Scheda bianca per il Consiglio superiore della magistratura: è questa l'indicazione di voto giunta stamani ai parlamentari di Forza Italia che di fatto esclude dai giochi l'ex parlamentare e sottosegretario azzurro, Luigi Vitali.
La partita sembrerebbe chiusa: sono 389 i voti assegnati a Luigi Vitali dal parlamento in seduta comune chiamato martedì 16 settembre a votare due membri della Consulta e due laici del Csm. Perde voti, azzurri pensano ad altri nomi
Scendono le quotazioni dell'ex deputato e sottosegretario di Forza Italia Luigi Vitali nella corsa al Consiglio superiore della magistratura. Calano a picco rispetto alla prima votazione, nonostante regga ancora l'accordo Fi - Pd
Due volte imputato e ora in corsa per entrare a far parte del Csm, l'organo di governo autonomo della magistratura. Del processo per abuso d'ufficio per la delibera sul piano delle farmacie a Francavilla Fontana, si sapeva già. Ne spunta un'altra
Dovrebbe essere Luigi Vitali, ex sottosegretario alla Giustizia di Forza Italia, uno degli otto membri laici del Consiglio superiore della magistratura su cui il Parlamento in seduta comune sta votando in queste ore.
Con l'elezione dei dieci giudici di merito si è concluso lo scrutinio per i sedici componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. Eletto anche (ottavo su dieci), il giudice brindisino Valerio Fracassi candidato per Area
Magistrati alle urne, oggi e domani, in tutti i distretti giudiziari d'Italia, per l'elezione dei 16 togati che saranno chiamati a far parte del nuovo Consiglio superiore della magistratura. In corsa c'è un brindisino, il "capo dei gip" al Tribunale di Brindisi, Valerio Fracassi.
ROMA - Si va disarticolando l’impianto “accusatorio”, naturalmente di carattere disciplinare, nei riguardi del procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Dinapoli finito dinanzi al Csm per aver chiamato e colloquiato via mail con il gip di Lecce, Ines Casciaro, sulla fondatezza dell’aggravante della finalità terroristica per l’attentato davanti alla Morvillo Falcone.
BRINDISI - La sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura non ha accolto la richiesta del Procuratore Generale della Cassazione di trasferire in via cautelare ad altra sede e ad altre funzioni il procuratore della Repubblica del Tribunale di Brindisi, Marco Dinapoli. La relativa ordinanza è stata depositata oggi.
BRINDISI - “Attendo serenamente”. Non ha molta voglia di parlare, il capo della procura di Brindisi, Marco Dinapoli, che con garbo risponde ugualmente alle domande che gli vengono poste: “Questo è il momento in cui bisogna aspettare in silenzio un verdetto. Sono tranquillo, certo di aver fornito una versione dei fatti completa e precisa”. Una versione dei fatti in grado di allontanare ogni ombra sul suo operato e quindi sulla procura di Brindisi, che egli rappresenta e che è protagonista di un conflitto avvelenato con la procura distrettuale antimafia di Lecce che va avanti dai giorni immediatamente successivi all’esplosione dinanzi alla Morvillo Falcone.
ROMA - Decisione rinviata. Sul procedimento disciplinare e quindi su un eventuale trasferimento del capo della procura di Brindisi, Marco Dinapoli, ascoltato questa sera sui veleni che hanno scandito le fasi principali dell'inchiesta sulla tragedia della Morvillo Falcone, il Csm si è riservato ogni decisione e motivazione. Il procuratore è stato convocato a Palazzo dei Marescialli per fornire la propria versione dei fatti riguardo un presunto contatto avuto nel bel mezzo delle indagini sui fatti del 19 maggio, con Franco Orlando, l'avvocato dello stragista reo confesso dell'attentato di Brindisi.
BARI - Per capire se ci sia stata "una speculazione diffamatoria da parte di giornalisti", l'avvocato Vincenzo Muscatiello, difensore del presidente della Regione Puglia, avrebbe chiesto due mesi fa al vicepresidente del Csm, Michele Vietti, l'accesso ad atti riguardanti la Procura di Bari nei quali si fa riferimento a Nichi Vendola. A confermare la circostanza è lo stesso legale, interpellato dai cronisti a proposito delle questioni giudiziarie che negli ultimi due giorni hanno coinvolto Vendola, con un avviso di conclusione di indagini (per abuso di ufficio) e un avviso di proroga (peculato, falso e abuso di ufficio). La richiesta fatta due mesi fa non ha avuto esito: per questo, un paio di settimane fa - aggiunge l'avvocato - è stata sollecitata una risposta. Sollecitazione che è stata ripetuta ieri dallo stesso Vendola a Vietti.
ROMA - Caso Laudati: Giornata di udienze, quella odierna, presso il Consiglio superiore della magistratura, dove ha tenuto banco anche l’audizione dell’attuale numero uno della Procura brindisina, Marco Dinapoli.
FERRARA – Al centro di uno scontro durissimo. Il procuratore capo di Ferrara Rosario Minna - 70 anni, ostunese - è stato così trasferito nei giorni scorsi, per incompatibilità ambientale. Lo ha deciso all’unanimità dei presenti il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura al termine di un’audizione di due ore.