BRINDISI – Gli indignados di Madrid hanno detto che i giovani italiani dormono? Beh, i giovani italiani sono saliti sui tetti prima che loro mettessero le tende in piazza, e oggi sono scesi in campo a centinaia di migliaia in tutto il Paese per difendere ancora la scuola pubblica, il diritto allo studio e al lavoro. Un movimento che si è rivelato forte e stabile, e capace di produrre espressioni di dissenso politico e culturale pacifiche ma non certo meno efficaci. Come la cassetta-promemoria consegnata dai ragazzi dell’Uds stamani al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese.
BRINDISI - Riprendono, con la riapertura delle scuole, anche le vertenze tra studenti, in segnati e personale Ata da un lato, e governo nazionale e amministrazioni regionali dall'altro. L'Unione degli Studenti della provincia di Brindisi organizza il 7 ottobre 2011, in occasione della mobilitazione nazionale "Ora i conti li fate con noi", una grande manifestazione provinciale: il corteo partirà alle ore 9 da piazza Crispi (stazione ferroviaria) a Brindisi, e si concluderà in piazza Vittoria.
BRINDISI – Momenti di tensione nel pomeriggio a seguito di una nuova protesta dei precari della Asl la cui situazione lavorativa si fa sempre più drammatica. Nuovamente accompagnati dai sindacati (in questo caso la Funzione Pubblica Cgil), i lavoratori si sono presentati dinnanzi alla sede in via Napoli della direzione generale. Qualcuno ha persino tentato di salire sui tetti dell'edificio per minacciare qualche gesto estremo ma è stato bloccato.
BRINDISI - Tecnimont, la società di ingegneria che a Brindisi ha un centro per la progettazione di impianti chimici, ha confermato ufficialmente alle organizzazioni sindacali la decisione di chiudere la sede. La data entro cui le attività di Tecnimont Brindisi cesseranno, secondo l'azienda, è quella del 30 settembre.
BRINDISI – Gli ambientalisti tornano in piazza. E stavolta per dire no alla combustione dei rifiuti in provincia di Brindisi. Il Movimento No al Carbone, Medicina Democratica, Rinascita Civica Brindisina, TerraRossa, Cobas, Senonoraquando, Associazione Mamadù e A.N.P.I manifesteranno sabato prossimo (ore 18, in Piazza Vittoria): “Sarà un pomeriggio di mobilitazione contro la combustione dei rifiuti nel nostro territorio, già fortemente compromesso dalla combustione del carbone”. Il pericolo, spiegano, è di creare un'altra centrale a cdr (combustibile da rifiuti), con emissioni di diossine furani, sostanze tra le più cancerogene, in un territorio che ospita già numerosi impianti con forte impatto sull’ambiente e la salute.
ROMA - Domani mattina dalle 10, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, oltre 3000 appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa e ai Vigili del Fuoco, manifesteranno la rabbia e l’indignazione di oltre 452mila uomini e donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del nostro Paese, anche sacrificando il loro bene primario, la propria vita.
BRINDISI – Erano in cinquemila, per dire tutti assieme no al rigassificatore nella manifestazione organizzata dagli ambientalisti e tenutasi questo pomeriggio, con un corteo partito da piazzale Crispi, nei pressi della stazione ferroviaria, che ha attraversato corso Umberto, via Duomo, il lungomare Regina Margherita, corso Garibaldi, per tornare poi in piazza Vittoria con gli interventi. Ma tra le cinquemila presenze, a fare notizia – benchè annunciata – è stata l'assenza del presidente della Provincia Massimo Ferrarese. “FerrarEnel assente ingiustificato”, era uno degli striscioni che campeggiavano in mezzo al corteo.
Pubblichiamo questo intervento mentre la manifestazione è già in atto. Il messaggio è dedicato a chi si interessa delle vicende di Brindisi dall'esterno, e ai brindisini che sono lontani. Ognuno giudichi i problemi con l'obiettività che a volte le distanze fisiche determinano.
BRINDISI - Alla vigilia della manifestazione di domani organizzata dal fronte ambientalista brindisino, che ha raccolto le adesioni l'impegno alla partecipazione di partiti, associazioni e movimenti sia di area di centrosinistra che di centrodestra, circostanza che assume un importante significato politico e sociale, giunge anche un messaggio dalla Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni, che richiama l'impegno dei cattolici - sancito da alcune encicliche papali - per la difesa dell'ambiente come garanzia per le future generazioni. Il messaggio indica l'esigenza di decisioni equilibrate che garabntiscano il bene comune, ma il significato, noi crediamo, è inequivocabile: l'uomo ha diritto all'autodeterminazione. BrindisiReport lo pubblica integralmente.
BRINDISI – A 48 ore dalla manifestazione contro il progetto del rigassificatore a Capo Bianco e per la riduzione del carbone, sostanza essenziale delle politiche di sviluppo compatibile reclamate dal fronte ambientalista ma anche dai partiti e dalle associazioni che annunciano l’adesione all’iniziativa, è giunta una dichiarazione del presidente della Regione, Nichi Vendola (che sarà in prima fila al corteo) in cui si ribadisce il no al nucleare e a British Gas, mentre da Lecce giunge il sostegno dal presidente della giunta provinciale di centrodestra, Antonio Gabellone, a rendere ancora più imbarazzante il silenzio e l’assenza del presidente della giunta provinciale di centrosinistra, Massimo Ferrarese, anche perché il PD ci sarà e chiederà la chiusura progressiva della centrale Edipower di Costa Morena.
BRINDISI – Pd brindisino alla manifestazione di sabato 19 giugno, indetta dal fronte ambientalista locale, con tre bandiere: quella del no al rigassificatore di Capo Bianco, quella della chiusura della centrale a carbone Edipower di Brindisi Nord, e quella della rivendicazione dei fondi Fas per il Sud congelati dal governo Berlusconi. Per il Partito Democratico, “è necessario riproporre il ridimensionamento del polo energetico brindisino, attraverso la sottoscrizione delle convenzioni con tutte le aziende energetiche insediate a Brindisi, nella logica della significativa riduzione della quantità di carbone movimentato e bruciato, dell’attivazione delle opere di ambientalizzazione nonchè di una effettiva ricaduta sullo sviluppo delle aree interessate”
BRINDISI – Partirà dal piazzale della stazione ferroviaria la grande manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste brindisine per sabato pomeriggio: al corte hanno assicurato la loro presenza anche il Governatore Nichi Vendola e il sindaco Domenico Mennitti. Intanto però, la politica locale discute e s’interroga anche sulle dichiarazioni rese dall’ingegner Enrico Monteleone, direttore generale di Brindisi Lng ad un’emittente locale a proposito della manifestazione.
BRINDISI - «Quella frana che il governo fa finta di non vedere è una vergona per un Paese che al Nord viaggia con l'Alta velocità. Una vergona che ora la Puglia non intende più sopportare». Il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese,torna alla carica sulla vicenda della frana di Montaguto, in provincia di Avellino, che bloccata da un mese il collegamento ferroviario tra la Puglia e Roma.
BRINDISI – Continuano le proteste contro le prospezioni in mare di Northern Petroleum al largo della costa tra Monopoli e Brindisi. Questa volta tocca a Fasano, dove sabato alle 9 da via Toma partirà un corte di studenti per dire no allo sfruttamento dei fondali davanti ad uno dei litorali a maggiore vocazione turistica della regione.
OSTUNI - Sabato mattina, dalle 9 e a partire da viale dello Sport, corteo contro le ricerche e lo struttamento petrolifero dei fondali al largo delle coste del Sud Barese e del Brindisino. Dopo la manifestazione di Monopoli scendono in campo i comitati per il no al petrolio di Ostuni, assieme all'amministrazione comunale che ha diramato l'invito a partecipare anche agli altri Comuni costieri (Fasano, Carovigno e Brindisi quelli interessati dai progetti della Northern Petroleum).
OSTUNI - “Trivellazione dei fondali marini e problemi ambientali” è il tema dell'odierno incontro, aperto ai giornalisti, organizzato per le 17.30 presso l’Auditorium della Biblioteca comunale ad Ostuni dal Forum permanente ambiente e sviluppo di Ostuni. Obiettivo dell'iniziativa, "documentare le conseguenze legate alla ricerca di petrolio nelle acque antistanti la costa adriatica con la tecnica degli air-gun". Una corretta informazione - dicono i coordinatori del Forum – può rendere la cittadinanza più consapevole di ciò che potrebbe accadere al largo delle coste ostunesi.