BRINDISI – Rocco Conserva, 53 anni, brindisino, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Casale perché riconosciuto responsabile di avere partecipato ad un’associazione di tipo mafioso. Conserva per questo reato è stato condannato e la sentenza è passata in giudicato. Nel frattempo era stato scarcerato. Ora che la sentenza di condanna è diventata definitiva è stato arrestato su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Lecce dovendo scontare sette mesi di carcere. L’uomo, finita la pena della detenzione, sarà sottoposto ad un anno di libertà vigilata. Rocco Conserva è stato tradotto nel carcere di Brindisi.
BRINDISI – “Preliminarmente mi accuso di calunnia nei confronti del capitano Cosimo Damiamo Delli Santi e di autocalunnia. Fui indotto ad accusare ingiustamente il mio superiore e i miei subordinati dal sostituto procuratore Antonio Negro, che dirigeva l’inchiesta, e dal maggiore Molinese, ora tenente colonnello, dei carabinieri, in cambio della mia libertà”.
OSTUNI – Ci sono voluti circa venti giorni di attesa rispetto alla prima diffusione della notizia, ma alla fine Trenitalia ha corretto il tiro, smentendo la soppressione della fermata su Ostuni per gli Eurostar da e per Roma Termini. Il treno, insomma, sosterà anche per la Città Bianca, così come avvenuto finora, scongiurando il pericolo di disagi che una decisione del genere avrebbe sicuramente provocato.
OSTUNI – Blitz nel bordello. E in “via dei Campi” c’è anche una bambina. Dai diamanti, canta De Andrè, non nasce niente, dal letame nascono i fior. Oppure storie tristissime come quella venuta alla luce grazie all’attività di indagine che ha consentito agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca di trarre in arresto un trentasettenne rumeno, Constantin Prundaru, residente a Cisternino: padre senza cuore, marito violento e pappone senza scrupoli.
OSTUNI – Gli agenti del Commissariato di Ostuni hanno arrestato un cittadino rumeno accusato di aver sequestrato una bambina di cinque anni per obbligare la madre, rumena anche lei, a prostituirsi. La piccola sarebbe stata portata a Cisternino, mentre la casa di tolleranza individuata dai poliziotti si trovava a San Vito dei Normanni. La piccola ora sta bene.
BRINDISI – Anche a Brindisi cresce la protesta tra gli operatori di polizia e del pubblico soccorso per le decisioni assunte dal governo nazionale, che confermano i tagli per il settore della sicurezza. Il 13 dicembre si svolgerà una manifestazione nazionale a Roma, mentre per giovedì 9 dicembre in tutte le città italiana si svolgeranno volantinaggi per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta e la gravità della situazione nel comparto della sicurezza. Si seguito, il comunicato dei 21 sindacati che sostengono la vertenza.
BRINDISI – Che cosa aveva intenzione di fare Franco Locorotondo, 36 anni, di Mesagne, già noto alle forze dell’ordine, che se ne andava in giro armato di una pistola Beretta con dodici cartucce nel caricatore e una in canna? Lo stanno cercando di scoprire i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni che verso le 21,30 di ieri sera, durante con controllo, lo hanno trovato alla guida della sua vettura, con l’arma infilata nella cintura dei pantaloni. Una rapina? Faceva da staffetta a qualche complice che trasportava un carico prezioso? O magari ha timore che qualcuno lo possa ammazzare?
BARI - Ieri sera, alle ore 23, una delegazione pugliese guidata da un funzionario della Protezione civile regionale, partirà dal porto di Bari (molo San Vito) alla volta di Durazzo, in Albania, per portare aiuti alle popolazioni di Scutari, colpite pochi giorni fa da alluvioni che stanno ancora causando gravi disagi. Lo annuncia l’assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, che presenzierà alle operazioni di carico, che cominceranno alle ore 21,00.
BRINDISI – Gli investigatori sembrano orientati a ritenere che possa trattarsi della stessa banda che qualche giorno fa aveva compiuto un'irruzione notturna nella concessionaria Mercedes. La tecnica, effettivamente, è la stessa. La notte scorsa ignoti si sono introdotti nel maxi-cinema Andromeda, nel rione Bozzano di Brindisi, anche se il “colpo” non è andato davvero a segno.
BRINDISI – Tutte sospese. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso. La mannaia della misura interdittiva dal lavoro colpisce anche le otto indagate fatte salve in un primo momento dalla misura cautelare dei domiciliari che il 15 novembre scorso ha colpito ventisei fra medici, infermieri e assistenti tecnici e amministrativi del distretto sanitario di via Dalmazia. Spiegare, nel corso degli interrogatori di garanzia, che le assenze non si sono mai protratte per più di qualche minuto, non è servito. Il gip ha accolto in toto la richiesta del pubblico ministero Adele Ferraro.
FASANO - Vivi la strada, per inculcare, soprattutto tra i giovani, un concetto su tutti: la sicurezza non è un optional. Il messaggio è forte: in esposizione foto di gravi incidenti, per non dimenticare e riflettere sui rischi alla guida. Domenica 12 dicembre, dalle ore 9.30 alle 12.30, in piazza Ciaia, a Fasano, si svolgerà una manifestazione sulla tematica della sicurezza stradale organizzata dal locale istituto d’istruzione secondaria superiore “Leonardo da Vinci” col patrocinio del Comune di Fasano. Coinvolti nell’iniziativa, oltre agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, uomini e mezzi di Polizia di Stato, Polizia locale, Croce rossa, associazione “Vivi la strada” (sezione di Putignano-Castellana), “118”, Vigili del fuoco.
BRINDISI - Il neo-pentito Giuseppe Passaseo compare in aula, testimone chiamato in causa dal pubblico ministero Milto De Nozza, e conferma le dichiarazioni rese a verbale al momento della conversione alle cause della Giustizia: fu Giuseppe Gerardi, il presunto braccio destro dei fratelli Raffaele e Giovanni Brandi, a invitarlo a votare per l’ex consigliere comunale di Alleanza nazionale Massimiliano Oggiano. Passaseo, collaboratore di giustizia assegnato dal ministero degli Interni al programma di protezione insieme alla sua famiglia ha confermato anche e soprattutto l’esistenza di una associazione facente capo ai due fratelli, dedita soprattutto allo spaccio di stupefacenti e al racket delle estorsioni. Il pentito insomma ha confermato la sostanza dell’impianto accusatorio.
BRINDISI – Indagini in corso per individuare i responsabili dell’attentato alla circolazione ferroviaria consumato stamani sulla linea per Taranto, nel tratto tra Brindisi e Mesagne. Un blocco di cemento collocato sui binari ha danneggiato il sistema frenante del regionale 3604 diretto verso il capoluogo ionico, provocando il blocco della tratta dalle 7,15 alle 10,20. Gravi disagi per i pendolari ma anche per i viaggiatori del treno notte 951 in arrivo dalla stazione da Roma, che a Francavilla Fontana hanno trovato un servizio di bus per raggiungere Lecce.
OSTUNI - Avevano studiato un piano per non dare nell’occhio ma la polizia ce l’avevano da un bel pezzo alle costole. Così, nella serata di sabato scorso, il passaggio di consegne di un ingente quantitativo di hashish non è passato inosservato. E per due pregiudicati ostunesi, sono scattate le manette. In carcere, con l’accusa di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti sono finiti Cosimo Pinto (47 anni) e Gianni Trizzi (21 anni). Nel corso del blitz, gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca hanno sottoposto a sequestro oltre mezzo chilo di droga e banconote per circa 7000 euro, presunto provento dello smercio del “fumo”.
BRINDISI – Oltre ai commercianti illegali di botti e fuochi d’artificio, anche nel settore della droga le festività di fine anno sono un periodo di picchi di vendite. E c’è chi fa provvista per sfruttare la congiuntura favorevole. Non a caso nella giornata di domenica la polizia ha concluso due importanti servizi sia a Brindisi che a Ostuni, con il sequestro complessivo di un chilo di hascisc e tre persone arrestate. Nella Città Bianca il commissariato locale renderà noti tra qualche ora i particolari dell’operazione che ha condotto alla cattura di Cosimo Pinto e Gianni Trizzi, con 500 chilogrammi di sostanza stupefacente. A Brindisi invece sono stati gli equipaggi della Sezione volanti a bloccare Mario Epifani di 29 anni con altri 500 grammi di hascisc.
FRANCAVILLA FONTANA – I carabinieri non hanno ancora potuto interrogare Nicola Canovari, il rottamaio francavillese rimasto ferito nell’agguato compiuto all’alba dell’11 novembre scorso lungo la statale 7 nel quale fu ucciso il diciottenne Francesco Ligorio, suo aiutante. Le condizioni di Canovari sono sempre stazionarie e gravi. I medici lo tengono tuttora in coma farmacologico. Di tanto in tanto i medici lo svegliano per verificare le reazioni. La prognosi è sempre riservata. Di tanto in tanto i carabinieri chiedono lumi sulle condizioni in modo da interrogarlo. Solo perché è un atto dovuto, tanto da Canovari non si aspettano rivelazioni sorta. Ma i medici non si sbilanciano. In Rianimazione si arriva con due piedi nella fossa e i medici debbono lottare per cercare di salvare il paziente.
MESAGNE - Se la caverà con quindici giorni di prognosi il 21enne Marco Sisto, di Mesagne, che ieri sera è precipitato dal tetto in eternit della propria abitazione in via Torre Santa Susanna, sul quale era salito per sistemare un’antenna. Dopo aver fatto un volo di circa quattro metri, ed essere rimasto miracolosamente illeso, il ragazzo è ricoverato al Perrino di Brindisi, dove è stato sottoposto a tac, dovrebbe essere dimesso a breve dato che non ha per fortuna riportato traumi di particolare gravità.
BRINDISI – Operazioni della Guardia di finanza nei pressi del porto e in città. Nei dintorni del porto i militari delle Fiamme gialle, in collaborazione con i funzionari della Dogana, hanno sequestrato ventitremila euro non dichiarati. Il denaro era nascosto nella borsa di un cittadino albanese.
SAN DONACI - Raffaele De Mitri, 27 anni, e Giovanni Iazzi, 25 anni, entrambi di Cellino San Marco, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di San Donaci per il furto di una bobina di circa due quintali di rame. Il rame si trovava all'interno di un cantiere impegnato nella realizzazione di un impianto fotovoltaico.
BRINDISI - Non è affatto piacevole finire in galera poco prima di Natale, figuriamoci pochi giorni dopo essersi sposato. Matrimonio lunedì, manette la notte scorsa per il brindisino Francesco Convertino, 23 anni, identificato da un gioiellere di Martina Franca come uno dei due rapinatori che il 17 novembre fecero irruzione nel suo negozio, ferendolo al capo con la canna della pistola, riconoscimento confermato dalla commessa della stessa oreficeria, presa in ostaggio e utilizzata come scudo umano per pochi ma lunghissimi minuti dai banditi in fuga. All’appello manca un giovane albanese, Fatjon Budani di 20 anni, individuato dai testimoni come il secondo dei protagonisti dell’episodio, e al momento irreperibile. Non è escluso che del gruppo facesse parte una terza persona, l’autista della banda, che però nessuno ha notato all’esterno della gioielleria. I reati attribuiti dal pm tarantino Raffaele Graziano a Convertino e all’albanese, e indicati nell’ordinanza del gip Rosati, sono quelli di tentata rapina pluriaggravata, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, lesioni personali e sequestro di persona in concorso.