BRINDISI – Polimeri Europa il piano per la riconduzione a norma del sistema di emergenza degli impianti di Brindisi doveva averlo nel cassetto già da qualche tempo, pienamente consapevole del possibile sbocco delle indagini. Ciò si deduce da quanto affermano alcune fonti investigative a proposito dell’avvenuta consegna al pm Antonio Negro, nella giornata odierna, di un progetto che ora dovrà essere valutato dal consulente tecnico della procura che ha lavorato al caso delle frequenti accensioni delle torce del petrolchimico consortile. Sarà lui a fornire al magistrato inquirente un giudizio sulla corrispondenza del piano alle richieste della stessa procura, ed eventualmente a consigliare una serie di prescrizioni. Oppure a bocciarlo.
BRINDISI – Polimeri Europa, con l'invio a Brindisi di un manager da Milano (Giovanni Saporito) è la prima a reagire al sequestro del sistema delle torce di emergenza, notificato ieri mattina anche a Basell dalla Digos, ma con effetto di blocco degli impianti dilazionato a venti giorni per consentirne il ricondizionamento a norma con possibilità di restituzione (con prescrizione, articolo 85 del Codice di procedura penale). In sostanza, il massimo che la procura ed il giudice delle indagini preliminari potevano concedere per non penalizzare la produzione e i livelli occupazionali. Ma ricordando – lo ha fatto ieri il procuratore capo Marco Di Napoli – che il termine è perentorio e che ogni conseguenza ricadrà esclusivamente sulle aziende. La società del gruppo Eni perciò si è mossa senza indugi inviando nel primissimo pomeriggio una delegazione a palazzo di giustizia, per incontrare il pm Antonio Negro.
BRINDISI – Questa volta i sindacati fanno fronte comune e si schierano tutti in maniera critica nei confronti dell'azienda, dopo che lo stabilimento del petrolchimico è stato raggiunto questa mattina da un provvedimento giudiziario con cui è stato preannunciato il sequestro delle torce di sicurezza.
BRINDISI - Non si fanno attendere i commenti della politica e dei rappresentanti delle categorie dopo il provvedimento giudiziario riguardante il sequestro effettuato all’interno del Petrolchimico di Brindisi. Il primo cittadino di Brindisi ricorda che anche il Comune di Brindisi chiese delucidazioni all'Eni per quelle torce "sospette", mentre il presidente di Confindustria Giuseppe Marinò parla di "un'autentica calamità per il sistema sociale".
BRINDISI – Potrebbe diventare una battaglia campale per la chimica italiana, combattuta sul filo delle opposizioni in giudizio e dei ricorsi. Potrebbe essere anche una storia a lieto fine, con le due società coinvolte che accettano i rilievi della procura e del gip, apportano alcune modifiche agli impianti colpiti da sequestro preventivo e mutano i sistemi di smaltimento dei rifiuti della lavorazione, ma evitano il blocco dello stabilimento. Che piega prenderà la vicenda dopo le notifiche dei decreti ad orologeria del gip Paola Liaci a Polimeri Europa e Basell lo si saprà presto. Ma una cosa è certa: le aziende hanno 20 giorni di tempo per prospettare soluzioni “tecnicamente e scientificamente praticabili”. Oppure i sequestri preventivi diverranno efficaci e sarà fermo degli impianti come “causa non voluta dalla procura di Brindisi”.
BRINDISI – Decolla l’ultima polemica sul progetto del rigassificatore di Brindisi, con l’attacco della Uil al senatore Giuseppe Caforio di Italia dei Valori, il quale viene citato da uno dei due sindacati pro – British Gas come esempio di un “modo poco serio con cui si fa politica nella nostra provincia o da chi viene rappresentata”, e di essere “informato male della questione”. Cosa aveva detto Caforio nei giorni scorsi? Uno, che il rigassificatore avrebbe compromesso seriamente le attività future del porto di Brindisi; due, che avrebbe aumentato il rischio industriale, anche perché non molto distante esistono serbatoi interrati di fosgene.
BRINDISI – Le continue richieste di ribasso economico che, secondo le organizzazioni sindacali, vengono inserite alla base dei nuovi contratti di appalto nel Petrolchimico, preoccupano fortemente i lavoratori per gli esiti che ciò potrebbe avere sulle imprese storiche brindisine che vi operano. Per tale ragione Fiom, Fim, Uilm e Fismic hanno chiesto alle società operanti nel Petrolchimico consortile un incontro presso Confindustria per fare il punto della situazione.
BRINDISI – Le caratterizzazioni del Sito d’interesse nazionale di Brindisi sono quasi terminate, lo confermano dalla sede brindisina di Arpa: tutti i dati che riguardano i terreni e la falda acquifera saranno presto sottoposti al Ministero dell’Ambiente. Intanto il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, che ha anche delega all’ambiente ha annunciato che la bonifica sarà possibile investendo molto meno rispetto ai 135 milioni di euro ipotizzati dal Governo.
BRINDISI - Ore 9,20 di oggi: la torcia di emergenza collegata all'impianto di cracking del petrolchimico consortile di Brindisi spara in atmosfera una nuova, prolungata fiammata di gas combusti. Polimeri Europa provvede alle comunicazioni previste dal protocollo concordato in prefettura in sede coordinamento per la protezione civile. E spiega ancora una volta la ragione del ricorso alle torce. Un nuovo black-out ha mandato in blocco il compresso K2001 dell'impianto di produzione dell'etilene.
BRINDISI - E' stato un guasto alla rete elettrica a provocare lo sbalzo di tensione che ha prodotto l'ennesima fiammata al Petrolchimico di Brindisi, intorno alle 19. Una colonna densa di fumo si è formata in prossimità della zona industriale mettendo in allarme i cittadini: a decine le segnalazioni arrivate ai vigili del fuoco del capoluogo.
BRINDISI – Sulle ultime due accensioni delle torce di emergenza del Petrolchimico consortile di Brindisi, la rappresentanza sindacale unitaria interna si è schierata ieri a difesa di Polimeri Europa tacciando di allarmismo chi da tempo sta mantenendo l’attenzione sul problema. E dimenticando forse che su questi avvenimenti, a partire da quelli del 2008, la procura di Brindisi ha una indagine in corso e dispone già di una relazione di un consulente tecnico di grande esperienza.