ORIA – Diciassette anni per il figlio, quattordici per il padre. Sono gli anni di carcere inflitti a Francesco e Michele Carbone di Oria accusati dell'omicidio di Mario Nania, un pensionato vicino di casa, con cui nel pomeriggio del 9 aprile del 2010, ingaggiarono una lite finita, a suon di pugni e bastonate, con la morte del 50enne ucciso perchè disturbava il vicino mentre dormiva, coi rumori di una motosega adoperata per la potatura di un uliveto da alcuni braccianti che aveva ingaggiato.
BRINDISI – Mai negata una sanatoria, mai demolita una casa abusiva (tranne le baracche di Sbitri), mai vista una confisca in massa in una città dove di villaggi e villaggetti abusivi se ne sono visti crescere tanti, e dove ha agito persino un “Comitato per l’edilizia spontanea”. Ecco perché nel primo pomeriggio di oggi, alla lettura della sentenza di primo grado che, in accoglimento totale delle richieste del pm Antonio Costantini, dispone la confisca di tutti gli immobili del complesso turistico alberghiero di Acque Chiare, incluse le abitazioni già vendute, si è levato il grido “questa è la strage di S. Valentino”.
FRANCAVILLA FONTANA - Sì all'uso di internet per scopi puramente conoscitivi ma no alla chat su Facebook per chi è agli arresti domiciliari. Lo specifica la Cassazione spiegando che può esserci violazione del domiciliari se si chatta con qualcuno sui social network. Con questa motivazione, infatti la Quarta Sezione Penale ha confermato un'ordinanza del Tribunale di Lecce che, in riforma dell'ordinanza del Gip di Brindisi, e accogliendo il ricorso del pm, aveva sostituito i domiciliari con il carcere al 23enne francavillese Alfonso Leo (figlio del boss Gaetano), perché “accertata la violazione, del divieto di comunicare con persone diverse da quelle con lui coabitanti o che lo assistono, essendo stato colto in collegamento via web con il coimputato”.
OSTUNI - Quelli della calibro 9? Colpevoli, anche per la Corte di Appello. Il processo “New deal” celebrato oggi in secondo grado, ha ribadito le condanne a carico degli imputati, con qualche sconto: Denis Loparco (38 anni, difeso dagli avvocati Giovanni Zaccaria e Elvia Belmonte), Alfredo Capone (52 anni, assistito dall’avvocato Francesco Gentile) e Giovanni Basile (32 anni, difeso dall’avvocato Gianvito Lillo), tutti ostunesi.
BRINDISI - Senza lavoro? Pedala comunque e mantieni la prole. Questo il monito dei giudici, inflessibili con un disoccupato brindisino. Lo stato di disoccupazione non è di per sé un motivo sufficiente per esentare il genitore dal mantenimento del figlio. Tant’è per la Cassazione, che chiamata ad esprimersi sull’istanza del giovane (separato) ha sentenziato: “Non è sufficiente allegare uno stato di disoccupazione, dovendosi verificare, la possibilità del coniuge richiedente di collocarsi o meno utilmente, e in relazione alle proprie attitudini, nel mercato del lavoro”.
BRINDISI - A proposito delle dichiarazioni del procuratore capo Marco Dinapoli sulla sentenza della Cassazione per la cosiddetta Tangentopoli brindisina, e sul tema delle prescrizioni, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell'avvocato Roberto Cavalera, difensore nello stesso processo dell'architetto Carlo Cioffi, dirigente del Comune di Brindisi.
ROMA – Rigettati i ricorsi della Pubblica accusa: assoluzione piena per Marco Pezzuto e Giovanni Faggiano. Riduzione della pena per Luca Scagliarini, nuovo appello per Stefano Barletta. Su tutto il resto cala l'annullamento senza rinvio della sentenza di secondo grado per prescrizione. Tanto ha stabilito la Cassazione, chiudendo l’ultima pagina della tangentopoli brindisina. I ricorsi della Procura generale avverso le assoluzioni della Corte di appello di Lecce sono stati giudicati inammissibili dalla Corte di Cassazione. La sentenza ha dunque ribadito l’innocenza dell’ex consigliere regionale Marco Pezzuto (all’epoca dei fatti di Forza Italia), già appurata dai Giudici in sede di appello. In primo grado era stato condannato a quattro anni e sei mesi di carcere, la Corte di appello lo ha assolto.
ROMA - Nel pomeriggio di oggi la Corte di Cassazione, nel giudizio collegato alla cosiddetta Tangentopoli brindisina, ha ritenuto inammissibili i ricorsi della procura generale contro le assoluzioni pronunciate dalla Corte d'Appello di Lecce, confermandole perciò in toto, ed ha inoltre annullato senza rinvio per prescrizione le condanne a due anni e due mesi per corruzione nei confronti di Franco Leoci, Carmine Dipietrangelo, Luigi De Michele, Biagio Pascali e Rocco Errico. Pena ulteriormente riformata per l'agente marittimo Luca Scagliarini.
BRINDISI - A cinque anni di distanza dall’esplosione alla Mari.Pen (l’azienda della famiglia Pennetta), che provocò la morte sul lavoro del 50enne di Squinzano Giovanni Pagliara, arriva la sentenza di condanna in primo grado da parte del giudice monocratico del tribunale di Brindisi. Condanna ad un anno di carcere, in sede penale, per omicidio colposo, per i responsabili dell’azienda Giuseppe Pennetta e Concetta Intiglietta (madre della tennista azzurra Flavia Pennetta), assoluzione invece per il marito Oronzo Pennetta (papà di Flavia).
BRINDISI – Buoni formativi: criteri di assegnazione rivisti, illegittimamente, in corso d’opera. Per i giudici è dunque da rifare la graduatoria pubblicata sul Bur Puglia, nella quale la Provincia di Brindisi ha indicato i soggetti ammessi al voucher alle imprese per acquisto di consulenza specialistica. Lo ha stabilito il Tar di Lecce, accogliendo i ricorsi presentati dalle società escluse dall’elenco delle ditte beneficiarie del sussidio: “Nuova Videogiochi srl”, “Eden srl”, “Agenzia Ippica Luciano Giove Srl”, “Sascom Srl”, “Como Sud Srl”, “Soave Srl”.
OSTUNI – I giudici: “Fu omicidio preterintenzionale”. Emessa nel primo pomeriggio di oggi la sentenza sulla morte del sessantenne Giacinto Tanzariello, deceduto il 17 giugno del 2007, ventiquattrore dopo la tragica colluttazione avuta con Antonio Prudentino: 28enne, anche lui di Ostuni, pescivendolo, unico imputato e condannato a 4 anni e 10 mesi di carcere. La lettura della sentenza da parte del Gup Valerio Fracassi giunge al culmine del processo abbreviato condizionato all’ascolto di un testimone (un condomino del palazzo di via Petrolla, nella borgata di Villanova, in cui avvenne il diverbio finito in tragedia) celebratosi presso il Tribunale di Brindisi.
ORIA - Si tratta di un provvedimento assunto per ora in sede cautelare, cioè di sospensiva, ma il sindaco di Oria dovrà valutare attentamente la strada da scegliere: una è quella di resistere in ogni grado di giudizio amministrativo, ma alla fine, in caso di sconfitta, il clima in una giunta "costretta" ad accettare una donna non sarebbe dei migliori. L'altra strada è quella di prendere atto che il mondo è cambiato anche a Oria, e che il rinnovamento della politica - se è reale - richiede scelte conseguenti.
BARI – Alcune restrizioni per gli impianti di pale eoliche in Puglia erano state imposte dalla giunta regionale pugliese con una norma del 2006, ma ieri il Tar di Bari, dando torto alla Regione, ha sbloccato la situazione ed ora quelle torri potrebbero entrare in funzione: tra Foggia e Salento, sono oltre un centinaio quelle che da oggi potrebbero essere autorizzate, dopo la sentenza dei giudici amministrativo di primo grado.
OSTUNI – Non c’è pace nelle acque del golfo della Città bianca. Nel giorno stesso in cui i carabinieri hanno posto sotto sequestro i pontili di “Dimensione Mare” e “Centro nautico”, da Roma è rimbalzata una tegola sul porticciolo del futuro: il Consiglio di Stato, su ricorso in appello delle società “C.R. Costruzioni” e “Fraver” (capitanate dal gruppo che fa capo all’imprenditore cegliese Rocco Cavallo e assistite dall’avvocato Natalia Airò), ha sospeso gli atti della Regione relativi al bando per la riqualificazione del porticciolo, in attesa che nel merito della controversia si esprima il Tribunale amministrativo regionale.
OSTUNI - Rosa Marina: programmazione Urbanistica nel segno della Giustizia amministrativa. Quasi un terno al lotto, ogni contenzioso edilizio, a seguito della complessità delle problematiche connesse allo sviluppo del villaggio. Il ricorso al pronunciamento del Tar e del Consiglio di Stato è diventato quasi automatico. Ed ogni sentenza è storia a sé. L’ultima decisione risale al 9 settembre scorso.
BRINDISI – Il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, ha ricevuto nella tarda mattinata odierna le fisioterapiste con contratti a termine licenziate in conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato le stabilizzazioni dei precari della sanità, decise dalla giunta regionale pugliese. In seguito alla sentenza stessa, la Regione Puglia aveva poi dovuto varare una nuova norma che accoglieva le prescrizioni della Corte Costituzionale. La sentenza era giunta su ricorso del governo Berlusconi.
La sentenza della Corte Costituzionale che ha azzerato la stabilizzazione dei precari del settore sanità attuata dalla Regione Puglia, ha poi obbligato la stessa giunta regionale a passare ai licenziamenti. Pesanti gli effetti collaterali sui servizi, come nel caso delle fisioterapiste di riabilitazione oncologica e respiratoria della Asl di Brindisi, che ha prtato alla chiusura di vari ambulatori. Da qui la protesta, guidata dalla Cgil, di lavoratrici e pazienti sotto la direzione dell'azienda sanitaria. la richiesta: almeno proroghe dei contratti a tempo in scadenza.
OSTUNI - Nuova condanna: e così Pit bull torna in carcere. I carabinieri della locale stazione, hanno infatti dato esecuzione all'ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Taranto, nei confronti di Giovanni Basile (34 anni). I giudici lo hanno riconosciuto responsabile di furto aggravato e porto illegale di armi: dovrà espiare la pena di un anno, un mese e tre giorni di reclusione.
BRINDISI – Dovrà scontare sei anni di carcere per abusi sessuali ai danni di una minorenne il brindisino E.C. di 65 anni, arrestato ieri dalla squadra mobile del capoluogo sulla base di un ordine di carcerazione per condanna definita emesso dalla procura generale dopo la sentenza della Corte di Cassazione.
BRINDISI – Nessuna prova per confermare in sentenza che l'associazione criminosa che faceva capo ai fratelli Brandi aveva una sponda politica nel consigliere comunale pro tempore Massimiliano Oggiano. L'ex esponente di An infatti oggi è stato assolto dal tribunale di Brindisi dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (pena richiesta 6 anni e 6 mesi, difeso dall’avvocato Fabio Di Bello).
LECCE – Emessa la sentenza per quattro omicidi commessi da Vito Di Emidio, dal suo socio sardo Marcello Ladu e dal gruppo di fuoco di “Bullone” nel Salento alla fine degli anni ’90. La Corte d’Assise di Lecce ha condannato all’ergastolo Marcello Ladu, mentre per l’ex killer numero uno e ora collaboratore di giustizia brindisino la condanna è a 22 anni di carcere.
BRINDISI – Ferrarese bocciato dal Tar, ma sostiene che il suo regolamento sul fotovoltaico ha comunque salvato almeno tremila ettari di territorio brindisino da operazioni speculative. Tutto ciò in un comunicato, che con tiene affermazioni destinate ovviamente ad essere confutate se ci sarà la seduta consiliare con all’ordine del giorno la vicenda, così come chiede l’opposizione.
ROMA - Buone notizie dalla Cassazione per le amministrazioni comunali, brutte per l'Acquedotto Pugliese. Proprio dal pronunciamento su una causa intentata nella prima metà degli anni Novanta dal Comune di Altamura è nata una sentenza definitiva che libera i municipi dall'onere di pagare le spese di manutenzione della rete.
FRANCAVILLA FONTANA - L’ex assessore e il giornalista non diffamarono l’onorevole. E così, trascinati sul ring della sezione distaccata del Tribunale di Ostuni, l’ex amministratore provinciale e il suo intervistatore ne escono indenni: assolti con formula piena, perché il fatto non costituisce reato. Tanto recita la sentenza letta nel pomeriggio dal giudice Genantonio Chiarelli, al termine di un lungo procedimento penale che ha visto protagonisti, l’un contro l’altro, l’onorevole Luigi Vitali e l’ex assessore provinciale alle Finanze, Tani Roma (difeso dall’avvocato Mauro Masiello). Il primo quale parte lesa, il secondo, invece, in quanto destinatario, insieme al giornalista Tonino Saponaro (difeso dall’avvocato Antonello Anglani), di una formale querela per diffamazione depositata proprio dal parlamentare, a seguito di alcune dichiarazioni rese in Tv.
BRINDISI - Rito abbreviato e sentenza pesante. Il verdetto del Gup è giunto in giornata. E così, per cinque dei sei presunti componenti la banda del “bar Chopin”, sono piovuti quarant’anni complessivi di carcere. Così ha sentenziato il Giudice per l'udienza preliminare Giovanni Gallo. Il verdetto, dunque: Raffaele Martena (23 anni, originario di San Pietro ma residente a Tuturano) è stato condannato a 15 anni (a fronte dei 18 chiesti dal pm, Alberto Santacatterina); Luigi Lorenzo (23 anni, di Brindisi, assistito dall’avvocato Daniela D’Amuri) è stato condannato a 8 anni (sconto di 6 mesi rispetto alle richieste del Pm) ma sgravato dal peso di aver rivestito il ruolo di capo dell’organizzazione al fianco di Martena. Condanna a otto anni (anziché dieci) anche per Ivan Martucci alias “Cartuccia”, 23 anni, di Tuturano.