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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Sacra Corona, udienza "The Wolf": fioccano le richieste per il rito abbreviato

Nell'aula bunker del carcere di Lecce, davanti al gup Alcide Maritati, l'imputato Pancrazio Carrino ha rilasciato dichiarazioni spontanee. L'uomo, nei mesi scorsi, avrebbe architettato un piano per attentare alla vita della pm titolare dell'inchiesta, Carmen Ruggiero. Il blitz dei carabinieri di San Vito Dei Normanni risale all'8 luglio 2023

Carcere di Lecce "Borgo San Nicola", aula bunker, ore 9:30: le difese di 32 imputati - su 38 complessivi - presentano davanti al gup del tribunale di Lecce, Alcide Maritati, le richieste per il rito alternativo. Oggi (mercoledì 6 marzo 2024), la maggior parte delle persone coinvolte nell'inchiesta "The Wolf" opta insomma per l'abbreviato (che, in caso di condanna, prevede uno sconto pari a un terzo della pena), dopo che nella scorsa udienza dell'11 gennaio la sostituta procuratrice titolare dell'inchiesta, Carmen Ruggiero, aveva chiesto in aula il loro rinvio a giudizio. L'indagine condotta dai carabinieri del Nor della compagnia di San Vito dei Normanni il 18 luglio 2023 è sfociata nell'arresto di diversi membri del clan Lamendola - Cantanna, ritenuto parte della frangia mesagnese della Sacra Corona Unita. Gli arresti furono effettuati in esecuzione di un'ordinanza cautelare firmata dal gip del tribunale di Lecce, Maria Francesca Mariano.

Un piano per attentare alla vita della pm Ruggiero

In aula era presente anche il procuratore generale di Lecce, Antonio Maruccia. Il procedimento ha conosciuto una vasta eco, anche a causa di alcuni episodi "correlati". Il riferimento è al piano architettato - che per fortuna è fallito - dall'imputato Pancrazio Carrino (42enne nato a Mesagne e residente a San Pancrazio Salentino) ai danni della magistrata della Dda di Lecce che ha condotto le indagini, Carmen Ruggiero. Come ricostruito in questo articolo, nell'ottobre 2023, davanti al pm ternano Raffaele Pesiri, l'uomo aveva ammesso di aver voluto attentare alla vita della pm leccese, con un coltello artigianale. L'arma era stata sottratta dal tenente Alberto Bruno, all'epoca comandante del Nor della compagnia di San Vito Dei Normanni, guidata dal capitano Vito Sacchi. Oggi il tenente Bruno comanda il nucleo investigativo della compagnia di Matera. L'episodio è riferito a un colloquio nel carcere di Taranto tra la pm Ruggiero e Carrino, risalente al 31 luglio 2023. Proprio oggi lo stesso imputato ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee.

Due magistrate in prima linea contro la Scu

La sostituta procuratrice Carmen Ruggiero, autrice di moltissime inchieste sulla Scu, è sotto scorta da diversi mesi. Maria Francesca Mariano, la gip leccese che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare che ha dato il via al blitz "The Wolf" anche. Anzi, a inizio febbraio, la giudice ha trovato nei pressi della propria abitazione una testa di agnello tagliata in due, accompagnata da un sinistro messaggio (come raccontato in questo articolo). L'ipotesi più ovvia è che queste minacce subite dalle due magistrate siano legate proprio a questo procedimento. La stessa procura di Potenza - competente territorialmente - ha avviato un'indagine per far luce su questi accadimenti. Tornando all'udienza di oggi, sono stati depositati anche i verbali di due collaboratori di giustizia. Le dichiarazioni di Pierluigi Chionna riguardano due imputati - De Iaco e Turrisi - e parlano di traffici di droga. Anche il mesagnese Emanuele Guarini ha parlato di fatti, da accertare, interessanti per il procedimento in corso.

Chi ha chiesto il rito abbreviato

Hanno richiesto il rito abbreviato i seguenti imputati: Gianluca Lamendola (35 anni, nato a Mesagne, residente a Brindisi); Cristiano Andriani (41 anni, nato ad Asti e residente a Latiano); Pietro Aprile (46 anni, nato a Brindisi e residente a San Pancrazio Salentino); Luca Balducci (40 anni, di Corato); Roberto Calò (41 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Rosario Cantanna (50 anni, di Mesagne); Angelo Potenzo Cardone (37 anni, nato a Cisternino, residente a Fasano); Pancrazio Carrino (42 anni, nato a Mesagne, residente a San Pancrazio Salentino); Francesco Ciciriello (43 anni, nato a Mesagne e residente a San Vito Dei Normanni); Maurizio D'Apolito (47 anni, nato a Milano, residente a Torre Santa Susanna); Fabrizio De Giorgi (43 anni, di Brindisi); Adriano De Iaco (34 anni, nato a Mesagne, residente a San Vito Dei Normanni); Alessandro Elia (40 anni, di Brindisi); Domenico Fanizza (42 anni, di Fasano); Serena Gallo (29 anni, nata a San Pietro Vernotico e residente a San Pancrazio Salentino).

E ancora: Marina Raffaella Guarini (44 anni, nata a Mesagne e residente a San Vito Dei Normanni); Palmiro Pancrazio Lacatena (46 anni, nato a Erba e residente a Porto Cesareo); Cosimo Lamendola (52 anni, nato a Latiano, residente a Brindisi); Renato Loprete (48 anni, nato a Putignano, residente a Fasano); Bryan Maggi (34 anni, di Brindisi); Gionathan Manchisi (43 anni, nato in Germania, residente a Monopoli); Adriano Natale (42 anni, nato in Germania, residente a Carovigno); Domenico Nigro (24 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Giovanni Nigro (55 anni, di San Vito Dei Normanni); Giuseppe Prete (50 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni).

Angelo Roccamo (78 anni, di Brindisi); Giulio Salamini (45 anni, di Taranto); Vincenzo Schiavone (46 anni, di Brindisi); Davide Taurisano (29 anni, nato a Fasano e residente a Latiano); Francesco Turrisi (48 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Domenico Urgese (43 anni, nato a Mesagne e residente a San Vito Dei Normanni); Noel Vergine (36 anni, nato a Taranto, residente a San Vito Dei Normanni). Gli altri imputati che non hanno richiesto il rito abbreviato: Alessio Caramia (22 anni, nato a Brindisi e residente a San Vito Dei Normanni); Vito De Nuccio (69 anni, nato a Brindisi e residente a San Vito Dei Normanni); Giuseppe Iezzi (47 anni, nato a Torricella e residente a San Vito Dei Normanni); Pietro Melpignano (37 anni, nato a Mesagne e residente a San Vito Dei Normanni); Nazzario Padulo (39 anni, nato a Foggia e residente a San Severo); Antonio Pignatelli (52 anni, nato a Mesagne e residente a San Vito Dei Normanni).

Le contestazioni a carico degli imputati

Gianluca Lamendola è ritenuto il boss e la mente del presunto clan. Lui e i suoi uomini si sarebbero ritagliati un ruolo importante nel panorama della criminalità organizzata brindisina. Nei capi di imputazione contestati ai 38 imputati, oltre all'associazione per delinquere di stampo mafioso, si spazia da reati in materia di droga ai tentati omicidi, passando anche per la violenza privata. In alcuni episodi ricostruiti dai carabinieri, gli appartenenti al clan "marchiavano" gli avversari incidendo la spalla. La base operativa è stata individuata in una masseria in contrada Mascava gestita da Cosimo Lamendola - il padre di Gianluca -, utilizzata come nascondiglio di droga e armi. L'operazione è stata denominata "The wolf" perché spesso nei dialoghi intercettati dai carabinieri si faceva riferimento a un "Lupo" al quale si doveva fare attenzione. E Lupo era proprio il nome di battaglia del tenente Alberto Bruno. Oltre a Lamendola padre e figlio, un ruolo di spicco sarebbe stato ricoperto dal 50enne Rosario Cantanna, zio del presunto boss. I tre il 18 luglio sfuggirono al blitz e si diedero alla macchia. Saranno individuati nei mesi successivi. Il cerchio si è chiuso definitivamente lo scorso 18 novembre, quando a Corregio (Reggio Emilia) è finita la latitanza del giovane (e presunto) boss. La prossima udienza è stata fissata per il 3 aprile 2024.

Il collegio difensivo

Andrea D'Agostino, Gianvito Lillo, Dario Budano, Giancarlo Camassa, Danilo Cito, Lolita Buonfiglio Tanzarella, Raffaele Missere, Antonino Curatola, Salvatore Rollo, Giacomo Serio, Marcello Tamburini, Pasquale Angelini, Francesco Gentile, Pasquale Di Natale, Valentina Aragona, Michele Arcangelo Iaia, Vincenzo Farina, Pasquale Campagna, Vito Marrazzo, Cinzia Cavallo, Livio Di Noi, Giacinto Epifani, Giuseppe Presicce, Giuseppe Antonio Cannarile, Emanuele Pierpaolo, Mauro Durante, Vito Epifani, Alberto Magli, Giacomo Serio, Vincenzo Nacci, Francesco Sozzi, Luigi Marinelli, Antonio Maurino, Danilo Di Serio, Ladislao Massari e Gianmarco Lombardi.

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