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Cronaca

Impiantistica sportiva: cambia il responsabile. Tanti i nodi da sciogliere

Prosegue l'attività di riorganizzazione della macchina amministrativa intrapresa dal commissario del comune di Brindisi, Cesare Castelli. Uno dei papabili al ruolo di nuovo responsabile del servizio Impiantistica sportiva, affidato al dirigente dell'ufficio Lavori Pubblici Fabio Lacinio, c'è l'ingegnere Giuseppe Augusto

BRINDISI – Prosegue l’attività di riorganizzazione della macchina amministrativa intrapresa dal commissario del comune di Brindisi, Cesare Castelli. Fra i papabili al ruolo di nuovo responsabile del servizio Impiantistica sportiva, una delle articolazioni dell'ufficio "Lavori Pubblici" diretto da Fabio Lacinio (a sua volta sostituito da Gaetano Padula, responsabile uscente del servizio in questione, alla guida del settore Ecologia e Rifiuti), c'è l'ingegnere Giuseppe Augusto, già responsabile dei servizi "Protezione civile" e "Impianti tecnologici".

Sono numerosi i nodi riguardanti la gestione degli impianti sportivi comunali, palesemente inadeguati rispetto alle esigenze delle migliaia di brindisini che praticano sport al livello agonistico. Basti pensare ai quattro campi di calcio in stato d’abbandono.

Quello del rione Bozzano, che fino a pochi anni fa ospitava anche partite del campionato di Promozione, non ha ottenuto l’omologazione della Federazione italiana giuoco calcio. Da un paio d’anni è chiuso. La recinzione perimetrale sta marcendo. Gli spogliatoi sono nel degrado più totale.

Discorso analogo vale per il campo realizzato al villaggio San Paolo. A differenza del primo, però, questo non è mai entrato un funzione. Il terreno di gioco in terra battuta, costellato di buche e sconnessioni, è stato trasformato in una pista di motociclismo dai soliti incivili. Nel 2014 l’amministrazione comunale realizzò una recinzione lungo il versante adiacente a un canale per lo scolo delle acque, ma si trattò di un intervento del tutto inutile, perché le problematiche principali restarono irrisolte. Al rione La Rosa le erbacce si sono impadronite di un campo utilizzato dai ragazzi della “Lunatica Quidditch”, squadra impegnata nel campionato nazionale dello sport partorito dalla fantasia dell’autrice della saga di Harry Potter, J.K. Rowling.

L’ormai ex campo di calcio dell’impianto sportivo Buscicchio, al rione Sant’Elia, fino allo scorso anno era utilizzato dalla squadra di football americano dei Brindisi Bucks. Ma da quest’anno, per ragioni difficili da comprendere, la struttura è rimasta del tutto inutilizzata e i Brindisi Bucks si sono trasferiti al rione Casale, dividendosi fra il precampo in erba sintetica e l’erba naturale dello stadio Franco Fanuzzi, dove sabato sera hanno fatto il loro esordio nel campionato di Terza Divisione.

A tal proposito desta non poche perplessità la decisione di destinare anche al football americano un impianto già utilizzato dalla squadra di calcio del Paradiso Brindisi. I dirigenti del sodalizio calcistico sono molto contrariati per questa scelta “Nel corso della settimana – dichiara un dirigente del Brindisi – ci alleniamo spesso sul campo in terra battuta di via Della Torretta per non rovinare il manto erboso del Fanuzzi. Siamo rimasti di stucco quando abbiamo appreso che all'interno del Fanuzzi si sarebbero disputati un allenamento e una partita di football americano. Non abbiamo nulla contro la società interessata, ma possibile che non ci si renda conto delle conseguenze potenzialmente devastanti per la tenuta del terreno di gioco?”.

Tornando al centro Buscicchio, balza all’occhio la presenza di un tensostatico ristrutturato un paio di anni fa a spese della comunità e rimasto inutilizzato per l’assenza di un impianto di riscaldamento. E poi non ci si può dimenticare del pattinodromo del rione Casale (in stato d’abbandono da anni), della pista d’atletica di contrada Masseriola e delle difficoltà incontrate dalle numerose società di pallavolo e basket costrette a convivere nelle poche palestre a disposizione (il link di un intervento di Claudio Scanferlato, ex consigliere nazionale della Fipav, ospitato di recente da BrindisiReport).

Sullo sfondo inoltre ci sono i malumori dei dirigenti sportivi nei confronti del ticket per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali (giusto pagare per la fruizione di un bene pubblico, a patto però di ricevere in cambio servizi adeguati) e i rapporti con la ditta che gestisce la manutenzione degli stessi, la Natuna (lo scorso ottobre l’ex sindaco Mimmo Consales revocò l’atto con cui i funzionari, di loro iniziativa, affidarono altri tre impianti alla Natuna e contestualmente diede avvio a una verifica del pieno rispetto degli impegni assunti dalla ditta in sede di offerta di gara).

Di lavoro da fare, insomma, ce ne sarà eccome per il nuovo responsabile. 

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