energia
Fotovoltaico, frazionamento col trucco: sequestrati altri 7 ettari di pannelli
MESAGNE - Il trucchetto è sempre lo stesso, frazionare artificiosamente gli impianti fotovoltaici, presentando una semplice Dichiarazione di inizio attività come richiede la legge per le strutture da un megawatt, per poi assemblare le opere in fase di esecuzione dei progetti, senza reale soluzione di continuità. Un modo semplice per aggirare le prescrizioni richieste per gli impianti di potenza superiore, senza passare per il via della Autorizzazione unica regionale e Valutazione di impatto ambientale. Trucco semplice, ma che sembra abbia smesso di funzionare. Finiscono sotto sigillo per mano dei carabinieri del Noe, al comando del capitano Nicola Candido, gli impianti realizzati in contrada Argiano a Mesagne, circa settantamila metri quadri di terreno occupato dai pannelli delle società piemontesi Enersol e Solmar, per un valore complessivo di dieci milioni di euro. Sono quattordici le persone finite nel registro degli indagati, fascicolo nelle mani del vice-procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, fra soci e legali rappresentanti delle due società a responsabilità limitata, con l'accusa di abusivismo, false attestazioni in atto pubblico e false dichiarazioni in atti privati. Al vaglio della procura anche le posizioni dei dirigenti comunali di Mesagne, in quota all'Ufficio tecnico, che hanno rilasciato le concessioni.
nell'anno 2011