Arriva la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex assessore alle Attività produttive Raffaele Iaia, 54 anni, ora consigliere comunale centrista, che dovrà comparire dinanzi al gup Giuseppe Licci il, da imputato insieme alla sorella Angela, 51 anni.
utti assolti con formula piena tranne due. E' l'esito di un processo per associazione per delinquere finalizzata alle assoluzioni iniziato nel 2010 e conclusosi ieri con la decisione del Tribunale di Brindisi (Chiarelli, Cacucci e Nestore).
Erano armi dell'arsenale griffato Scu, lo erano secondo l'accusa e anche a parere del gup del tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, ha condannato quattro persone, tra cui un pentito, per il possesso di armi destinate alla Sacra corona unita.
Se per la vittima, un pensionato di Ostuni, il conto era stato salatissimo quando era nel vortice e non riusciva ad uscirne, oggi la giustizia ne ha presentato uno altrettanto esoso, seppur in altri termini, ai due 'strozzini'.
Assolto Lello Di Bari, tornerà ad essere il sindaco di Fasano. Tutt'altro epilogo, da un punto di vista politico, per Fabiano Amati, consigliere comunale sospeso che resterà tale per altri 18 mesi, e che dice addio alle regionali
Usura, ma senza l’aggravante di aver favorito la Sacra corona unita: esclusa l’aggravante, trasmessi gli atti, è stata proprio la procura di Brindisi a formulare la richiesta di rinvio a giudizio per quattro presunti strozzini che dovranno affrontare l’udienza preliminare il 3 marzo prossimo.
Subito a processo, in tempi rapidissimi rispetto all'avvio dell'inchiesta, i due vigili urbani di Francavilla Fontana arrestati nel settembre scorso per concussione. Stamani, dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale si è celebrata la prima udienza
La sacralità di un ufficio giudiziario non si viola senza rischiare il posto di lavoro e senza correre il rischio di finire a processo e tornarsene a casa a far nulla (o altro) con una condanna pesante e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Regionali sì, regionali no, il verdetto per l'ex consigliere che aspira alla riconferma e anche per il sindaco 'congelato' arriverà il 21 gennaio Oggi è stata la volta delle richieste e il sostituto pg, Ferruccio De Salvatore, non ha potuto che esprimersi in favore della conferma
Parole in libertà sul ministro, anche parole pesanti, stando a quel che è riportato nella denuncia e quindi nel decreto di citazione a giudizio: oggi dinanzi al giudice di pace di San Pietro Vernotico si è celebrata la prima udienza di un processo a carico di Vittorio Sgarbi.
La posta in gioco era alta: c'era la carica di consigliere comunale in bilico per gli effetti della legge Severino oltre che una possibile candidatura alle regionali. Ma oggi per il senatore carovignese di Forza Italia Vittorio Zizza è arrivato il disco verde
"Non volevano uccidere nessuno". E se pure avessero provocato un disastro ambientale, il reato è stato commesso in un tempo così lontano che alla fine è andato prescritto. E' quello che ha stabilito la Corte d'Assise di Chieti in un verdetto piuttosto scontato che riguarda la gemella della discarica di Micorosa,
Fuori l’ex direttore Monteco: Piero Gioia “non c’entra un bel nulla con la materia del contendere”, sebbene abbia voluto ancora una volta a puntare il dito contro la ditta di Campi Salentina.
Ancora una volta protagonisti i due plastici che rappresentano in miniatura il carbonile e una sezione del nastrotrasportatore e ancora una volta al banco dei testimoni i dipendenti Enel che "escludono fenomeni di dispersione".
Regge l'accusa e la mano del giudice si fa pesante. Nel caso dell'ex maresciallo della guardia di finanza la pena decisa è andata oltre le richieste del pm. Non passa come una "leggerezza" il comportamento dell'uomo in divisa
Quando finisce un amore si assiste purtroppo spesso a ex mariti, fidanzati, compagni, conviventi che non se ne capacitano e che danno di matto fino a cacciarsi nei guai. Ma che sia un padre a tramutarsi in uno stalker per il mancato gradimento della relazione della figlia è tipologia di persecuzione insolita.
Pene fino a 4 anni per tre presunti armieri. Ai pentiti 2 comprensivi anche degli sconti per la collaborazione. In quattro, tra cui Zio Carlone, stanno affrontando il processo con rito ordinario al Tribunale di Brindisi.
Ebbene sì, quell'articolo del codice di procedura penale è incostituzionale nella parte in cui non consente all'imputato di chiedere il giudizio abbreviato nel caso in cui gli venga contestato in sede dibattimentale un fatto diverso da quello originariamente formulato.
Ordinaria attività sindacale o frasi diffamatorie nei riguardi del dirigente? Per il giudice di pace di Brindisi quanto riportato in una missiva da un sindacalista non avrebbe potuto ledere la reputazione dell'allora dirigente del Servizio amministrazione generale della Provincia.
Per il momento la formula è dubitativa, per quanto sia confortata dall'aritmetica che in ambiti giudiziari è piuttosto inflessibile, se si parla di termini e scadenze. Stando ai calcoli effettuati sarebbe passata in giudicato la sentenza di appello
E' libero l'ex capo dell'Ufficio tecnico della Asl, Vincenzo Corso. Il Tribunale di Brindisi, dinanzi al quale si sta celebrando il processo per gli appalti "truccati" alla Azienda sanitaria di Brindisi ha accolto l'istanza degli avvocati Rosario Almiento e Francesca Conte
No, non era un talk-show, ma l'udienza del processo Enel in cui hanno iniziato a parlare i testimoni citati dalle difese. C'erano i plastici, però, proprio come nel salotto di Bruno Vespa. Due riproduzioni in scala rispettivamente del parco carbone e di un tratto del nastro trasportatore.
Ha sviscerato, rispondendo alle domande della difesa di Aldo Cannone, imputato nel processo Enel come imprenditore locale titolare di una ditta appaltatrice, come funziona il sistema di distribuzione del filmante e del trattamento del carbone con i fog cannon di cui si occupa la ditta.
I Comuni di Francavilla Fontana e Mesagne e il ministero degli interni saranno parte civile nel processo a carico di quattro persone che avrebbero acquistato e detenuto un arsenale per la Scu. Lo ha deciso oggi il collegio giudicante
Stavolta il Comune vuol essere parte civile e battere cassa. Non è il processo al sindaco in cui pure era stato ritenuto parte offesa, non un giudizio per abuso d'ufficio o per truffa in danno dell'Ente, ma una questione dalle proporzioni giuridiche ben più delimitate,