in termini di diritti evasi (dazio e iva) parliamo di circa 650 mila euro”. “Il porto di Brindisi si conferma un centro nevralgico delle rotte balcaniche di traffici particolari – ha concluso il capitano Giovanni Andriani - ma la guardia resta alta”.

Con quello di oggi salgono a oltre 9 le tonnellate di sigarette sequestrate dall’inizio dell’anno nel porto di Brindisi, dopo i sequestri effettuati il 26 gennaio scorso (5 tonnellate di bionde celate sotto le orate) ed il 29 febbraio (600 chili nascoste tra porte, frigoriferi e confetture).

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