CEGLIE MESSAPICA - Ammonterebbe a 300 mila euro il valore dei beni, riconducibili al 34enne di Ceglie Messapica Rocco Francioso, incamerati ufficialmente dalla Stato all’alba di oggi. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni (coordinati dal capitano Antonio Martina) in applicazione della normativa antimafia, hanno infatti eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, un provvedimento di confisca nei confronti del trentaquattrenne cegliese, ritenuto dagli investigatori un personaggio emergente e comunque di spicco nell’ambito della malavita cegliese. Sulle sue spalle, precedenti per droga, rapina e detenzione illegale di armi.
BRINDISI - Centoventi mila euro. A tanto ammonta il valore della confisca ai danni dell'ex contrabbandiere Tommaso Monopoli, 58 anni di Fasano. Ad eseguire il provvedimento disposto dal tribunale di Brindisi, al termine di una sentenza diventata irrevocabile il 29 novembre scorso, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria guidati dal maggiore Gabriele Sebaste.
BRINDISI – Erano da 17 anni a disposizione dello Stato, che fino a ieri, però, non ne era ancora entrato in possesso, ed i familiari degli ex proprietari ne avevano nonostante tutto mantenuto l’uso. Sgomberati due immobili in contrada Giancola appartenuti ai fratelli brindisini Antonio e Giuseppe Massaro attivi a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta nel traffico di sigarette, gli anni d’oro del contrabbando, che fecero guadagnare al capoluogo messapico il triste appellativo di Marlboro City.
BRINDISI - Ammonta a 3 milioni di euro la maxi confisca della GdF ad un ex contrabbandiere brindisino, in applicazione della normativa antimafia. I militari del nucleo di polizia tributaria guidati dal maggiore Gabriele Sebaste hanno confiscato una villa con garage e terreno di pertinenza, un appartamento con garage, tre locali commerciali, un bar, un ristorante, una moto e un audi Q5 e quote societarie oltre a disponibilità finanziarie.
BRINDISI - Una villa immersa nel verde. E in garage, due fiammanti gioielli di famiglia: una Ferrari e una Porsche. Eccoli i tesori del boss, quelli sui quali la polizia stamane ha avviato la confisca, nell’ambito di una specifica azione finalizzata ad aggredire i beni patrimoniali indebitamente acquisiti da esponenti delle organizzazioni malavitose locali. Nel mirino del personale della Divisione anticrimine, (sezione Misure di prevenzione), guidati dal vice questore aggiunto Alberto Somma, è finito il pregiudicato carovignese Florenzo Natale Borselli (55 anni), orefice di professione, ma da tempo orbitante nei gironi della malavita organizzata.
MESAGNE - Beni per sei milioni di euro, fra appartamenti, conti correnti bancari, quote societarie e auto di lusso, finiscono nelle mani dello Stato. Si tratta del patrimonio di Donato Greco, detto “Lu Zingaro”, morto a 61 anni il 16 marzo 2008, poco tempo dopo la condanna da parte del tribunale di Brindisi per tentata estorsione continuata e violenza sessuale. Per quanto ritenuto colpevole dal collegio giudicante, gli esiti del dibattimento hanno avuto un ruolo determinante nella recente sentenza di confisca, lo Zingaro non ha mai subito condanna per il principale dei reati dei quali era accusato: l’usura, dichiarato prescritto per tutti gli episodi successivi al 1995.
SAN PIETRO VERNOTICO - Confiscati i beni di Gianfranco Contestabile, un passato di contrabbandiere e sottoposto a processo come trafficante di armi e droga, attualmente detenuto agli arresti domiciliari (per motivi di salute) nel giudizio per traffico di droga internazionale denominato Berat Dia. In questo processo Contestabile, assieme a Antonio Lococciolo, brindisino pure lui, ed ai fratelli Viktor e Arbel Lekli, albanesi, insigniti a Brindisi del premio Cittadini dell'anno, è accusato di avere importato dall'Albania ingenti quantitativi di stupefacenti.
SAN PIETRO VERNOTICO – Il quaranta per cento di una villetta e due autovetture sono state confiscate da militari del Nucleo di Polizia tributaria su ordine del Tribunale di Brindisi. La parte villetta in questione si trova tra San Pietro Vernotico e Torchiarolo. La parte sottoposta a sequestro appartiene a Giuseppe Perrone, di San Pietro Vernotico, già noto alle forze dell’ordine: ha precedenti per violazione della legge sulle sostanze stupefacenti. Il valore della quota di villa e delle due vetture confiscate è di novantamila euro.
TORCHIAROLO – Era l’ultimo rifugio di Tonino Screti, a torto o ragione definito per anni il “cassiere della Scu”. Una grande villa in contrada Santa Barbara, tra Torchiarolo e San Pietro Vernotico, circondata da terreni e vigneti già confiscati. Poi, a giugno del 2009, è arrivato il momento in cui Screti ha dovuto lasciare anche la sua grande dimora di campagna. Il secondo problema da risolvere è stato quello dell’ipoteca che gravava sull’immobile, e lì è scattata una sinergia tra la Regione Puglia, che ha pagato parte della somma, e la Banca Popolare Pugliese che ha rinunciato al resto dei soldi. Così, da stamani la villa è passata dalle mani del sindaco Giovanni Del Coco alla gestione della cooperativa Libera Terra, con i buoni auspici del governatore Nichi Vendola e del sottosegretario Alfredo Mantovano.
FASANO - Beni per oltre 800.000 euro sono stati confiscati a due ex contrabbandieri fasanesi, in ossequio alla normativa antimafia ed a margine di specifiche indagini patrimoniali condotte dai militari della Compagnia della Guardia di finanza di Fasano.
BRINDISI – Sono stati sottoposti a confisca definita, dopo una vicenda giudiziaria che dal 1999 ha visto indagati Ciro Cannone e il figlio Oscar insieme ad una ventina di persone per contrabbando e riciclaggio di denaro, quattro milioni di beni tra appartamenti, auto, quote societarie e denaro contante. L’operazione Cash Flow III, che richiama la prima e la seconda rispettivamente nel 1999 e nel 2001, ha consentito agli uomini delle fiamme gialle di confiscare tutte le quote delle società a responsabilità limitata Nuova Resine Sud e American Plast (che al momento è in liquidazione) che venivano utilizzate come copertura per le loro azioni illecite.
CEGLIE MESSAPICA - L'amministrazione comunale di Ceglie Messapica ha indetto un bando per l'affidamento in gestione di alcuni immobili confiscati alla criminalità, consistenti in un appartamento al piano terra con veranda, di ampiezza complessiva di circa 119 metri quadrati, facente parte di un fabbricato ad un piano fuori terra ed uno seminterrato, quest’ultimo costituito da un locale deposito di 36 metri quadrati; di un box auto di 16 metri quadrati posizionato nei pressi dell'appartamento, e di un terreno di 1765 metri quadrati adiacente l’area di pertinenza del fabbricato. Gli immobili si trovano in via Cisternino al 51/A.
Due appartamenti già sottoposti a confisca, uno in via Torre Testa in contrada Giancola e uno a Villanova nel comune di Ostuni, sono stati sgomberati questa mattina e affidati alle amministrazioni comunali che li utilizzeranno per fini sociali. I due immobili, appartenuti a membri della criminalità organizzata, erano abitati dai loro familiari che non avevano rispettato le ordinanze di sgombero. Questa mattina, come dalla programmazione della prefettura che coordina questo tipo di interventi insieme alla questura, gli agenti hanno eseguito il provvedimento di sgombero forzato.
BRINDISI – I militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, che avevano avviato le verifiche necessarie nel 2007 e poi proposto la misura patrimoniale al giudici, hanno dato esecuzione al provvedimento di primo grado di confisca dei beni dell’imprenditore 60enne Biagio Pascali, emesso dal tribunale delle misure di prevenzione di Brindisi nel mese di gennaio.