"Cerano non chiude e non inquina, e non sarà riconvertita a gas"
Audizione Enel in Commissione ambiente del consiglio regionale. "Brindisi meno inquinata di altre città": e Francesco Ventola (Direzione Italia - Ncl) attacca il M5S ed Emiliano
Audizione Enel in Commissione ambiente del consiglio regionale. "Brindisi meno inquinata di altre città": e Francesco Ventola (Direzione Italia - Ncl) attacca il M5S ed Emiliano
I lavoratori ex Wcs riassorbiti dalla Sea non hanno ancora raggiunto un accordo con la nuova ditta, che ha chiesto la sottoscrizione di una clausola di trasferta. Tutti i colleghi dell'indotto non sono entrati in segno di solidarietà. Sul posto polizia e carabinieri
Torna in primo piano dalle prime ore di stamani la questione dell’occupazione nel settore degli appalti Enel a Brindisi, un problema di rilevanza strategica per il lavoro nel settore industriale sia per gli operai che per le imprese
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Legambiente Brindisi sulla Conferenza dei Servizi riguardante il rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale per la Centrale Brindisi Sud, riunitasi ieri presso il Ministero dell'ambiente
BRINDISI - Una delegazione del gruppo consiliare Pdl-Forza Italia alla Regione Puglia, guidata dal presidente Ignazio Zullo, dal vice-presidente Saverio Congedo e dal consigliere regionale brindisino Antonio Scianaro ha visitato la centrale Enel “Federico II” di Cerano.
BRINDISI - "È grave che la maggioranza abbia fatto mancare il numero legale alla riunione odierna dei capigruppo e abbia fatto annullare quella di domani nelle quali si sarebbe dovuto discutere delle proposte da approvare nel prossimo Consiglio comunale.
BRINDISI - Tempo ancora sino alla fine dell'anno per inviare il curriculum ad Enel Produzione, per la copertura di alcuni posti nella centrale di Brindisi Sud - Cerano.
BRINDISI - Un’ottantina in tutto i testimoni citati nel processo Enel per la dispersione di polveri di carbone dal nastro trasportatore e dal carbonile della Federico II di Cerano: di questi, 53 sono i testi dell’accusa, sostenuta dal pm Giuseppe De Nozza che potrebbe in parte rinunciarvi anche per favorire la speditezza del dibattimento .
BRINDISI – Un vasto incendio sta interessando dalle 9 di questa mattina il quarto gruppo della Centrale Enel “Federico II” di Brindisi. Dalle prime indiscrezioni, l’incendio, è partito dal desolforatore del IV gruppo, attualmente in fase di manutenzione. In questo momento il problema sembra quasi del tutto risolto, e si potranno stabilire le cause dell’incendio. Sul posto ci sono tre squadre di Vigili del Fuoco del comando provinciale di Brindisi che stanno lavorando con le squadre antincendio della centrale
ROMA – Autorizzazione integrata ambientale, promossa Enel, rimandata a settembre Edipower. Si conclude così, a Roma, il procedimento per l'ottenimento dell’Autorizzazione integrata ambientale, per la centrale Federico II di Cerano. E' questo il parere conclusivo reso dal gruppo istruttore formato tecnici nominati dall’Agenzia per la protezione dell'ambiente, dalla Commissione Ipcc (che valuta le migliori tecniche disponibili per il miglioramento di impianti del genere) e dai rappresentanti tecnici di Comune, Provincia di Brindisi e Regione Puglia.
BRINDISI - Escono dal processo a carico dei cinque dipendenti Enel e della ditta appaltatrice Nuova Leucci i famigliari di Vincenzo decisione della famiglia è stata suggellata, nero su bianco, nel corso della prima udienza che si è tenuta ieri di fronte al tribunale di Brindisi, a carico del direttore dell’unità business dell’azienda elettrica Antonino Ascione, 43 anni, due dipendenti dell’Enel entrambi addetti alla manutenzione impianti, Vincenzo Putignano, 57 anni e Stefano Riotta, 33 anni, difesi dagli avvocati Marcello Falcone e Gianvito Lillo, Lucio Leucci, 76 anni e Vincenzo Camassa, 51 anni, rispettivamente titolare e direttore tecnico della Nuova Leucci, azienda appaltatrice per conto della quale l’operaio Vincenzo Manderino lavorava da appena un mese e mezzo, contratto che sarebbe scaduto da lì a poco.
BRINDISI – Nuovi accordi con le scuole della provincia per l'organizzazione di stage nell'impianto produttivo Enel di Brindisi. Sono sempre piu' gli istituti che scelgono la centrale 'Federico II' di Brindisi per creare un collegamento tra mondo scolastico e quello del lavoro. Grazie ad un recente accordo, la 'Federico II' ospitera' dal 27 giugno all'8 luglio uno stage di ottanta ore dedicato a studenti dell’Istituto Tecnico Industriale 'G. Giorgi' di Brindisi. Questa collaborazione e' frutto del progetto 'Automazione per l'ambiente' inserito nel Pon 2010/2011 che permetterà agli studenti del Giorgi di approfondire gli aspetti della produzione di un impianto elettrico e quelli relativi alle attivita' ambientali connesse alla generazione di energia elettrica.
BRINDISI - Gli Usa puntano gli occhi sulla centrale Enel di Cerano. Incredibile – soprattutto per gli ambientalisti -, ma vero: a quanto pare la delegazione dell’Environmental Protection Agency americana ha fatto il giro del mondo per studiare da vicino i sistemi ambientali utilizzati presso le centrali di Torrevaldaliga Nord e Brindisi. Gli studiosi americani, inviati dal principale ente di protezione ambientale degli Stati Uniti che conta tra i propri compiti quello di mettere in atto le leggi emanate in favore della protezione ambientale, sono arrivati presso la Federico II di Brindisi a inizio settimana con l'obiettivo di approfondire per quattro giorni il funzionamento del cristallizzatore (Sec) che permette il recupero dei liquidi di centrale riutilizzando le acque ed evitando il rilascio in mare. Gli impianti di questo tipo sono utilizzati negli Stati Uniti in zone desertiche con l’obiettivo di risparmiare acqua. L’utilizzo del sistema da parte di Enel c’entra invece con il tentativo di eliminare alla radice gli scarichi delle acque all’esterno delle centrali a carbone.
BRINDISI - Enel Produzione di Brindisi si appresta ad assumere 10 giovani diplomati da inserire nell’organico della centrale termoelettrica “Federico II” di Cerano. Scadranno il 20 aprile i termini per la presentazione del proprio curriculum sul sito internet www.enel.it (proseguendo, cliccare su “Azienda”, poi su “Lavora con noi” e infine “Invia il tuo CV”). Successivamente saranno quindi avviate le selezioni per l'assunzione di personale da impiegare presso la fabbrica energetica brindisina.
BRINDISI – Dalle commesse Enel lavoro alle imprese brindisine sino a quasi tutto il 2014. Stamani presso la centrale di Cerano la società elettrica ha presentato il progetto da 100 milioni di euro del carbonile coperto, il cui iter autorizzativo dovrebbe essere concluso entro giugno del corrente anno, ma ha annunciato che nello stesso periodo apriranno altri tre cantieri: quello degli interventi straordinari sul quarto gruppo della termoelettrica; l’adeguamento della banchina di Costa Morena riservata alla movimentazione del carbone e la mitigazione dei rischi idraulici per l’asse attrezzato che collegata il porto a Cerano. Per i lavori per il carbonile coperto sono previste 1,1 milioni di ore di lavoro, con un picco di mano d’opera locale di 250-300 unità tra l’ottavo e il decimo quadrimestre dei 39 mesi previsti per la fine lavori. Sono una trentina le commesse che saranno affidate con evidenza pubblica europea. Tanto da far temere un effetto saturazione per il sistema d’impresa locale, ha detto il responsabile dell’unità di business di Cerano, Antonino Ascione.
BRINDISI – Il programma italiano di Enel per il miglioramento della tecnologia di cattura dell’anidride carbonica dai fumi delle centrali termoelettriche si muove lungo l’asse Brindisi-Porto Tolle, con l’approvazione della Commissione europea che ha stanziato 100 milioni di euro per questa prima fase del progetto. A Brindisi la ricerca e la sperimentazione, a Porto Tolle (centrale gemella della “Federico II” di Cerano) entro il 2015 il primo impianto in scala che abbatterà del 40 per cento le emissioni di Co2 di uno dei gruppi termoelettrici da 660 megawatt, qualcosa come un milione di tonnellate annue. L’impianto di Brindisi, già realizzato e pronto ad entrare in funzione nel 2012 quando saranno pronti anche l’impianto criogenico per la liquefazione del gas serra sequestrato, e il sistema di trasporto su gomma sino al giacimento esausto Eni di Stogit a Cortemaggiore (Piacenza), servirà invece a capire come rendere economico e sempre più efficiente il processo, che in fase sperimentale richiederà un impiego di carbone del 30 per cento superiore. Questo pomeriggio l’inaugurazione, con la ministra Stefania Prestigiacomo e il commissario europeo per l’energia Gunther Oettinger.
BRINDISI – Era la missione originaria del Centro di ricerca Enel di Brindisi, quella sugli utilizzi possibili delle ceneri e dei gessi prodotti dai processi di combustione e filtraggio della centrale termoelettrica di Cerano. E c’è stato anche un periodo in cui proprio ceneri e gessi sono stati alla ribalta delle cronache: una volta per una indagine su tangenti versate alla politica da una delle società che detenevano il trasporto delle ceneri in discarica, un’altra volta (nel 2003), ed è il caso che maggiormente si può ricollegare alle novità imminenti, per il mancato accordo tra Enel, Knauff e Lafarge per la cessione annua di 200mila tonnellate di gessi, per alimentare l’industria dei pannelli prefabbricati. Oggi questa possibilità potrebbe riaprirsi, ma in uno scenario totalmente diverso.
BRINDISI – Ne era stato annunciato l’avvio nel 2009, poi nel 2010, ma l’opera ora è compiuta e c’è la data dell’inaugurazione: 1 marzo prossimo, con la ministra dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a fare da madrina, e il commissario europeo per l’Energia, Gunther Oettinger, il testimone. Ma ci saranno anche Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, il governatore della Puglia, Nichi Vendola, il sindaco Domenico Mennitti e il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, tutti a Cerano per tenere a battesimo l’impianto sperimentale di cattura della Co2, la prova che Enel respinge con investimenti in tecnologie l’accusa rivolta alla “Federico II” di essere una centrale climate killer, con gli attacchi a percussione dei volontari di Greenpeace. Ma restano i conti da fare con le tabelle ufficiali delle emissioni, ed Enel Cerano entro il 2012 deve scendere a 12 milioni di tonnellate di anidrite carbonica, passando per le 13,5 del 2008.
BRINDISI - Firmare adesso una convenzione sull'impatto ambientale futuro della centrale Enel di Cerano sarebbe assurdo e inutile. Lo ha ha fatto sapere poco fa il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, in un comunicato in cui tra l'altro si afferma che dello stesso parere sono la Stessa Enel e la Regione Puglia. La ragione di ciò, dice il sindaco, è l'imminente convocazione della conferenza deis ervizi in cui si saprà ufficialmente se il ministero concederà alla centrale "Federico II" di Cerano l'Autolrizzazione integrata ambientale, che conterrà prescrizioni e indirizzi. Quindi sarà quello il punto di partenza di una eventuale trattativa territoriale integrativa. Di conseguenza, il consiglio provinciale tenutosi ieri si può considerare un esercizio di pareri a confronto, ma nulla più.
BRINDISI - "Per quanto l'Enel continui a propagandare le innumerevoli bontà del suo sistema produttivo , è indubbio che la centrale di Cerano sia da annoverare quale prima centrale elettrica responsabile dell'emissione di Co2, il gas ad effetto serra la cui sempre maggiore concentrazione in atmosfera sta determinando il drammatico fenomeno del surriscaldamento del pianeta". Lo sosteiene il Wwf di Brindisi, che sposa interamente la tesi di Greenpeace con annessa graduatoria relativa alle emissioni di anidride carbonica nel 2006, in cui la classifica degli impianti è guidata dala termoelettrica a sud di Brindisi. Va eicordato che Enel, dal canto proprio, ha risposto evifdenziando che negli anni l'azienda ha ridotto di parecchio le cosidette emissioni ad impatto locale (biossidi di azoto, polveri sottili e biossidi di zolfo su tutti) mentre la CO2 è un problema non del territorio, ma globale. "Partiamo da alcuni dati di fatto - rileva però il Wwf di Brindisi - Il clima si modifica da sempre . Tuttavia questa naturale evoluzione ha subito una brusca accelerazione negli ultimi anni. La ricerca della composizione chimica dell’atmosfera in epoche passate ci dimostra che oggi vi è la maggiore concentrazione di Co2 rispetto almeno gli ultimi 800.000 anni (gli zeri sono giusti ). La conseguenza è che la temperatura globale della superficie terrestre dal 1860 è progressivamente aumentata di quasi 1°C. Un dato che, a un non esperto , può sembrare poco significativo ma che in realtà è molto importante e , soprattutto , grave in quanto incide sui cambiamenti climatici". "Oltre ai danni di natura economica, i cambiamenti climatici producono effetti devastanti sul patrimonio della biodiversità del pianeta. Secondo gli esperti, il riscaldamento globale può alterare un terzo della superficie degli habitat entro la fine del secolo e portare all’estinzione nei prossimi 50 anni circa un milione di specie tra animali e vegetali. Un rischio gravissimo a cui la comunità internazionale sta tentando di rispondere con vari trattati di cui il più noto è del 1997 conosciuto meglio come Protocollo di Kyoto”. "Purtroppo , noi Italiani - dice il Wwf - come sempre dobbiamo distinguerci e nonostante il nostro governo abbia sottoscritto tale accordo , ad oggi presentiamo un bilancio in rosso avendo aumentato le emissioni del 13% anziché diminuirle del 6,5% rispetto ai dati di riferimento del 1990 . Testualmente per inquinamento si intende atto o effetto dell’inquinare ovvero dell’introdurre nell’ambiente naturale sostanze chimiche o biologiche, o fattori fisici , in quantità tali da provocare disturbi o danni all’ambiente stesso. In particolare la centrale Enel di Cerano da sola assorbe ben oltre il 10% di tutte le quote di emissione disponibili per il settore termoelettrico in Italia con un totale di quasi 14 milioni di tonnellate di Co2 . Una quantità talmente considerevole che non può non considerarsi fattore inquinante".
Concerto a Cerano, sul palco ci sarà Patty Pravo