BRINDISI – “Abbiamo trovato il Castello Alfonsino in una situazione devastante. La mancanza di fondi, non giustifica lo stato in cui versa la struttura”. Ma tutto sarà pronto e ripulito per l'1 agosto, quando ripartiranno le minicrociere pomeridiane nel porto di Brindisi. Ecco il programma.
BRINDISI – Il castello Dentice di Frasso resta all’Amministrazione comunale di Carovigno. Il rischio di privatizzazione dell’edificio è rientrato in seguito a un incontro in Provincia tra il sindaco di Carovigno Cosimo Mele, il commissario straordinario Cesare Castelli.
CAROVIGNO - Anche il Pd di Crovigno prende posizione sulla possibile asta per il castello Dentice di Frasso, di cui è scaduta l'enfiteusi che la Provincia, proprietario del bene monumentale, aveva concesso al Comune.
CAROVIGNO – Se non vuole vedersi soffiare il suo bene monumentale più prezioso, il castello Dentice Di Frasso, Carovigno dovrà trovare i soldi per affittarlo, o assumerne la gestione in comodato oneroso. L’enfiteusi è infatti terminata, e la gestione commissariale della Provincia non andrà tanto per il sottile.
ORIA - Per quel castello federiciano trasformato in una sala ricevimenti, modificato “con carte false” e in violazione di qualsiasi vincolo archeologico e paesaggistico il pm della procura di Brindisi, Antonio Costantini, ha chiesto il rinvio a giudizio di 12 persone.
BRINDISI - Ricorre quest’anno il IX centenario del privilegio “Pie postulatio voluntatis” del 15 febbraio 1113, con cui il papa Pasquale II pose la neonata “fraternità ospedaliera” di Gerusalemme, intitolata a San Giovanni Battista, sotto la tutela della Chiesa.
BRINDISI – Chiudere un monumento al pubblico non significa anche renderlo inaccessibile ai ladri. Sino ad oggi Forte a Mare, il castello Alfonsino che assieme all’opera a corno sorge su quella che sino alla costruzione della diga di Bocche di Puglia era un’isola, è stato al centro di misure inadeguate.
ORIA - Ancora lavori edili, ancora una volta a quanto pare in difformità con le autorizzazioni originarie e con quanto sancito dai vincoli imposti dalla Soprintendenza su beni sottoposti a tutela, opere eseguite anche dopo la rimozione dei sigilli del maggio 2012. Torna sotto sequestro il castello di Oria, il maniero federiciano restaurato e destinato dopo il restauro e l’inaugurazione del 2010 ad essere un contenitore culturale di mostre ed eventi. I militari del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Brindisi hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Brindisi, Paola Liaci, su richiesta del pm Antonio Costantini.
FRANCAVILLA FONTANA - Il Castello degli Imperiali di Francavilla Fontana per una notte diverrà un museo di auto e moto d'epoca. Il gusto e il piacere di ritrovare tra le mura antiche di una fortezza così imponente com'è un castello, i colori e i ricordi di un'epoca già passata ma mai dimenticata, fatta di motori che hanno segnato la storia italiana e non solo. L'evento "Architettura e fascino retrò" si terrà domenica 16 dicembre con inizio alle ore 18.30, un'idea nata nel 2010 e che si è sviluppata negli anni, da un gruppo di giovani di Francavilla Fontana, appassionati del settore che hanno dato vita all'associazione "Auto moto club Città degli Imperiali".
FRANCAVILLA FONTANA - Sarà inaugurata questa sera alle ore 19 nel castello Imperiali a Francavilla Fontana la mostra itinerante "Percorsi d'arte nelle fortezze del territorio brindisino". Il progetto partito nei mesi scorsi dal bastione San Giacomo di Brindisi, con la collettiva d'arte contemporanea ispirata dai castelli del territorio provinciale, arriva a Francavilla, dopo Carovigno e Mesagne. La mostra nel Castello francavillese sarà visitabile fino al 28 ottobre prossimo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 13 e dalle 18 alle 20.
BRINDISI - Ha protestato, si è recato alla festa personalmente, ha fotografato le situazioni, ed ora tira le somme. Ha inviato anche una relazione al ministro per i Beni culturali. Partendo dalla famosa serata disco al Castello Alfonsino, lo storico dell'arte brindisino Teodoro De Giorgio ha inviato alla stampa un intervento in cui mette insieme sia i dati sullo stato del monumento, che le norme in materia di uso e fruizione dei beni culturali affinchè in futuro l'antica fortezza non venga più utilizzata improriamente. Quindi non una nota polemica, ma una documentazione utile a discutere sulle destinazioni cui Forte a Mare può essere avviato. Ne diamo pubblicazione integrale.
BRINDISI - Come si dice in questi casi, riceviamo e volentieri pubblichiamo una lunga lettera che ci hanno inviato gli organizzatori della kermesse che avrà inizio sabato sera al Castello Alfonsino, lo staff di 0831 Advertising Space. Ci siamo resi conto, leggendola, che sia il nostro articolo che le opinioni di Riccardo Rossi e Giorgio Sciarra sono stati interpretati come tentativi di intralciare l'iniziativa. Non è così, e lo spieghiamo con una breve risposta alla fine della lettera di 0831.
BRINDISI - Il dubbio c'era, lo avevano sollevato gli interlocutori ascoltati da BrindisiReport.it nell'articolo: la Protezione civile non può assolutamente presenziare e svolgere servizio durante l'evento musicale dell'11 agosto a Forte a Mare, quando parte del castello sarà trasformata in discoteca. Il chiarimento arriva direttamente dal responsabile della Protezione civile del Comune di Brindisi.
BRINDISI - Sabato 11 agosto prossimo nello scenario del Castello Alfonsino, meglio noto come Forte a Mare, nel porto esterno di Brindisi, si terrà un evento organizzato dallo 0831 Advertising Space ovvero il contenitore musicale e di altre iniziative legate allo spettacolo e all’intrattenimento che si trova in via Appia (ex Cinema Eden). La serata si aprirà alle ore 23 con esibizioni di danza, teatro e musica con animazioni e special guest che convergeranno con un dj set. Si prevede una corposa presenza di gente.
FRANCAVILLA FONTANA – Sarà lo spirito di Filippo D’Angiò o quello di uno schiavo fatto segregare nelle segrete? Impazza il “totofantasma” nella Città degli Imperiali dopo la diffusione di un singolare video (che vi proponiamo in un'altra sezione del giornale) che ritrae due misteriosi spettri aggirarsi per il Palazzo fresco di restauri. E la leggenda ha inizio.
ORIA - Due righe appena da parte degli avvocati, per l'annuncio della rimozione dei sigilli: "In accoglimento dell’istanza presentata dagli avvocati Massimo Manfreda e Francesco Silvestre, il pubblico ministero, dott. Antonio Costantini, ha restituito la struttura ai legittimi proprietari e tanto poichè erano cessate le esigenze probatorie". La struttura è il castello federiciano di Oria, sequestrato il 10 ottobre 2011 dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, al termine di uan indagine sui lavori di recupero, consolifdamente e restauro che non sarebbe stati eseguiti - questa in sosatanza l'ipotesi accusatoria - in conformità con i progetti autorizzati.
E' stato girato da uno sconosciuto durante i lavori di restauro del castello svevo di Oria, nel Brindisino, intervento da qualche tempo sotto inchiesta (8 gli indagati) per presunte difformità con il progetto originario e malgrado ciò oggetto di una richiesta di finanziamento da parte dei nuovi proprietari al Ministero dei Beni Culturali. La qualità è scarsa, ma il sospetto è che una parte o tutti i rinvenimenti non siano stati comunicati alla Soprintendenza. Lo sta accertando la procura di Brindisi. Ci sono cunicoli, antichi manufatti, tombe e scheletri molto antichi. Una catena di scoperte.
ORIA – Nuovi misteri affiorano all’ombra del Castello Svevo di Oria rischiando di complicare la già travagliata recente storia del maniero finito sotto sequestro il 10 ottobre 2011. I sigilli scattarono all’epoca per presunti abusi edilizi e la conseguente di tentata truffa ai danni dello Stato per i 3 milioni di richiesti, in termini di finanziamenti pubblici, per le opere di restauro. Ed ecco che mentre le indagini dell’operazione “Castle”, portata avanti dal pm Antonio Costantini, proseguono (il 16 gennaio fu richiesta una ulteriore proroga di sei mesi dell’inchiesta), spunta un video anonimo, girato con un videofonino che documenta nuovi segreti dell’antico maniero, in qualche modo venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione.
ORIA - Vendita confermata per il Castello Federiciano di Oria. Il maniero della famiglia Romanin-Caliandro fa gola a diversi compratori dai russi ai cinesi, dagli arabi ad alcune teste coronate. La conferma della notizia arriva dall'agente immobiliare Diego Moretto titolare dell'agenzia Oikos e responsabile della “Prestige Mls Luxury real estate”, business club di fama mondiale specializzato nella compravendita di immobili di lusso a livello intercontinentale. Bocche cucite al momento sui prezzi ma il sito della società annovera il maniero tra gli immobili di lusso il cui valore supera i 25 milioni di euro.
ORIA – L'antico maniero federiciano resterà sotto chiave per almeno altri sei mesi. Nessun dissequestro all'orizzonte, al momento, per il castello svevo di Oria. I sigilli apposti dalla magistratura restano e potrebbero durare altri sei mesi, dal momento che il magistrato Antonio Costantini, ha chiesto una proroga delle indagini. Solo qualche settimana addietro, la custodia giudiziale era passata dal sindaco Cosimo Pomarico ad Emanuela Romanin, rampollo della famiglia Caliandro-Romanin proprietaria del bene con la società Borgo Ducale Srl, al fine di effettuare urgenti lavori di manutenzione. Un atto che poteva far pensare ad una sorta di preludio al dissequestro.
ORIA - Inaugurato l'8 novembre 2010 e sequestrato il 10 ottobre 2011. Finisce sotto sigilli dopo meno di un anno di attività il Castello Svevo di Oria. A sequestrare l'antico maniero i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi – guidati dal maggiore Gabriele Sebaste -, sulla base di ipotesi di reato legate a presunti abusi edilizi commessi dalla società proprietaria dell’immobile. Otto gli indagati tra imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali, a vario titolo, coinvolti nei reati di abusivismo edilizio, abuso d’ufficio e tentata truffa aggravata in danno dello Stato.
ORIA - Tra gli appuntamenti inseriti nel calendario della XIII Settimana della Cultura al Castello di Oria, venerdì prossimo (15 aprile, alle ore 19), si terrà l‘incontro con lo scrittore Franco di Mare: giornalista Rai e conduttore della tramissione "Unomattina", autore del libro "Non chiedere perchè", Rizzoli Editore. "Questa storia – si legge nella prefazione - si sviluppa a Sarajevo, in piena guerra fratricida della ex Jugoslavia, ed è ispirata a vicende realmente accadute".
ROMA – Niente fiori d’arancio in vista per Pier Silvio Berlusconi e Silvia Toffanin. I periodici nazionali insistono sull’argomento ma i diretti interessati reagiscono con fermezza, affidando a un comunicato ufficiale la nuova replica, per stoppare le voci e chiudere quella che definiscono “una vicenda mediatica sconcertante”. “La coppia - si legge in una nota di Mediaset - smentisce nuovamente e con fermezza la falsa notizia relativa a presunte cerimonie di nozze previste in un complesso turistico”. Già l'11 febbraio scorso l'Ansa aveva riportato che secondo fonti vicine al vicepresidente di Mediaset erano prive di fondamento le voci di un matrimonio previsto a settembre nel castello di Oria.
ORIA – Riapre il castello. Il giorno fatidico è stato fissato in lunedì 8. In questa occasione ci sarà una conferenza stampa, nella sala conferenze, alla quale prenderanno parte Alfredo Mantovano, sottosegretario del Ministero dell’Interno, Massimo Ferrarese, presidente della Provincia, Cosimo Ferretti, sindaco di Oria e Giuseppe Romanin, rappresentante della società proprietaria del maniero medievale. Verrà illustrata l’opera notevole di restauro effettuata dalla nuova proprietà che rilevò la struttura in condizioni non proprio buone.