BRINDISI - Le grandi aziende proprietarie di centrali elettriche che operano a Brindisi devono pagare una ICI e una IMU più congrua, visto che in altre città le somme versate sono molto più alte rispetto a Brindisi: è questo, in sintesi, il contenuto dell’appello-denuncia inviato al sindaco dall’ex consigliere comunale Enzo Albano, per conto dell’associazione Guido Rossa di Sant’Elia. E i numeri citati da Albano fanno una certa impressione.
BRINDISI - L'amministratore di A2A, l'utility che ha acquisito una parte delle centrali Edipower dopo la ristrutturazione societaria di Edison, Giuseppe Sala, rilancia l'ipotesi di fare della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena un termovalorizzatore di Cdr? Voci, e per ora solo voci, circa l'intenzione di Sfir di chiedere un raddoppio della sua centrale interna a biomasse nella raffineria sempre a Costa Morena? Quello del Pd a queste ipotesi è un doppio no. Lo fa sapere il senatore Salvatore Tomaselli.
BRINDISI - La questione della chiusura della centrale di Brindisi Nord, di proprietà di Edipower, soggetta peraltro - come anche da accordo recente tra azienda e sindacati - ad un futuro produttivo sempre più incerto, che sfrutta lo stato dell'occupazione nel Sud e nel Brindisino per imporre transizioni dal finale rigorosamente riservato, è stata rilanciata in questi giorni su BrindisiReport.it da Vittorio Bruno Stamerra, che ha sottolineato la debolezza della politica locale di fronte a questo tema, e soprattutto i suoi silenzi. Risponde il candidato sindaco Roberto Fusco, che ribadisce: in caso di sua vittoria alle amministrative, la chiusura di Brindisi Nord sarà uno dei punti fondamentali della sua attività di governo del capoluogo.
BRINDISI – Pur di non giungere alla chiusura dell’impianto, l’assemblea dei lavoratori della termoelettrica Edipower di Brindisi Nord oggi ha approvato con soli 3 voti contrari e un’astensione l’ipotesi di accordo raggiunta tra azienda e sindacati, che tiene ancora in bilico gli assetti produttivi della centrale per vari mesi, senza alcun impegno certo sulla realizzazione del piano industriale da tempo accantonato dalla stessa Edipower.
BRINDISI - A proposito dell'intervento di Vittorio Bruno Stamerra sulla questione della paventata chiusura della centrale Edipoer di Brindisi Costa Morena, dopo l'intervento di Riccardo Rossi, candidato sindaco di Brindisi Bene Comune, riceviamo e pubblichiamo anche quello dell'avvocato Roberto Fusco, candidato oltre che della stessa Lista Si Roberto Fusco Sindaco, Italia dei Valori e Federazione delle Sinistre.
BRINDISI - A proposito delle riflessioni di Vittorio Bruno Stamerra sulla vicenda Edipower, una realtà industriale che almeno a Brindisi non dialoga con il territorio a proposito dei propri piani e progetti (non sappiamo infatti quale sarà la sorte dell'impianto, ma sappiamo che la società cerca ormeggi nel porto per carboniere più grandi, e questo stride con le ipotesi di chiusura, ma apre altri scenari), riceviamo e pubblichiamo un intervento di Riccardo Rossi, candifato sindaco di Brindisi Bene Comune.
BRINDISI - Fumata grigia per Edipower, nonostante per ora gli impianti siano fermi, con i sindacati che escono al momento insoddisfatti dalla situazione di indeterminatezza circa il futuro dell'impianto. Sebbene per ora siano garantiti i 115 lavoratori diretti, è il futuro dei lavoratori dell'indotto che appare a tinte fosche. Ancora un incontro interlocutorio quello tenutosi in prefettura alla presenza dei vertici della società, i sindacati, la Provincia e il Comune di Brindisi.
BRINDISI – Edipower ha dichiarato che l’esaurimento delle scorte di carbone per l’alimentazione della centrale di Brindisi Nord – Costa Morena non è un evento che prelude all’abbandono della termoelettrica, ma semplicemente una situazione collegata ad un periodo di fermata come quelli degli ultimi anni, motivati dalla scarsa richiesta di energia della rete e ai notevoli costi derivanti dalla mancanza di un parco carbone, dello stoccaggio in un deposito sull’altra sponda dell’Adriatico e ai conseguenti costi per la logistica dei combustibili.
BRINDISI – L’unica opzione accettabile per mantenere in attività la centrale Edipower di Costa Morena è l’attuazione di quella parte accantonata di piano industriale, peraltro autorizzato, che prevedeva la riconversione di due dei quattro gruppi a carbone in un unico gruppo a ciclo combinato da 430 megawatt. Lo dice il senatore Salvatore Tomaselli del Pd, che ha inviato al ministro Corrado Passera una interrogazione urgente, chiedendo la convocazione di un tavolo negoziale tra azienda, enti locali e sindacati.
BRINDISI - Lettera allarmata delle segreterie confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil sulla situazione Edipower con richiesta di incontro urgente all’azienda e alle istituzioni, secondo il mandato ricevuto ieri lunedì 30 gennaio dall’assemblea dei lavoratori della centrale di Brindisi Costa Morena. La richiesta è indirizzata a Edipower e ai nuovi soci di maggioranza di A2A ed Iren, oltre che a Regione Puglia, Comune e Provincia di Brindisi.
BRINDISI - Sulla questione del futuro della centrale a carbone Edipower di Brindisi Nord, dopo la richiesta avanzata dai sindacati confederali di un tavolo di raffreddamento della possibile agitazione legata alla mancanza di prospettive per l'impianto e i lavoratori, e le prese di posizione di Confindustria Brindisi, che propone di bruciarvi i rifiuti della Campania, quella nettamente contraria dell'Associazione Sviluppo e Lavoro, e quella del Cobas che propone il passaggio dei dipendenti alla centrale Enel di Cerano Brindisi Sud, oggi arriva quella delle associazioni ambientaliste brindisine, di cui diamo integrale pubblicazione.
BRINDISI - Mentre i sindacati confederali e di categoria chiedono al prefetto Nicola Prete di avviare le procedure di raffreddamento per la situazione della centrale termoelettrica a carbone di Edipower - Brindisi Nord, in vista dell'esaurimento delle scorte di combustibile entro il prossimo mese di febbraio, e avviano perciò una vertenza sul futuro dell'impianto, passato sotto il controllo di A2A e delle altre utility che hanno assunto il controllo della società dopo la fuoriuscita di EdF e di Edison, vengono avanti altre prese di posizione. Come quelle odierne di Sviluppo e Lavoro e del Cobas.
BRINDISI - La sorte di Edipower dopo lo spezzatino tra gli ex soci di Edison e l'uscita della stessa Edison e del gruppo francese EdF, getta ombre funeste sulla sorte della termoelettrica di Brindisi Nord, che dal 20o5 funziona solo con due gruppi a carbone, con l'azzeramento della parte del piano industriale che prevedeva la sostituzione degli altri gruppi da 320 megawatt con un gruppo unico a ciclo combinato da 430 megawatt, ed una attività produttiva che negli ultimi tre anni non è mai stata continua.
BRINDISI – “Su Edipower la posizione del Pd è superficiale. Una cosa è certa: il territorio non può permettersi il lusso di rinunciare ad un investimento che ammonta a circa un miliardo di euro”. E’ quanto sostiene la segreteria territoriale della Flaei Cisl di Brindisi, che intervenire sulla problematica affrontata ieri dal Partito democratico e che riguarda l’avvenire della Centrale Edipower e dei circa 300 Lavoratori che operano al suo interno.
BRINDISI – La sorte della centrale Edipower di Brindisi ancora in balia dell’incertezza. Che fine farà? La produzione è programmata solo fino a febbraio 2012, e poi? In vista di ciò, la Cgil Brindisi chiede di avviare un confronto territoriale tra azienda, Provincia, Comune e organizzazioni sindacali per una valutazione sui possibili futuri scenari produttivi della Centrale Edipower e soprattutto della garanzia occupazionale di oltre 300 lavoratori (circa 100 quelli diretti).
BRINDISI - La mancanza di un accordo tra i soci di Edison continua a fare slittare il riassetto societario, base per un nuovo piano industriale del secondo attore italiano nel settore energetico, e il flusso dell'incertezza arriva sino al periferico sito produttivo di Brindisi, quello di Costa Morena, dove la stessa Edison riuscì a sopravanzare il gruppo De Benedetti nell'acquisto della termoelettrica che Enel aveva messo in vendita con il suo piano di ristrutturazione. Che fine farà la centrale Edipower di Brindisi Nord? Una parte della politica (il Pd e la sinistra), e tutto lo schieramento ambientalista ne chiedono la chiusura progressiva per lasciare spazio alla retroportualità, previo transito del personale ad altre imprese, Enel Cerano in testa. Non è dello stesso avviso la Cgil, che chiede al governo nazionale di intervenire perchè intanto sia possibile dare seguito, se Edison intende mantenere gli impegni, al rilancio del sito attraverso approfonditi interventi di revamping e ambientalizzazione, secondo le prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale.
BRINDISI - La centrale Edipower di Brindisi ha accolto questo pomeriggio gli studenti vincitori delle borse di studio messe in palio dall’Azienda per il proseguimento degli studi presso uno degli atenei italiani. Ad accogliere e premiare le tre brillanti giovani brindisine: Tonino Maglio, capo centrale Edipower e Maria Giuseppa Lotti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Le borse di studio sono messe a disposizione nell’ambito del progetto “Edipower per la scuola”, sono state assegnate a diplomate sfornate dai Licei scientifici.
BRINDISI -Pronta al ricorso Legambiente contro la concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) a Edipower per la centrale termolettrica a carbone di Brindisi Nord. Il circolo Tonino di Giulio, sul piede di guerra, annuncia battaglia contro una decisione che giudica prevedibile, e tutte le azioni necessarie, comprese quelle in sede giudiziaria, amministrativa ed anche penale, che impediscano la prosecuzione di un esercizio che soltanto “benevolenze” istituzionali hanno consentito fino ad oggi.
BRINDISI – E’ stata l’interruzione della fornitura di energia elettrica su entrambe le linee ad alta tensione di Terna a scaricare l’intera massa di richiesta di energia sulle centrali Edipower ed Enipower di Brindisi, facendo saltare il dispositivo di protezione che evidentemente non è calibrato sull’eventualità del black-out totale. Sarebbe questa la prima spiegazione ricevuta stamani dai sindacati dei lavoratori chimici ed elettrici da Enipower (centrale turbogas da 1.170 megawatt ), per il blocco totale degli impianti del petrolchimico consortile di Brindisi e delle stesse già citate centrali termoelettriche, avvenuto alle 3 del mattino di domenica, e durato sino alle 11, quando Terna ha ripristinato la normalità.
BRINDISI – Il problema che ha bloccato totalmente gli impianti del petrolchimico consortile di Brindisi, non solo quelli di Polimeri Europa ma anche di Basell, è collegato ad un problema accusato dalla rete nazionale Terna, ed ha investito anche le centrali termoelettriche di Edipower e quella a turbogas di Enipower. La situazione in questi minuti dovrebbe tornare alla normalità, con il ripristino dell’energia agli impianti chimici che possono ora cominciare le procedure di rimessa in marcia.
BRINDISI - Nei nuovi assetti del gruppo Edison non sembra esserci molto spazio per impianti dove i piani industriali dell'azienda si scontrano con prescrizioni e rinvii nelle concessioni delle autorizzazioni, come quella integrata ambientale per la centrale di Brindisi Nord, rinviata dal ministero all'autunno prossimo. Edipower marcia verso lo scioglimento entro il 15 settembre o quanto meno verso lo spezzatino del suo patrimonio impiantistico, a Brindisi molti premono per la chiusura della termoelettrica a carbone di Brindisi Nord.
BARI - La giunta regionale ha espresso il parere favorevole al rilascio dell’Aia per la centrale termoelettrica Edipower di Brindisi, a condizione che vengano rispettate alcune condizioni. La giunta regionale ha inoltre espresso il parere favorevole al rilascio dell’Aia per la Centrale Enel “ Federico II” di Brindisi, alle condizioni e nel rispetto delle prescrizioni contenute nel parere istruttorio espresso nella conferenza dei servizi ed "a patto che vengano rispettate precise specifiche date".
ROMA – Autorizzazione integrata ambientale, promossa Enel, rimandata a settembre Edipower. Si conclude così, a Roma, il procedimento per l'ottenimento dell’Autorizzazione integrata ambientale, per la centrale Federico II di Cerano. E' questo il parere conclusivo reso dal gruppo istruttore formato tecnici nominati dall’Agenzia per la protezione dell'ambiente, dalla Commissione Ipcc (che valuta le migliori tecniche disponibili per il miglioramento di impianti del genere) e dai rappresentanti tecnici di Comune, Provincia di Brindisi e Regione Puglia.
BRINDISI - “E' vero che nel triennio 2002-2004 nella centrale di Brindisi Nord sono state bruciate 5mila tonnellate al giorno di carbone?”, è questa la domanda che il pubblico ministero Giuseppe De Nozza ha rivolto ai tecnici chiamati in causa per conto dell'Edipower, nel silenzio surreale dell'aula di giustizia in cui si è appena conclusa l'udienza del processo a carico di Ivo Fulvio Guidi, dirigente della centrale di proprietà di Edipower (Brindisi Nord) e titolare del diritto d'uso nonché usuario del carbonile, Mirko Luciano Pistillo, all'epoca dei fatti contestati responsabile dell'area Business Termoelettrica Enel di Brindisi, Lorenzo Laricchia, dirigente responsabile della Logistica Combustibili dell'Enel. Le accuse nei confronti dei tre imputati sono ipotesi di natura ambientale, per i danni provocati al suolo e al sottosuolo della città di Brindisi dal carbonile usato da Edipower.
BRINDISI – Edipower ha dato oggi appuntamento alle scuole del territorio per l’Energy Show condotto dalla "Iena" Luigi Pelazza. Durante la manifestazione si è tenuta la premiazione del concorso “Le parole disegnale tu”. Il concorso è parte integrante del progetto “Missione Centrale: non risparmiarti, risparmia” promosso da Edipower per avvicinare e sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’energia, è il concorso rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Per partecipare i ragazzi hanno dovuto dare libero sfogo alla creatività disegnando un fumetto sul tema del risparmio energetico.