MESAGNE - Fu accusato di aver usato violenza sessuale a una disabile psichica, il giudice per l’udienza preliminare Paola Liaci lo ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa. La sentenza a carico di un’autista 60enne alle dipendenze del Comune di Mesagne, difeso dall’avvocato Marcello Falcone, accoglie solo parzialmente la richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro che aveva chiesto la condanna a quattro anni, ed è dunque pronto a presentare ricorso in appello.
BRINDISI - Pena riformata in appello per un ufficiale brindisino dell’esercito, 40 anni. Condannato a un anno e quattro mesi per presunte violenze sulla figlioletta di quattro anni contro i cinque inflitti in primo grado. Il collegio giudicante presieduto da Rodolfo Boselli, ha respinto la richiesta di conferma della condanna avanzata dal procuratore generale Giuseppe Vignola. Il collegio d’appello ha riconosciuto e concesso le attenuanti generiche del “fatto lieve”, di minore entità rispetto agli abusi prospettati in primo grado. Il procuratore stesso ha parlato di “caso controverso, di grande sofferenza e di grande complessità”.
BRINDISI - Per il gup Paola Liaci, nessun dubbio: il 70enne indagato per atti di libidine violenta nei confronti di una bimba di sette anni, figlia di amici di famiglia, va processato. Data fissata, quella del 2 marzo 2011. E’ questo l’esito dell’udienza preliminare che si è tenuta questa mattina a carico del brindisino Francesco Vitale, arrestato l’8 marzo scorso dalla squadra mobile dopo le rivelazioni della piccola vittima, nata e residente nel Leccese, e la denuncia della mamma di lei, la prima a cui aveva affidato il racconto delle oscenità subite. Decisione prevista e prevedibile, che tuttavia ha colto di sorpresa l’indagato ancora sottoposto a misura di custodia cautelare, che non ha mai smesso di proclamarsi innocente, rigettando con forza (e spesso in lacrime) le accuse infamanti a proprio carico.
FASANO - Il Santone torna in cella. E stavolta per scontare la pena. E’ finita all’alba di oggi l’irreperibilità di Simon Cornelis Sagda: 51 anni, di origine olandese, residente a Fasano e domiciliato a Castellana Grotte, in provincia di Bari. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Fasano a dare esecuzione all'ordine di carcerazione, emesso dall'Ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Lecce. Sagda, riconosciuto responsabile di violenza sessuale, minaccia e percosse, deve espiare la pena di sei anni e sei mesi di reclusione.
BRINDISI – Inizierà il 13 ottobre il processo di appello nei confronti di un genitore condannato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale sulla figlia di quattro anni. I difensori dell’imputato, avvocati Rosario Almiento ed Ettore Randazzo, al giudice di appello chiederanno la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale motivandola con elementi nuovi emersi dopo la sentenza di primo grado, tali da poter capovolgere la sentenza di primo grado.
OSTUNI - Una serata da incubo, tutt’ora in fase di ricostruzione da parte degli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca, quella vissuta domenica scorsa da una donna inglese, in vacanza ad Ostuni. Un pregiudicato cegliese avrebbe abusato della sfortunata turista, vittima anche di un tentativo di estorsione. Il gravissimo episodio sarebbe stato consumato nelle campagne tra Ostuni e Ceglie Messapica.
MESAGNE – E’ l’extracomunitario più arrestato degli ultimi tempi, e probabilmente di lui dovrebbe occuparsi il servizio di igiene mentale. Era finito in galera nei giorni scorsi per accattonaggio e resistenza davanti ad un supermercato, in un altro centro del Brindisino, ieri è stato nuovamente arrestato a Mesagne, ma questa volta per violenza sessuale. Si tratta del 22enne nigeriano Aigbe Monday, bloccato dai carabinieri della stazione locale dopo che alcuni passanti gli avevano impedito di aggredire una donna di 52 anni.
BRINDISI – La partita si gioca sul luogo dove si trovava l’educatrice – parte lesa di questa vicenda - la sera quando ci fu una telefonata con Giuseppe Baldari, 56 anni, di Latiano, e si diedero appuntamento. L’avvocato Antonio Poci, difensore dell’imputato, ritiene che quella fu una trappola per incastrare il suo assistito, all’epoca dei fatti presidente della cooperativa che gestisce la comunità di recupero di minori a rischio “Mondo azzurro”, attualmente agli arresti domiciliari per violenza sessuale nei confronti dell’educatrice.
BRINDISI – Si torna in aula martedì prossimo per il processo a carico di Giuseppe Baldari, 56 anni, di Latiano, ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di una dipendente. Il tribunale, in composizione collegiale, presieduto da Gabriele Perna, ha disposto il rinvio dopo avere ascoltato la parte lesa e quattro verbalizzanti (poliziotti della Squadra mobile di Brindisi). Inoltre ha acquisito dei documenti depositati dall’avvocato Antonio Poci, difensore dell’imputato, con i quali il penalista intende dimostrare che le cose non sarebbero andate così come denunciate dalla denunciante, costituitasi parte civile con l’avvocato Gianvito Lillo.
BRINDISI – Una pacca sul sedere non è sempre gradita. E se chi la riceve o subisce reagisce, diventano problemi seri. Ne sa qualcosa Antonio Muoio, brindisino, da una diecina di anni vive a Ferrara.
MESAGNE – E’ accusato di avere allungato le mani su una paziente. E per questo è accusato di violenza sessuale. Si tratta di un medico molto noto, nativo di Mesagne, dipendente di un ospedale di un’altra provincia. Ad accusarlo è una donna che si sarebbe recata nel suo studio per una visita. Il medico, è sempre l’accusa della donna, le avrebbe sfiorato il sedere con una mano. Gesto che non sarebbe stato gradito dalla signora in questione. Si rivolse alle forze dell’ordine e denunciò l’accaduto.
LATIANO - Ritenuto responsabile di almeno tre episodi di violenza sessuale nei confronto di una dipendente, Giuseppe Baldari, 56 anni, di Latiano, questa mattina è comparso dinanzi al Tribunale (presidente Gabriele Perna). Udienza a porte chiuse. Era presente anche la vittima delle presunte violenze che si è costituita parte civile con l’avvocato Gianvito Lillo. Il processo è stato incardinato. Il Tribunale ha dovuto affrontare tre eccezioni sollevate dal difensore di Baldari, l’avvocato Antonio Poci, e poi ha aggiornato al 6 luglio.
CEGLIE MESSAPICA– E’ ritenuto responsabile di violenza sessuale nei confronti di tre pazienti ricoverate nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Ceglie Messapica. Oggi la sua vicenda è stata affrontata dal Tribunale (presidente Gabriele Perna). Si tratta di Domenico Idrontino, 55 anni, di Ceglie Messapica, infermiere professionale in servizio sino al momento dell’arresto (ai domiciliari) nell’ospedale di Ceglie Messapica. L’imputato è difeso dall’avvocato Franco Larocca.
BRINDISI – Quattro anni di carcere con il rito abbreviato per il professore di musica di Villa Castelli resosi responsabile di violenza sessuale nei confronti di una bambina di sette anni. Si tratta di Barnaba Leonardo Filomeno, 40 anni, di Villa Castelli. L’insegnante di musica è comparso questa mattina dinanzi al giudice per le indagini preliminari Paola Liaci, difeso dall’avvocato Cosimo Deleonardis. Posizione disperata quella dell’uomo di Villa Castelli. L’accusa è di avere abusato di una bambina che aveva all’incirca sette anni quando subì le attenzioni morbose di questo signore che le impartiva lezioni di musica.
BRINDISI – Sei anni di carcere per violenza sessuale. Li ha comminati il tribunale di Brindisi (presidente Giuseppe Licci) ad E. C., 64 anni, brindisino, coinvolto in una turpe vicenda che ha avuto come vittima per quattro anni la figlia di primo letto della moglie straniera. Una russa, giunta a Brindisi come tante altre, in cerca di un lavoro e magari di qualcuno da sposare in modo da regolarizzare la propria posizione sul territorio.