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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Migrante morta dopo il parto, sua figlia sta bene ed è in buona salute"

La nota dell'Asl: la piccola si chiama Kone Airon, ha nove giorni e pesa quasi tre chili. Sephora era sbarcata a Brindisi il 19 settembre ed è morta il 27 settembre

BRINDISI - E' ricoverata in buone condizioni nell'Utin dell’ospedale Perrino di Brindisi la bambina data alla luce da Sephora, una giovane donna arrivata a Brindisi con la Geo Barents e morta pochi giorni dopo il parto. La neonata si chiama Kone Airon: il nome le è stato dalla mamma, che ha fatto in tempo ad abbracciarla prima del suo peggioramento.

La bimba ha 9 giorni di vita, pesa due chili e 900 grammi, si alimenta regolarmente e non ha bisogno di ossigeno. Il decorso è quindi regolare e sarà dimessa appena possibile. Come da protocollo è stata subito affidata ai Servizi sociali del Comune di Brindisi. 

La "non storia" di una mamma migrante morta dopo il parto

Il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio esprime "profondo dolore per la morte della donna, lo stesso che hanno provato tutti gli operatori sanitari che hanno profuso il massimo impegno nel tentativo, purtroppo vano, di salvarle la vita. Nel dramma vorrei anche condividere la gioia per la nascita di una bella bambina sana, avvenuta in condizioni estreme".

Gli sforzi messi in campo in maniera sinergica da Prefettura, Questura, Ambasciata e Asl, per cercare i familiari della donna, quando le sue condizioni di salute stavano peggiorando, hanno dato i loro risultati. Il papà della bimba è stato rintracciato ieri sera (29 settembre) in Tunisia da Drissa Kone, presidente della Comunità africana di Brindisi che, attraverso un'amica di Sephora, è riuscito a contattare sua sorella e poi il marito.

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