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Spareggio per la Serie C: il Brindisi può scrivere una pagina di storia

Domani (domenica 14 maggio), alle ore 16, sul neutro di Vibo Valentia, la "finale" contro la Cavese. Da 33 anni il calcio brindisino manca dalla C1. Un'intera città fa il tifo per gli uomini allenati da mister Danucci

BRINDISI – La C1 manca da 33 anni e adesso è lì a un passo. Il Brindisi Fc ha un appuntamento con la storia. Gli uomini allenati da mister Ciro Danucci affronteranno domani (domenica 14 maggio) la Cavese, nello spareggio per la promozione fra i professionisti. Il calcio di inizio è in programma alle ore 16 presso lo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia, in Calabria. In caso di parità al termine dei 90 minuti sono previsti due tempi supplementari da 15 minuti l’uno. Infine gli eventuali calci di rigore. L'incontro sarà diretto dall'arbitro Jules Roland Andeng Tona Mbei della sezione di Cuneo, coadiuvato dagli assistenti di linea Umberto Galasso della sezione di Torino e Francesco Macchi della sezione di Gallarate. Antenna Sud, canale 14 del digitale terrestre, trasmetterà in diretta la gara. Prevista anche la diretta streaming al sito www.antennasud.com

La “finale” sarà giocata davanti a 1500 tifosi brindisini e altrettanti di Cava dei Tirreni. Le due squadre hanno chiuso in testa (69 punti) il campionato di Serie D (girone H). I biancazzurri hanno agganciato il team allenato da Emanuele Troise grazie alla vittoria ottenuta nello scontro diretto disputato alla penultima giornata, in un Fanuzzi gremito da circa 9mila spettatori. Nel giro di due settimane la compagine salernitana ha dissipato un vantaggio di sei lunghezze. 

Mister Ciro Danucci

Stati d’animo diversi

La Cavese arriva quindi allo spareggio con l’amarezza di non aver conquistato un campionato di cui è stata a lungo dominatrice. Il Brindisi Fc andrà a Vibo Valentia con l’entusiasmo di aver agguantato gli avversari proprio al foto finish, al termine di una rimonta insperata (il distacco massimo dai campani è stato di otto punti). Ma una volta battuto il calcio di inizio, tutto ciò non conterà nulla.

In questa sfida non ci sono favoriti. I due confronti in campionato, del resto, si sono conclusi con una vittoria per parte. Nel match d’andata, disputato il 18 dicembre 2022 a Cava, i campani si sono imposti per 2-1 al termine di una partita ben giocata dal Brindisi, che ha sprecato varie occasioni da rete, fra cui un calcio di rigore. Al ritorno, andato in scena lo scorso 30 aprile, il Brindisi si è imposto per 1-0 grazie alla rete messa a segno da Sirri al 24’ della ripresa. In un match aperto a ogni pronostico, tenuta mentale e nervi saldi potrebbero fare la differenza. 

Opoola

La probabile formazione del Brindisi

L'unico dubbio sulla formazione del Brindisi riguarda la presenza di Opoola (foto in alto), che in settimana è stato frenato da un infortunio. L'eventuale defezione dell'esterno offensivo, top scorer con 10 reti, priverebbe Danucci di un'arma offensiva importantissima. Nel caso in cui il 18enne originario della Nigeria non dovesse farcela, potrebbe giocare dal primo minuto Felleca. In dubbio anche il centrocampista Ceesay, che partirebbe comunque dalla panchina. Anche in questo caso, ad ogni modo, si tratterebbe di un'assenza non trascurabile, se si considera che il 23enne della Sierra Leone è la prima alternativa a Cancelli e Malaccari.

Al netto di queste incognite, l'undici iniziale dovrebbe essere il seguente: Vismara in porta; In difesa la coppia di centrali composta da Gorzelewski e Sirri; sulle fasce, Di Modugno a sinistra e Valenti a destra; sulla mediana il duo Cancelli-Malaccari; reparto offensivo a 4, con gli esterni D’Anna (a sinistra) e Opoola (se dovesse farcela) e il trequartista Dammacco, a supporto del centravanti Santoro. 

La formazione del Brindisi Fc-5

Il cammino dei biancazzurri

Con questo assetto il Brindisi ha conquistato 32 punti nelle ultime 10 giornate di regular season, con un ruolino di 10 vittorie e due pareggi. La svolta è arrivata dopo la sconfitta casalinga subita lo scorso 5 febbraio contro il Martina Franca. Da allora i biancazzurri hanno blindato la retroguardia, subendo appena cinque reti, e potenziato l’attacco, realizzando ben 24 gol. Gli uomini di Danucci hanno chiuso il campionato con il secondo miglior attacco (59 reti realizzate da ben 19 giocatori diversi) e la seconda miglior difesa (27 gol subiti). La Cavese può invece vantare il miglior attacco (66 reti), a fronte di 35 gol subiti (qui l'articolo sul cammino della Cavese).

Il favoloso cammino del Brindisi nella seconda parte di campionato

I biancazzurri hanno impiegato alcuni mesi per trovare la quadra. Fino al ko contro il Martina, capitan D’Anna & co. avevano avuto un cammino altalenante, costellato (soprattutto in casa) di vittorie gettate alle ortiche per errori sotto porta e ingenuità difensive. Proprio dopo la sconfitta contro il Martina fu comunicato l’esonero di Danucci, ma la squadra prese le difese dell’allenatore, convincendo la società a un clamoroso dietro front. Da quel momento il Brindisi si è trasformato, iniziando la grande rimonta. 

Appuntamento con la storia

E adesso si arriva, come detto, a un appuntamento con la storia: aggettivo di cui spesso si abusa ma che in questo caso calza a pennello, per due motivi. In primis perché è la prima volta che una promozione dal girone H della Serie D viene decisa attraverso uno spareggio. Fra tutti i nove gironi del campionato nazionale dilettanti, si contano solo cinque precedenti. Anche per questo, con ogni probabilità, il comitato interregionale della Lnd ha dovuto faticare per trovare la sede del campo neutro, dopo aver ricevuto vari niet da altre città. 

Ed è innegabile l’importanza storica per il calcio brindisino, che manca dalla terza serie dal 1990, quando la Brindisi Sport perse per 3-2 lo spareggio salvezza contro il Campania Puteolana. Fu l’inizio di un’era segnata da poche gioie e tante delusioni, fra vari campionati di Eccellenza e Serie D, con due parentesi (2002 – 2004 e 2009 – 2011) in C2 e l’onta, nel 2015, della ripartenza dalla Prima Categoria, dopo l’ennesimo fallimento sportivo. E ora il “sogno” della Serie C è a portata di mano. Tutto si deciderà in 90 (o forse più) minuti.  
 

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