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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

La Open Arms arrivata nel porto di Brindisi: a bordo anche cinque bambini

La nave della Ong ha attraccato presso la banchina di Sant'Apollinare, dove sono stati accolti i 299 migranti soccorsi nei giorni scorsi. Fra di essi anche 90 minori, di cui 84 non accompagnati

BRINDISI – La Open Arms è arrivata poco dopo le ore 14. La nave della Ong ha attraccato presso la banchina di Sant’Apollinare, nel porto interno, nei pressi del capannone ex Montecatini. Dopo circa 40 minuti, sono iniziate le operazioni di sbarco dei 299 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. 

A bordo 23 donne, alcune delle quali in dolce attesa, 186 uomini, 90 minori di cui 84 non accompagnati. Provengono da Sudan, Eritrea, Egitto, Etiopia, Siria, Tunisia, Guinea, Costa d’Avorio, Senegal, Nigeria, Burkina Faso e Mali. In 110 viaggiavano su una barca di legno, altri 14 su un'altra imbarcazione, su altre quattro invece c'erano 175 persone in tutto.

I primi a lasciare la nave giunta a Brindisi sono stati i minori e le donne. Ad ogni migrante sceso, è stato consegnato un kit igienico personale di prima necessità. Le operazioni di sbarco si sono concluse poco dopo le 16.15. 

Migrante scesa dalla Open Arms con una operatrice del Reparto sanità pubblica della Croce rossa

Il dispositivo di accoglienza

In banchina è stato allestito il collaudato dispositivo di accoglienza coordinato dalla prefettura di Brindisi, già attuato nei numerosi sbarchi avvenuti negli ultimi anni. I primi accertamenti sanitari vengono effettuati a bordo dai medici dell’Usmaf (Uffici di sanità marittima). Una volta iniziato lo sbarco, entreranno in azione le forze dell'ordine, la Capitaneria di Porto, i vigili del fuoco, l’Asl, il Comune di Brindisi, l’Autorità di sistema Portuale del Mar Adriatico meridionale, la Croce Rossa e la Protezione Civile. 

Guarda la fotogallery dei soccorsi

La Croce rossa, in particolare, opera con circa 50 operatori suddivisi per turni tra volontari e crocerossine del Comitato di Brindisi con il supporto dei colleghi di Carovigno e dei servizi del Comitato Regionale Puglia tra cui il reparto di Sanità Pubblica con i mezzi ad altobiocontenimento, ausiliario del Ministero della Salute – Usmaf, e il servizio Migrazioni con le attività di Restoring Family Links per prevenire le separazioni allo sbarco ed agevolare le reunificazioni familiari.

Una volta terminate le attività di prima accoglienza, i migranti saranno smistati presso varie strutture sparse per l’Italia, sulla base di un piano stabilito a livello ministeriale. I minori non accompagnati resteranno sul territorio. 

Croce rossa italiana, sezione brindisina operativa durante i soccorsi

Le storie dei bambini a bordo 

Queste persone hanno affrontato una lunga e pericolosa traversata, prima via terra, poi nell’insidiosissimo canale di Sicilia, per fuggire da guerre, fame e miseria. Open Arms ha soccorso cinque bambini. “Una bimba che viene dal Camerun – racconta la Ong sul suo profilo Facebook - e viaggia con i genitori, un bimbo di cinque anni che viaggia con la mamma e viene dal Benin, due fratelli della Costa d’Avorio a bordo con la mamma”. 

“Poi c’è M. che ha 12 anni, è vestito di azzurro ed è da solo. Ha perso sua sorella a Tunisi in un campo di ulivi.La polizia li inseguiva e si sono dovuti separare. Non sa dove si trovi ora. Questo mentre l’Europa va in visita ufficiale in Tunisia per siglare accordi. Per tutti i bambini e le bambine i cui diritti sono violati, siamo in mare”. 

Operatrice Croce rossa italiana

Un grande sistema di accoglienza

Prima dell’inizio delle operazioni di sbarco, il prefetto Michela La Iacona ha fatto il punto della situazione: “Non direi - dichiara  il prefetto -  che ci sono situazioni critiche. Le condizioni generali sono buone. Ci sono tre donne in stato di gravidanza".  

“Vorrei ringraziare tutti i componenti di questo sistema d'accoglienza: ogni volta mi piace ricordarli, perchè ognuno di loro - ha aggiunto - copre un segmento importante, per comporre questo mosaico. Ho sempre registrato non solo impegno e professionalità di ciascuno, ma anche una partecipazione responsabile per garantire la migliore accoglienza. La macchina organizzativa è già collaudata. Per ogni sbarco, però, è necessario una riunione di coordinamento per tutte le misure del caso per l'accoglienza".

"Proprio per completare le operazioni di sbarco il prima possibile andremo avanti senza soluzione di continuità. Il questore ha predisposto quattro postazioni per il fotosegnalamento. Se sarà necessario - ha concluso -  andremo avanti tutta la notte, fin quando non avremo completato".

I precedenti sbarchi

Quello odierno è il quarto sbarco di migranti nel porto di Brindisi, dall’inizio dell’anno. Il primo il 10 marzo, con l’arrivo di 105 persone a bordo della nave di Emergency. Il 7 aprile approdò la Geo Barents, con 339 migranti. Lo scorso 19 maggio, 26 persone sbarcarono sempre dalla Geo Barents. 


Aggiornamento ore 16:17, conclusione delle attività di sbarco

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