TORCHIAROLO – Un tragico incidente si è verificato intorno alle 22 di oggi sulla strada provinciale che collega Trepuzzi alla marina di Casalabate, nel Leccese: un ragazzo di 17 anni, Ciro Stampaglia di Torchiarolo, ha perso la vita mentre un altro, Giuseppe Perrone, 19 anni anch'egli di Torchiarolo, è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Un pianto dirotto, poi una sola frase: “Questo calvario è finito, mia figlia non penserà di me che sono un orco”. Erano le venti di ieri quando il collegio presieduto da Francesco Aliffi ha pronunciato una sentenza che per un agente penitenziario di Carovigno, in servizio a Taranto, è stata la liberazione da cinque anni da incubo.
SAN DONACI – Ottocento grammi di marijuana, due pistole giocattolo prive del tappo rosso e quattro coltelli di vario genere e dimensioni, sono stati trovati nell'armadio della camera da letto di un minorenne di San Donaci. Per lui sono scattate le manette, dopo le formalità di rito, su disposizione del pubblico ministero di turno, il ragazzo è stato rinchiuso nel centro di prima accoglienza di Monteroni, Lecce. È accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e altro.
BRINDISI – Sorpreso mentre cedeva dosi di marijuana, finisce in carcere un 17enne di Brindisi, E.G. Il ragazzo è stato rinchiuso nel centro di prima accoglienza di Monteroni in attesa di essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari che deciderà sulla convalida del suo arresto.
ORIA – “Ora ti sei ingrandito, hai comprato terreni e ville, se fino a mò hai campato senza problemi ora per avere la tranquillità devi contribuire”. C'era scritto pressappoco questo nel messaggio cartaceo recapitato via posta qualche giorno fa a un imprenditore agricolo di Oria, ex libero professionista. Un secondo biglietto, sempre imbucato nella cassetta della posta, poi, ha spiegato che l'uomo nell'ora e nel giorno convenuto (nel pomeriggio di sabato 6 ottobre) doveva sborsare cinquantamila euro. Il tutto contornato da ulteriori minacce “Se non paghi ce la prenderemo con le tue ville e i tuoi terreni”.
SAN PIETRO VERNOTICO – Migliorano le condizioni del 14enne che giovedì pomeriggio ha battuto la testa contro la volta del sottopasso di via Torchiarolo a San Pietro Vernotico mentre lo attraversava a bordo di una bicicletta condotta da un suo amico. E.M, queste le iniziali dell'infortunato, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Perrino di Brindisi con un trauma cranico.
SAN PIETRO VERNOTICO – E' ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Perrino di Brindisi e non guarirà prima dei trenta giorni il 14enne che nel pomeriggio di ieri ha battuto la testa contro la volta del sottopasso di via Torchiarolo a San Pietro finendo rovinosamente sull'asfalto. Il ragazzino è in coma farmacologico, non corre pericolo di vita ma le sue condizioni sono serie. Lo scontro con il muretto del sottopasso e poi la caduta gli hanno procurato un trauma cranico con ferita lacero contusa abbastanza grave.
LECCE - Abusata sessualmente a 16 anni nei bagni della stazione ferroviaria di Lecce dai suoi amici più fidati con cui avrebbe dovuto trascorrere una giornata spensierata nella città del barocco. Terribilevicenda quella raccontata dalla giovane brindisina trovata in lacrime da un capotreno nel primo pomeriggio di ieri. Era nata con i presupposti di un’allegra gita fuori porta, la mattinata da incubo della giovane arrivata a Lecce in treno con un coetaneo appena maggiorenne: un giro per la città e una birra dietro l’altra tanto da annebbiare la lucidità del gruppo che intorno alle 14.30 dopo la “mattinata brava” decide di rincasare.
ORIA – Erano in tre, la sera del 20 aprile 2004, i cavalieri del male che massacrarono a martellate e poi seppellirono sotto la sabbia di Torre Borraco il 17enne Joseph De Stradis, che ancora respirava. E come li dovremmo chiamare? Confidenzialmente con qualche appellativo tipo zio o zia come gli aguzzini di Sarah Scazzi, che se per fortuna non sono nostri parenti? Forse qualcuno tra Francesco Fullone, l’architetto ed il principale esecutore dell’omicidio, Luigi Caffa, il presunto amico che attirò in trappola la vittima, o Fabio Palazzo, che allora aveva 17 anni esattamente come la vittima, nel frattempo si sarà pentito e punta alla redenzione, magari (gli ultimi due) anche senza l’aiuto della galera visto che di carcere sin qui ne hanno fatto poco. Ma andateglielo a dire ad Anna De Stradis, la mamma di Joe.
BRINDISI – Dovrà scontare sei anni di carcere per abusi sessuali ai danni di una minorenne il brindisino E.C. di 65 anni, arrestato ieri dalla squadra mobile del capoluogo sulla base di un ordine di carcerazione per condanna definita emesso dalla procura generale dopo la sentenza della Corte di Cassazione.
BRINDISI – Non voleva che la 15enne che pare sia una sua figlia naturale, concepita in giovanissima età, andasse al mare con la madre con la quale il protagonista della vicenda non convive più da qualche tempo. E così nel caldo opprimente del primo pomeriggio di sabato scorso, Giovanni Barnaba, 33 anni, brindisino con vari precedenti penali e sottoposto al regime della sorveglianza speciale, ha picchiato in strada la ragazza. Sono stati gli agenti di una pattuglia della Sezione volanti a bloccarlo, subito spalleggiati dai colleghi di un secondo equipaggio.
VILLA CASTELLI - L’accusa è di avere abusato di una bambina che aveva sette anni. Si tratta di un professore di musica di Villa Castelli, comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere sulla richiesta del pubblico ministero Milto De Nozza di mandarlo a giudizio. La camera di consiglio è stata aggiornata su richiesta del difensore avvocato Cosimo Deleonardis.
BRINDISI – Sei anni di carcere per violenza sessuale. Li ha comminati il tribunale di Brindisi (presidente Giuseppe Licci) ad E. C., 64 anni, brindisino, coinvolto in una turpe vicenda che ha avuto come vittima per quattro anni la figlia di primo letto della moglie straniera. Una russa, giunta a Brindisi come tante altre, in cerca di un lavoro e magari di qualcuno da sposare in modo da regolarizzare la propria posizione sul territorio.
TORRE SANTA SUSANNA - Sorpreso all'interno di un'auto rubata, nei guai un 16enne di Torre Santa Susanna. Deve rispondere dell'accusa di ricettazione ma essendo incensurato e di minore età, il pm di turno del tribunale dei minori lo ha riaffidato ai genitori.