Condannato per abusi edilizi, ma la Giustizia è lenta: prescrizione della pena
Il reato era stato commesso nel 2008, la sentenza diviene irrevocabile nel 2014. Ma adesso è troppo tardi per far scontare i domiciliari
Il reato era stato commesso nel 2008, la sentenza diviene irrevocabile nel 2014. Ma adesso è troppo tardi per far scontare i domiciliari
La Camera penale: "Allungamento dei tempi dei processi, effetti devastanti nella vita del cittadino, imputato o persona offesa"
Iniziativa organizzata dalla Camera penale il 25 ottobre alle 9,30 nella biblioteca forense a conclusione della settimana di astensione
La Cassazione dopo la camera di consiglio durata tutta la notte: fine dell’incubo iniziato il 27 maggio 2008. Nessuna confisca neppure per l'albergo e per gli altri immobili da vendere e per i quali c'erano stati i compromessi. Il procuratore generale aveva chiesto il rigetto dei ricorsi degli imputati e delle parti civili
Nullità degli atti da novembre 2017: “Nubile senza avvocato”. Imputati Luca Screti, ex amministratore della srl, e Giuseppe Masillo, direttore tecnico
Un cittadino ha ottenuto il riconoscimento dei propri diritti e l’annullamento di quattro cartelle esattoriali
Fissata l’udienza attesa dai proprietari delle villette sequestrate nel 2008 e dal costruttore Romanazzi, dal notaio Cafaro e dagli architetti Cioffi e Orsan
La sentenza sul caso Eternit ha riacceso la discussione sui temi della giustizia puntando i riflettori sul tanto discusso e vituperato istituto della prescrizione.
Il pm della procura di Brindisi, Antonio Costantini, ha impugnato "per saltum" in Cassazione le sentenze del 3 giugno scorso. I ricorsi vengono notificati in queste ore alle persone interessate.
Allarme prescrizione: ebbene sì, anche uno dei più importanti processi alla Scu, quello nato dalle autoaccuse con chiamata in correità di "Bullone" al secolo, Vito Di Emidio, è (parzialmente) a rischio.
BRINDISI - Come previsto, in massa, quasi tutti i proprietari delle villette di Acque Chiare che avevano deciso di rinunciare alla prescrizione certi di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti, hanno oggi revocato la propria rinuncia per iscritto o dichiarandolo verbalmente nell’aula Metrangolo del tribunale di Brindisi.
BRINDISI - Al di là della rigorosa cronaca dei fatti, val la pena premettere che è questo uno dei casi in cui se vi fosse una vittima nelle stesse condizioni preferirebbe probabilmente continuare a subire piuttosto che denunciare. Strani meccanismi della giustizia.
BRINDISI - Potranno revocare la rinuncia alla prescrizione per salvare le proprie abitazioni in riva al mare e uscire quindi di scena anche i 154 proprietari di villette nel villaggio di Acque Chiare che il 21 giugno scorso avevano deciso di andare avanti, da imputati di concorso in lottizzazione abusiva, nel processo che si sta celebrando a Brindisi.
BRINDISI - Prescrizione, quindi proscioglimento per il dirigente della Asl Vincenzo Corso, imputato di truffa per un incarico di progettazione privata. Il tempo trascorso dai fatti al processo (rapidissimo) ha consentito una chiusura indolore per il direttore dell’Area gestione tecnica che ha già risarcito l’azienda di cui è dipendente del profitto, pari a 750 euro, che secondo l’accusa aveva intascato in suo danno.
BRINDISI - In uno dei processi in corso per la vicenda del Villaggio Acque Chiare, oggi i propritari delle villette confiscate hanno rifiutato la prescrizione. Vogliono l'assoluzione.
BRINDISI – “Alfarano Francesco + 154”, un processone al contrabbando di sigarette d’altri tempi, con dentro tutti i nomi di primo piano del traffico di sigarette in Puglia, potrebbe morire di eutanasia, ma prima il tribunale di Brindisi dovrà valutare ed accettare una richiesta di riqualificazione del reato avanzata ieri in aula dal pm Alberto Santacatterina della Dda di Lecce, che potrebbe cambiare anche la raffigurazione del rapporto tra le società contrabbandiere e la Sacra corona unita. I contrabbandieri fiancheggiatori esterni della Scu? No, più che altro taglieggiati dalla stessa Sacra corona unita. Quelle 10mila lire a cassa di sigarette da versare all’organizzazione criminosa, al clan al potere in un determinato momento, non erano un obolo volontario, ma un pizzo a tutti gli effetti.
CEGLIE MESSAPICA – Prescrizione e dissequestro di tutti beni. La Corte di appello di Lecce, presieduta da Rodolfo Boselli, ha chiuso la vicenda giudiziaria nei confronti dell’imprenditore cegliese Franco Laneve, 68 anni, del commercialista francavillese Salvatore Di Castri, 43 anni, e dell’architetto, pure lui francavillese, Angelo Fedele di 43 anni. Erano accusati di truffa aggravata consumata nei confronti della Comunità europea per avere ottenuto un finanziamento con la legge 488 per realizzare una struttura alberghiera in una zona agricola.
BRINDISI – Ormai nel processo per la gassopoli brindisina si fa solo il conto degli anni, mesi e giorni che sono trascorsi dal momento in cui sono stati commessi i reati. Si parla solamente di prescrizione. E’ la conseguenza del processo breve voluto da Berlusconi per tirarsi fuori dai suoi guai giudiziari, infischiandosene di ciò che sarebbe accaduto a migliaia di altri processi. Uno di questi è la vicenda che riguarda l’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino e i vertici della British Gas.
BRINDISI - Il presidente del consiglio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, ex ministri (Altiero Matteoli, Antonio Marzano), vice ministri (Guido Viceconte), sottosegretari, parlamentari (Raffaele Fitto, Giovanni Carbonella e tanti altri), ex amministratori regionali (Michele Saccomanno e altri), sindacalisti, imprenditori (compreso l’attuale presidente della Provincia Massimo Ferrarese). Tutti ammessi a testimoniare.