BRINDISI - Manager di una grande società energetica, autotrasportatori e amministratori di imprese locali sono coinvolti in una indagine che riguardo lo smaltimento delle ceneri da carbone di una o più centrali termoelettriche in una discarica del Brindisino, sembra in territorio di Francavilla Fontana dove sarebbe coinvolta la Euroscavi 2000 Srl. Il Nucleo operativo ecologico di Lecce dei carabinieri sta notificando 18 avvisi di garanzia per reati che riguardano le norme sullo smaltimento di rifiuti speciali e le autorizzazioni al trasporto e allo stoccaggio.
LECCE – Anche l'Università del Salento coinvolta dalla mobilitazione nazionale di Blocco Studentesco, l'organizzazione di estrema destra emanazione diretta di Casa Pound, già responsabile dell'aggressione di piazza Navona a Roma del 29 ottobre 2008, che per la giornata di oggi ha organizzato una manifestazione di protesta davanti alle sedi degli atenei e delle scuole italiane mettendo in scena cortei, scioperi, occupazioni, blitz e flash mob.
OSTUNI – Tra aranci, limoni e pecore una rigogliosa piantagione di canapa indiana, pronta per essere estirpata, essiccata trasformata in marijuana e venduta. È questa la scoperta fatta all'alba di oggi dagli agenti del commissariato di polizia di Ostuni al comando del vice questore Francesco Angiuli. Arrestato il responsabile. Si tratta del 55enne pastore ostunese Luca Locorotondo, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine per reati di contrabbando.
CASALABATE - Non ci sono confini di competenza per gli interventi mirati a garantire la sicurezza in mare. Tra ufficio circondariale marittimo di Otranto (dipendente dalla Capitaneria di Gallipoli), Capitaneria di Porto di Brindisi e carabinieri della stazione di Squinzano e della compagnia di Campi Salentina, ieri è stata pianificata, coordinata e portata a segno una operazione contro una "squadriglia" di acquascooter pirata che imperversava a poche decine di metri dalla spiaggia di Casalabate, costa compresa nel territorio del Comune di Squinzano.
BRINDISI – Da Francavilla a Fasano, passando per Ostuni: finanzieri a caccia di scontrini. Il Clamore non è paragonabile a quello sollevato qualche tempo fa dal blitz antievasione andato in scena a Cortina, ma gli effetti dell’operazione coordinata dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi sono ugualmente significativi. Accertamenti e controlli hanno infatti prodotto la sospensione temporanea (da tre a sette giorni) di 24 attività commerciali, in esecuzione di altrettanti provvedimenti disposti dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate.
MESAGNE – I rituali della vecchia Scu? Il giuramento sulla “punta di questo pugnale” che fa impazzire tutti i biografi e i romanzatori delle vicende della criminalità organizzata pugliese? I santini bruciati su una candela, le gocce di sangue spillato ai nuovi adepti? Archeologia criminologica. Oggi la Scu, o ciò che ne resta – e per fortuna non è tanto, e non sarebbe nulla se non trovasse humus sociale adeguato – tratta con gente diversa, e non più solo con elementi abituati sin da piccoli a rubare, rapinare, estorcere, minacciare, aggredire. Quella che era la famosa terza sponda è sempre più a portata di mano dei gruppi che la utilizzano: commercianti, professionisti, imprenditori con la propensione a percorrere le strade dell’illegalità. Gente che non ci si vede in uno stanzino illuminato solo dalla luce dei ceri, e alle prese con coltelli e cupe formule di affiliazione, ma è pronta ad aprire le proprie casse per finanziare o riciclare.
Ennesima operazione della Polizia di Stato di Brindisi contro le nuove frange della Sacra corona unita a Mesagne, la città che ne ha visto le origini all'inizio degli anni Ottanta. Sedici arresti, propiziati dalle rivelazioni del pentito Ercole Penna e da intercettazioni telefoniche ed ambientali. Una decina i casi di estorsione provati, in una circostanza ai danni di una società di servizi ospedalieri obbligata ad assumere le persone indicate dalla malavita. Emerge anche un nuovo profilo associativo, che ha oramai messo da parte i vecchi rituali di affiliazione perchè la Scu da tempo cerca infiltrare settori della società civile estranei alle culture tipiche dalla criminalità ordinaria.
BRINDISI - E’ in corso dall’alba di questa mattina a Mesagne, Brindisi e altri centri una operazione della Polizia di Stato della Questura di Brindisi per eseguire 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di esponenti della nuova Scu, provvedimenti emessi dal gip Alcide Maritati su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Tra le persone già raggiunte dalle ordinanze, il boss Massimo Pasimeni (già detenuto), Francesco Gravina detto il Gabibbo e lo zio omonimo, mesagnesi, Antonio Centonze, Vito Stano, brindisini.
BRINDISI – Finirà ancora una volta a denunce e querele lo scontro tra Greenpeace ed Enel sulle emissioni delle centrali a carbone del maggiore gruppo energetico italiano ed uno dei maggiori d’Europa, e ancora una volta l’epicentro è Cerano. Stamani gli attivisti di Greenpeace hanno agito in un area non Enel nei pressi della termoelettrica “Federico II”, quindi fuori portata da denunce legate all’intrusione in aree private Enel, e hanno tratteggiato una grande sagoma raffigurante un cadavere al suolo (come le tracce di gesso lasciate dalla polizia scientifica sulle scene del delitto) con l’accompagnamento di striscioni con la scritta “Enel Killer”.
Oggi gli attivisti di Greenpeace sono entrati in azione presso la centrale Federico II di Brindisi, disegnando nei campi circostanti l'impianto un'enorme sagoma di circa 80 metri raffigurante un cadavere riverso al suolo con la scritta "Enel Killer". Con questa spettacolare iniziativa l'associazione ambientalista intende indirizzare all'assemblea degli azionisti dell'Enel -- che si riunisce a Roma oggi pomeriggio -- i contenuti di una sua ricerca, anticipati ieri, in cui si evidenziano i danni alla salute e gli impatti economici dell'uso del carbone da parte di Enel.
BRINDISI - Nuova operazione di servizio , questa mattina , contro i parcheggiatori abusivi operanti in città. Il comando della Polizia municipale è intervenuto con due pattuglie in due punti critici: via Lanzellotti, dove si parcheggia in un’area pubblica incolta accanto alla cittadella della giustizia (lo utilizzano i frequentatori del tribunale in alternativa al parcheggio a pagamento su viale Togliatti, semivuoto), e l’area circostante il cimitero di viale Arno al Perrino.
BRINDISI – L’intermediazione del rame rubato è a Bari, e presumibilmente nelle mani di poche persone. Come Alfonso Loizzi, 53 anni, già arrestato il 5 novembre scorso in situazioni pressoché identiche a quelle dell’alba di ieri, quando la polizia ha chiuso il cerchio per la seconda volta in pochi mesi contro i razziatori di oro rosso che concentrano a Brindisi il frutto delle incursioni nei campi fotovoltaici, prima delle spedizioni periodiche nel capoluogo di regione. Un business tanto importante da far tornare Loizzi in persona a Brindisi anche ieri, per curare il ritiro di 17 quintali di cavi, buona parte già ripuliti delle guaine isolanti.
TARANTO – C’è anche il 39enne ostunese Pasquale Pasquinio tra i 44 arrestati nella Città dei due mari nell’ambito dell’operazione “Monkey Business” che ha smantellato il clan Scialpi. Fortini quasi impenetrabili alle forze dell'ordine, le case parcheggio al quartiere Tamburi di Taranto, ma nonostante tutto i carabinieri sono riusciti a stringere la rete nella “Scampia tarantina” infliggendo un colpo pesante all'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
BRINDISI – La grande giostra delle truffe alle compagnie assicuratrici non si è mai fermata, a Brindisi, diventando un caso nazionale (nei primi tre posti in Italia nella graduatoria del fenomeno), portando alle stelle le polizze per tutti tanto da indurre con l’aggravarsi della crisi il fenomeno parallelo dei contrassegni falsi. Le compagnie, in fondo, un sistema di recupero ce l’hanno, la gente no. Non è però un’industria dai grandi fatturati se si assume ad esempio il singolo caso di questa indagine: 294mila su 81 incidenti fasulli individuati e provati, una media di 3600 euro a colpo da dividere con medico ed avvocato compiacente, e con tutte le comparse.
BRINDISI – Lotta al rifiuto selvaggio e salvaguardia del decoro urbano. Nuovo blitz della polizia municipale. Nella mattinata di oggi, infatti, le pattuglie dei vigili urbani, unitamente a personale della ditta Monteco, hanno verificato le condizioni complessive di carattere igienico e sanitario nel tratto di via Appia immediatamente vicino al muro posto a copertura del vecchio passaggio a livello ovvero nei pressi del sottopasso pedonale. A margine dell’attività di controllo, come già accaduto nei giorni scorsi, sono state accertate diverse violazioni, stavolta anche a carico di automobilisti indisciplinati. E sono fioccate sanzioni e contravvenzioni. Ma l'associazione dei consumatori protesta.
BRINDISI – Giornata di intenso lavoro per i vigili urbani di Brindisi, che hanno eseguito il provvedimento di sequestro preventivo emesso dalla locale Procura della Repubblica di alcuni appartamenti siti in un immobile al civico 1 di via Corte Bozzano, oltre ad eseguire blitz antinquinamento nei quartieri Casale e Paradiso, dove sarebbero state riscontrate palesi violazioni all’ordinanza sindacale vigente in materia di smaltimento dei rifiuti urbani.
Era la zona sud del Brindisino l’area dove un gruppo della criminalità organizzata leccese faceva shopping di cocaina ed hascisc, una delle tante attività gestite dal clan assieme al contrabbando, le estorsioni, il gioco d’azzardo, potendo contare su armi, esplosivi ed un forte potere intimidatorio, sottolinea la Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Il gruppo criminoso era quello capeggiato da Pasquale “Maurizio” Briganti, leccese trapiantato a Bolzano, con una solida sponda in carcere presso il boss detenuto Salvatore Caramuscio. La moglie di questi, Simona Sallustio, assieme a Briganti, ai coniugi Giuseppe Nisi e Carmela Merlo, e a Stefano Ciurlia, sono colpiti da un’ordinanza che prevede anche il 416 bis, l’associazione di stampo mafioso.
La Squadra Mobile di Lecce, con la collaborazione della Squadra mobile di Brindisi, ha effettuato una vasta operazione, denominata Cinemastore - dall'attentato ad una videoteca da cui scaturì l'indagine - contro una rete di spaccio di cocaina e hascisc controllato nel Salento da gruppi ritenuti dalla Direzione distrettuale antimafia legati alla Sacra corona unita. Nel blitz coinvolti vari esponenti della criminalità della zona sud del Brindisino, ad alcuni dei quali si riferisce questo video. In tutto, 62 gli indagati, dei quali 49 colpiti da misure di custodia cautelare.
Quattro brindisini nell'operazione della polizia di Lecce contro il gruppo di trafficanti di droga guidato sino al 15 gennaio 2009 a Paolo Carallo, giorno in cui davanti al bar Desiré di Carmiano il boss fu ucciso da due killer in scooter, appena dopo un incontro con alcuni malavitosi della stessa banda. In ordine di apparizione nel video, Mauro Iaia di 30 anni, Antonio Facecchia di 24 anni e Nicola Magli di 30 anni. Ai domiciliari, perchè madre di una bimba in tenera età, Miriam Guadalupi di 30 anni. nel blitz sono coinvolte 29 persone. Iaia, Facecchia, Magli e la Guadalupi sono stati catturati dalla Squadra Mobile brindisina in collaborazione con i colleghi della Mobile di Lecce, che ha condotto l'indagine. Quando Carallo fu ucciso, il luogo era sotto osservazione da parte della polizia.
Blitz della polizia a Brindisi in un nascondiglio usato per stivare il bottino di rapine e furti. Tra l'appartamento di un pregiudicato locale ed un box auto, sono stati rinvenuti gioielli per 100mila euro, parti di ricambio di scooter, pneumatici, una caldaia da riscaldamento, armi, maschere per coprire i volti dei malviventi. per ora, solo una persona è stata denunciata dalla Squadra mobile.
BRINDISI – Un nascondiglio di rame rubato mimetizzato nella zona dei “Campi calabresi”, in contrada Pigna Flores, e dopo giorni di ricerche e appostamenti, nella mattinata odierna il blitz di Squadra mobile e Sezione volanti che ha consentito il recupero di sei tonnellate del prezioso metallo, e il fermo di polizia giudiziaria di quattro persone, i brindisini Antonio Andriola di 45 anni, e Salvatore Colaci di 43 anni, ed i baresi Salvatore D’Astice di 43 anni e Alfonso Loizzi di 52 anni. Sequestrati, oltre ai cavi rubati, il camion dei due baresi, un motocarro Ape che risulta oggetto di denuncia per furto – ma la cosa è in fase di verifica – e una Volkswagen Passat dei brindisini.
FRANCAVILLA FONTANA - Cinque arresti nella Città degli Imperiali per traffico di armi a termine di una importante operazione dei carabinieri del Norm della locale compagnia guidata dal tenente Simone Clemente. Sequestrati due fucili, un kalasnikov e numerose munizioni. Tra le persone finite in manette tre pregiudicati ed alcuni insospettabili, tutti ritenuti responsabili di porto, trasporto, detenzione, traffico illegale di armi clandestine, ricettazione ed esplosioni pericolose.
CEGLIE MESSAPICA – La polizia espugna la masseria-bunker di contrada Pisciacalze, lungo la via Fedele Grande a Ceglie Messapica, e incastra seriamente Armando Bellanova, 51 anni per 170 chilogrammi di stazza. “Armandone” è sempre stato l’indiscusso uomo-chiave della connection droga lungo l’asse tra Mesagne e Ostuni, un personaggio con datati e stretti legami con i vertici della Sacra corona unita. La sua cattura è un importante successo investigativo, anche per il non trascurabile fatto che è avvenuta mentre nella masseria era in pieno svolgimento la lavorazione di un chilo di eroina pura, certamente di provenienza afghana. Arrestati nel cuore della scorsa notte anche la moglie del pregiudicato, Maria Carmela Masciali di 48 anni, il figlio Daniele Bellanova di 24 anni, e Cosimo Lamarra, 31 anni, incensurato, di mestiere “caporale”, tutti di Ceglie Messapica.
OSTUNI - Can che abbaia non morde. Ma se un estraneo, all’insaputa del suo padroncino, si fosse sporto oltre il muretto di cinta, non avrebbe esitato ad azzannarlo. Del resto il tesoro affidatogli in custodia pretendeva severità: 400 grammi di hashish celati tra le cavità di un muretto a secco. Tanto c’era da sorvegliare. Ed il “fido” oltre a ringhiare doveva, alla bisogna, anche aggredire. Il nascondiglio, con videosorveglianza “a quattro zampe”, è stato scoperto dagli agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, nel corso di una operazione avviata e condotta al termine in collaborazione con il personale del Reparto Prevenzione Crimine della Sezione di Lecce. Due le denunce.
BRINDISI - Il capo era Sandro Antonino: lui aveva il compito di coordinare tutti i componenti del sodalizio. Lui decideva chi doveva fare parte della banda e distribuiva il denaro ricavato. Lui assoldava, lui rimproverava. E infatti c’era chi, insoddisfatto della spartizione, si lamentava pure. E criticava anche la scelta, sempre di Antonino, di permettere che uno dei derubati potesse pagare “in due rate” per riavere la sua Smart.