Per parlare di sviluppo culturale, bisogna salvare il patrimonio in abbandono
Accadono cose nella gestione della cosa pubblica che spesso non rispondono a nessun criterio di trasparenza e di logicità. Prendiamo l’esempio del recupero e della manutenzione dei monumenti e delle testimonianze architettoniche del passato. A nessuno è sinora venuto in mente che “ripulire” le mura antiche della città, a cominciare da quelle di Porta Lecce, di tutti gli ingombri che negli anni sono stati costruiti a ridosso dei bastioni impedendone la visibilità, costituirebbe un atto coerente con il taglio culturale - turistico che la Civica Amministrazione ha voluto dare allo sviluppo della città dopo il pieno utilizzo del “Verdi” e di Palazzo Nervegna.