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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Minacce alla sorella della vittima della sparatoria: 48enne in carcere

All'uomo è stata sospesa la misura alternativa in seguito alle indagini della squadra mobile e degli agenti del commissariato di Ostuni

OSTUNI - Il padre del giovane accusato di aver esploso sette colpi di pistola all'indirizzo di un 32enne fasanese la sera del 21 novembre 2023 a Ostuni è stato condotto nel carcere di Brindisi. Il 48enne ostunese Carmelo Vasta, infatti, si è visto sospendere l'affidamento in prova ai servizi sociali. Gli agenti della squadra mobile della questura di Brindisi e del commissariato di Ostuni stanno indagando su presunte minacce che Carmelo Vasta avrebbe rivolto alla sorella della vittima dell'episodio citato. L'uomo, difeso dagli avvocati Francesco Sabatelli (del Foro di Brindisi) e Antonio Mazzeo (del Foro di Lecce), è stato condotto in carcere giovedì 4 gennaio 2024.

Il provvedimento - disposto dal magistrato di sorveglianza Ivan Madaro - "è stato emesso a seguito di minacce di cui l'uomo (Carmelo Vasta, ndr) si sarebbe reso responsabile nei confronti di una donna, oggetto di accertamento, anche in relazione a indagini tuttora in atto sulla sparatoria", si legge in un comunicato ufficiale della questura. Il 48enne ostunese sta scontando una condanna definitiva per associazione per delinquere di stampo mafioso e altri reati. Dall'ottobre 2017 si trova agli arresti domiciliari, in quanto le sue condizioni di salute non sono compatibili con il regime carcerario. Il fine pena, allo stato attuale, è previsto per maggio 2024.

Il magistrato di sorveglianza ha proposto la revoca della misura alternativa: è stata fissata a breve la camera di consiglio del tribunale di sorveglianza. La deliberazione è attesa entro 30 giorni dalla sospensione. Questo episodio - le presunte minacce - è dunque correlato a un'altra indagine. I due ostunesi Francesco Vasta (27enne residente a Taranto) e Vincenzo Mario Mitrotta (23enne), entrambi difesi dall'avvocato Sabatelli, si trovano in carcere con le accuse di tentato omicidio in concorso e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, per i fatti avvenuti la sera del 21 novembre.

Stando alla ricostruzione degli investigatori, Carmelo Vasta, saputo dell'arresto del figlio, avrebbe inviato alcune note vocali tramite un'apposita applicazione di messaggistica istantanea alla sorella del 32enne fasanese. L'uomo avrebbe rivolto insulti e pesanti minacce alla donna e ai suoi famigliari. In base a questi elementi il magistrato di sorveglianza ha ritenuto che Carmelo Vasta non abbia dimostrato la buona condotta necessaria per usufruire della misura alternativa, ma avrebbe anzi dato prova di pericolosità sociale.

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